dott. Vito Albano: «Dimensionamento scolastico: responsabilità educativa, fattibilità, opportunismo»

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L’opinione del dott. Vito   Albano (già Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo ad Indirizzo Musicale di Salice Salentino) sull’ accorpamento dei due poli scolastici di Veglie

Dimensionamento scolastico: responsabilità educativa, fattibilità, opportunismo

VEGLIE – L’accorpamento di classi, sezioni, plessi e ancor più di istituzioni scolastiche è un problema che, spesso negli  anni  e di questo periodo, si ripresenta  in molteplici realtà locali, con  contrapposte opinioni e teorie, celando a volte  interessi che nulla hanno a che fare non solo con una più efficace ed efficiente organizzazione  scolastica, ma in particolare con il miglioramento della didattica e l’ampia scelta di proposte di attività formative volte al successo scolastico di tutti gli alunni.

Senza entrare nei meandri delle leggi, leggi deleghe, D.P.R., D.lgs e circolari che si sono succedute in particolare a partire dal 1992 e che hanno interessato le istituzioni scolastiche e tutti i suoi organi in merito alla istituzione dell’Autonomia Scolastica, alla creazione della Dirigenza Scolastica e al dimensionamento di ogni istituzione ( MIN 600, Max 1200 alunni per Istituto dotato di Autonomia ) con tutte le ricadute sul sistema scolastico nazionale e anche a livello locale che qui si rappresenta, mi preme sottolineare come il dimensionamento scolastico a Veglie trova i suoi prodromi proprio nella creazione di due poli, avvenuta nell’anno 2000.

Mentre in quell’anno nascevano i due poli, oggi si cerca di riunificarli. E con quali risvolti? Vi è un risparmio economico per il Comune?

Certamente no in quanto, non potendo allocare la popolazione scolastica in un minor numero di edifici, non vi è alcun risparmio energetico in termini di luce e gas. Di certo con l’unificazione si avrà un Collaboratore Scolastico, un Assistente Amministrativo, un Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi e un Dirigente Scolastico in meno. E allora? Quali altri soggetti hanno interessi in merito? I Docenti? La Dirigente Scolastica? Ho seri e comprovati dubbi. E allora cosa sarà che porta all’unificazione?

Da quello che ha scritto Marcello Spagnolo, Presidente  del Consiglio d’Istituto del Polo 2, si evidenzia la buona fede delle scelte operate da tutte le componenti del Consiglio, visto che una delle due possibilità evidenziate era quella dell’unificazione con la scuola di Porto Cesareo. E’ ovvio che i due Consigli d’Istituto hanno deliberato su quello proposto e sul “minor male”. Ma se avessero conosciuto una terza possibilità, quale sarebbe stato il risultato?

Forse la comunicazione fatta da Luca Cacciatore, Presidente del Consiglio del Polo 1 nonché Presidente del Consiglio Comunale, a Marcello Spagnolo è stata male interpretata o non del tutto esauriente?

Considerato che da diversi anni, l’Amministrazione Comunale ha cercato di unificare i due poli, anche quando vi erano due dirigenti scolastici in servizio, a svantaggio, a mio modesto parere, del secondo polo, per una serie di ragioni organizzative e didattiche, c’e da chiedersi se il tutto sia un “gioco” di politica scolastica o di “palazzo”, avvalorato ancora dal fatto che l’accorpamento del Polo 1 e del Polo 2 era ed è “come la possibilità indicata dalla “parte politica”, perciò quasi la migliore soluzione da proporre nei Consigli d’Istituto”.

Sarebbe forse doveroso che qualcuno facesse chiarezza, visto che il post di Luca Cacciatore pubblicato su Fcebook il 6/11/2019 non chiarisce la questione, e confonde ancor più le idee, anche per l’anonimo verbale firmato da Lui e da funzionari (Regione Puglia o Ufficio scolastico regionale?) di Bari?

Le possibilità del dimensionamento scolastico, in verità, potevano e dovevano essere tre:

1) Accorpamento tra Polo 1 e Polo 2 , con un numero elevato di alunni 1346

2) Accorpamento Veglie Polo 2 e Istituto Comprensivo di Porto Cesareo (entrambi fanno parte dell’ambito territoriale n° 18 di Lecce)

3) Mantenimento dei due Poli a Veglie

Le tre soluzioni sono perfettamente fattibili.

Con la prima soluzione la dirigenza resterebbe al Polo 1, scuola con maggior numero di alunni scritti e con una Dirigente titolare.

Con la seconda ipotesi, la dirigenza scolastica sarebbe collocata nella scuola con maggior numero di alunni iscritti (in questo caso e sino ad oggi a Veglie Polo 2, se non si è operato ancora per una diminuzione di iscrizioni).

Con la terza ipotesi, il Comune in accordo con la dirigenza dei due poli, avrebbe potuto operare così come è stato fatto a Trepuzzi, dove l’Amministrazione comunale, per non perdere la due istituzioni, ha concordato con entrambi i dirigenti lo spostamento di due sezioni/classi  dalla scuola con maggior numero di alunni verso quella a rischio di accorpamento. Forse non si è pensato a questa possibilità? O forse altro? (Soluzione suggerita per una discussione nella lettera di VeglieNews, N.d.R.)

E ritorno a pensare a chi ha interesse, considerato che non vi sono reali risparmi economici per il Comune, a indirizzare 1.346 alunni e le loro rispettive famiglie verso un’unica offerta formativa, sicuramente all’altezza della situazione,  e non verso una pluralità di offerte come potrebbe essere se i due istituti fossero gestiti da due dirigenti scolastici?

 dott. Vito Albano

21 Novembre 2019

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