Focus su 5 temi importanti riguardanti la disabilità e l’inclusione
Martedì 3 Dicembre 2024 ore 18.30 – Salone Giovanni Paolo II – Chiesa Immacolata di Lourdes – Veglie
VEGLIE – Il 3 dicembre di ogni anno ricorre la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità istituita dall’ONU nel 1992. In occasione di questa ricorrenza, il CSV Centro Volontari della Sofferenza Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni organizza, con il Patrocinio del Garante Regionale dei Diritti delle Persone con Disabilità e del Comune di Veglie, un importante incontro di sensibilizzazione sul delicato tema dal titolo «DISABLITÀ: DAI PREGIUDIZI ALL’ICLUSIONE» che si terrà Martedì 3 Dicembre 2024 a partire dalle ore 18.30 presso il Salone Giovanni Paolo II della Chiesa Immacolata di Lourdes a Veglie.
Lo stigma sociale, la difficoltà nel mondo della scuola, del lavoro, nella società, sono ancora oggi un grande scoglio da superare e una grande frattura per l’umanità, da parte di chi ha una disabilità.
Sensibilizzazione, accessibilità, tutela, e diritti riconosciuti sono un passo fondamentale per poter parlare e vivere veramente l’inclusione.
Introduce e modera la serata la dott.ssa ANTONELLA CARROZZINI.
Dopo i saluti istituzionali della Sindaca di Veglie dott.ssa MARIAROSARIA DE BARTOLOMEO, interverranno:
Dott.ssa LARA RIZZATO
“LAUREA: UN SOGNO RAGGIUNGIBILE! Disabilità e il pregiudizio dello studio “
Dott.ssa MARIALAURA CAIAFFA , Disability e diversity manager
“LAVORO, UN DIRITTO ACCESSIBILE A TUTTI. Disabilità e il pregiudizio del lavoro”
Pres. VERONICA CALAMO, Presidente cooperativa sociale “L’Integrazione”. Vivere senza Barriere.
“VENGO ANCH’IO! Disabilità e il pregiudizio dello svago e del divertimento”
Pres. ELEONORA GIURI, Responsabile Diocesana del CVS dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni
“IL CVS E IL SUO IMPATTO SUL TERRITORIO VEGLIESE. Disabilità e il pregiudizio dell’associazionismo”
Dott.ssa ANTONELLA CARROZZINI, Pedagogista clinica specializzata. Disability e diversity manager
“L’INCLUSIONE PARTE DAL LINGUAGGIO. Disabilità e il pregiudizio del linguaggio”
.
.
.
.
.