UN MONUMENTO ATTIVO
La torre colombaia di Veglie
Lettera del dott. Fabio Coppola:
VEGLIE – E’ ancora possibile ammirarla in esercizio. Regala agli occhi uno scenario insolito alla periferia del centro urbano. In via Realino Mazzotta a Veglie.
Uno stormo di colombi che si alza in volo dalla torre colombaia appartenuta alla Masseria “Panareo”.
Pianta quadrata, priva di copertura per permettere ingresso e uscita dei volatili. All’esterno dotata di cordone marcapiano per impedire l’accesso ai predatori. Di colore rosa per distinguerla a distanza da altri edifici. La carne dei colombi utilizzata per uso alimentare, il guano sfruttato come concime.
Altre torri colombaie hanno forma cilindrica. Utilizzate già in epoca romana. Il Codice di Maria d’Enghien del 1445 regolamentava anche le torri colombaie, soggette a tassazione, e vietava la caccia con arco, balestra o reti a chi non fosse il proprietario.
Piccole colombaie venivano realizzate anche sui tetti delle case in centro abitato, come quella al civico ventidue di via Garibaldi a Copertino.
In alcuni casi in stato di abbandono e degrado, in altri restaurate, come in via Giovanni Falcone a Lecce, al centro di un parco pubblico.
Veglie, 16/12/2021
Dott. Fabio Coppola