Dott. Pietro Calcagnile: «Premio Nobel per la medicina e una via in ogni Comune italiano in segno di riconoscimento per aver salvato migliaia di vite umane»
Pietro Calcagnile scrive: Al Presidente del Consiglio dei Ministri avv. Antonio Conte, Al Ministro degli Esteri on. Luigi Di Maio, Al Commissario prefettizio del Comune di Veglie
Di seguito la richiesta del dott. Pietro Calcagnile:
Assegniamo il premio Nobel per la medicina a Li Wenliang
Li Wenliang, l’oculista cinese che per primo nel mondo diede l’allarme sulla diffusione del coronavirus, a parere dello scrivente dovrebbe essere premiato con il premio Nobel per la medicina, anche se è deceduto proprio a causa dell’infezione contratta durante l’esercizio della sua professione.
Chissà quanti morti ci sarebbero stati se il dr. Li Wenliang non avesse comunicato all’Organizzazione mondiale della sanità la sua scoperta.
Sicuramente ci sarebbero stati migliaia di focolai difficilmente controllabili; adesso l’Italia sarebbe stata una grande Lombardia.
L’oculista cinese, nell’esercizio della sua professione, si accorse che qualcosa non quadrava in quanto aveva osservato che molti suoi concittadini si ammalavano di congiuntivite. Da ciò ipotizzò la presenza del coronavirus nonostante il governo cinese conoscesse la verità da parecchi mesi ed ha permesso che il focolaio cinese si propagasse in tutto il mondo.
Oltre al premio Nobel per la medicina propongo che ogni Comune italiano gli intitoli una via in segno di riconoscimento per aver salvato migliaia di vite umane.
Si pregano gli Organi in indirizzo di sollecitare l’Istituto Karolinska a prendere in considerazione l’assegnazione al medico cinese del massimo riconoscimento onorifico per l’intuito avuto nel riconoscere la presenza del coronavirus.
Veglie, 19-7-2020
Dr. Pietro CALCAGNILE