Ad oltranza, contro Putin, il caro energia e il riscaldamento del pianeta
Lettera del dott. Fabio Coppola:
Purtroppo nelle ultime settimane l’aumento del costo del carburante per autotrazione, dell’energia elettrica e del metano è tornato ad essere argomento di grande attualità. Inoltre se ne discute anche a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, che è un importante fornitore di gas dell’Italia.
Nel 1973 a causa della crisi petrolifera, che portò ad un aumento del prezzo del carburante, il governo italiano impose varie restrizioni al consumo di energia elettrica e di carburante. In particolare vengono ricordate le “domeniche a piedi” (successivamente utilizzate per ridurre l’inquinamento atmosferico nelle città), e la circolazione automobilistica a “targhe alterne”.
Cosa potrebbero fare i cittadini oltre a manifestare pacificamente disagio ed indignazione? Di propria iniziativa ognuno di noi per quanto possibile potrebbe limitare l’utilizzo dei veicoli a motore, la domenica evitarne completamente l’uso.
Purtroppo il Salento è un’area a rischio desertificazione, l’inverno non è particolarmente rigido, quindi si potrebbe ridurre o evitare il consumo di metano per il riscaldamento domestico. Per alcune persone risparmiare è un necessità. Ma sarebbe anche un atto politico e una azione concreta per limitare di finanziare la Russia.
Il disagio di evitare il riscaldamento domestico e indossare un maglione in più, di rinunciare alla gita domenicale fuori porta non può essere paragonato al terrore di chi in questi giorni resiste ai bombardamenti e agli assedi delle città, ma forse sarebbe comunque un modo di partecipare e contribuire alla resistenza del popolo ucraino.
Infine superfluo sottolineare il beneficio nel contrastare il riscaldamento del pianeta.
Veglie, 05/03/2022
Dott. Fabio Coppola