Habitat indispensabile contro l’erosione costiera
Lettera del dott. Fabio Coppola:
Stessa spiaggia, stesso mare, stessa amarezza. E’ questo che si prova nell’assistere anche quest’anno a comportamenti illegali e dannosi per l’ambiente.
Il cordone dunale a Porto Cesareo, nel tratto di costa compreso tra gli stabilimenti balneari “Tabù” e “Le dune” invaso dai bagnanti che ignorano la cartellonistica con divieti e sanzioni, ed eludono la recinzione poco efficace e danneggiata. Ma anche in altri tratti della costa salentina la situazione non è diversa.
Il calpestio dei bagnanti, la posa di ombrelloni e sedie dissesta la sabbia, lasciando scoperte le radici della vegetazione dunale, compromettendone stabilità e sopravvivenza. Ginepri secolari dalla crescita lentissima danneggiati in pochissimi anni.
Le dune costiere oltre all’aspetto prettamente paesaggistico svolgono l’importante funzione di trattenere la sabbia e filtrare il vento ricco di salsedine, proteggendo quindi la fertilità dei terreni agricoli dell’entroterra, e contrastare l’erosione costiera. Scomparsa la duna, è più facile che scompaia anche la spiaggia, consumata successivamente dalle mareggiate invernali.
Se si vuole conservare concretamente le dune e quindi le spiagge, non si può soltanto confidare nel senso civico e nella consapevolezza dei bagnanti; pertanto bisognerebbe realizzare recinzioni più robuste ed efficaci, anche se magari con un impatto visivo maggiore.
Bisogna anche sottolineare che nonostante l’incremento dei turisti, nel Salento i tratti di costa destinati alla spiaggia libera si riducono a vantaggio degli stabilimenti balneari.
Veglie, 27/07/2024
Dott. Fabio Coppola
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