dott. Fabio Coppola: «IL BOSCO DI CARDIGLIANO E QUELLO DI BELMONTE»

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IL BOSCO DI CARDIGLIANO E QUELLO DI BELMONTE

Bosco Cardigliano, Specchia
Bosco Cardigliano, Specchia

VEGLIE – Specchia, comune del Salento, poco meno di cinquemila abitanti. Nei pressi del Borgo Cardigliano (ex villaggio rurale, simile a quello di Monteruga, sfruttato attualmente come hotel), si può visitare il bosco omonimo. Già da qualche anno valorizzato con finanziamenti europei. Una somma di 250.000 euro investiti per il ripristino del muro di cinta in pietra a secco, sistemazione dei sentieri, pannelli illustrativi, tabellazione indicante la corretta fruizione e divieti, piccola area sosta attrezzata. Per il progetto il Comune di Specchia ha ricevuto il premio internazionale “Un Bosco per Kyoto”, inerente il settore ambientale, e il “Premio Teknè”, riguardante le opere pubbliche.

Mentre a Lupomonaco si continua a sognare ad occhi aperti l’istituzione di un parco naturale. Il Comune di Veglie quando chiuderà gli accessi alle auto, come avviene in tutti i parchi naturali? Quando verranno adeguati gli strumenti urbanistici al piano paesaggistico regionale? Quando verrà avviato l’iter per il riconoscimento della macchia mediterranea come sito di interesse comunitario? Quando il tratto di circonvallazione che lambisce la macchia diverrà strada paesaggistica?

Cosa favorisce l’attuale situazione? Lo smaltimento illecito di rifiuti e le costose bonifiche ambientali? Il pascolo abusivo? Progetti edilizi nelle vicinanze della macchia?

Non è un attacco politico, poiché è la stessa proposta fatta alle quattro amministrazioni comunali precedenti, dal 1998 ad oggi.

Le aree verdi non sono un obiettivo soltanto di amministratori moderni e illuminati; nella stessa area, la realizzazione di un bosco artificiale (il Bosco di Belmonte, “L’Oscu” per i vegliesi) avvenne nel ‘700, opera dei Pignatelli, feudatari dell’epoca.

Veglie, 09/11/2017

Dott. Fabio Coppola

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