Marcello Spagnolo: «è mancata una discussione attorno a un tavolo tecnico con “tutte” le possibilità messe su piatto»
Lettera di Marcello Spagnolo:
Da più parti, come Presidente del Consiglio di Istituto del Polo2 di Veglie, mi sono state poste domande e chiarimenti in merito all’accorpamento dei due Poli, un argomento molto discusso in questi giorni.
Dopo tanti commenti letti sui social credo sia giusto a questo punto esplicitare la mia posizione personale e condividere alcuni “passaggi” che hanno portato a questa scelta.
Circa a metà giugno scorso il sottoscritto è stato contattato dal Presidente del Consiglio Comunale di Veglie Luca Cacciatore, in qualità di referente della politica vegliese, il quale chiese esplicitamente un giudizio sulla questione dell’accorpamento delle due scuole ponendo due sole possibilità:
- Accorpamento tra il Polo2 di Veglie e l’istituzione scolastica di Porto Cesareo;
- Accorpamento del Polo2 al Polo1 con evidenti possibilità di miglioramento del servizio scolastico.
In tale occasione, lo stesso mi rappresentava la seconda scelta come la possibilità indicata dalla “parte politica”, perciò quasi la situazione “migliore” da proporre in Consiglio d’Istituto entro la fine di ottobre. Tale proposta il 25.10.2019 veniva approvata all’unanimità.
Preciso che per situazione “migliore” abbiamo inteso “meglio che il Polo 2 rimanga a Veglie piuttosto che accorparsi a Porto Cesareo”. Peraltro, questo è un concetto ripetuto talmente tanto, da un paio di anni a questa parte, da considerarlo come unica soluzione possibile per il bene della comunità.
A maggior tutela e conforto dell’operato dell’attuale Consiglio d’Istituto, prima di approvare tale delibera è stata data anche lettura del verbale del 2018 a firma del precedente Consiglio d’Istituto (del quale io ancora non facevo parte) nel quale anche l’anno precedente si approvava la soluzione n. 2.
Per tutti è stata una decisione serena e tranquilla e senza polemiche sino alla pubblicazione di un post da parte di Luca Cacciatore (riportato in calce alla lettera) avvenuta il 06.11.2019, a suo dire per fare chiarezza, dopo il quale però al sottoscritto, e non solo, sono sorti dei dubbi circa l’accorpamento dei due Poli:
- Come mai dopo pochi giorni dall’approvazione all’unanimità della delibera di accorpamento da entrambi i Consigli d’Istituto, il Presidente del Consiglio Comunale nonché Presidente del Consiglio d’Istituto del Polo1 Luca Cacciatore si pone il problema riguardante la circolazione di “notizie ed informazioni contrastanti”?
- Perché il Presidente del Polo1 (che non rischia niente in termini di accorpamento) pubblica un post nel quale si preoccupa che “altri istituti di Veglie ormai sottodimensionati, possano essere accorpati a quelli di altri paesi rischiando di creare un enorme disagio ad oltre 500 famiglie del nostro territorio”?
- Ma perché non si è mai preso in considerazione il contrario cioè che il disagio avrebbe potuto riguardare altri Comuni costretti ad essere accorpati al Polo2, mantenendo così due Istituzioni a Veglie?
Questi dubbi sono stati giustamente sollecitati anche da un comunicato ufficiale del 10 novembre di due assessori del Comune di Veglie, Fabrizio Stefanizzi e Giusi Nicolaci (Leggi qui il comunicato).
Le linee guida regionali si basano su alcuni punti fondamentali:
- Una istituzione scolastica non dovrebbe scendere al di sotto dei 600 iscritti (Polo2 di Veglie 560 iscritti e Porto Cesareo 556 iscritti);
- Una Istituzione scolastica non dovrebbe superare 1200 iscritti tantomeno avere molti plessi (l’accorpamento dei due poli a Veglie porterebbe a 1346 iscritti e sette plessi);
- Privilegiare gli interventi che prevedano accorpamenti tra istituzioni scolastiche o plessi appartenenti al medesimo distretto e/o ambito (Porto Cesareo e Veglie fanno parte di due ambiti diversi).
Probabilmente domani con il calo demografico arriveremo a soddisfare il punto 2 di tali linee, e il polo unico sarebbe la scelta più opportuna, ma perché precorrere i tempi se la soluzione dell’accorpamento oggi non rispetta le linee guida?
Inoltre, da dove è nata la certezza che non scegliendo l’accorpamento dei due poli, il polo2 sarebbe stato accorpato sicuramente a Porto Cesareo?
Perché si esclude l’accorpamento dell’Istituzione scolastica di Porto Cesareo al Polo2 di Veglie, considerato che a oggi il numero degli iscritti del polo2 è superiore a quello di Porto Cesareo?
Perché si è esclusa a priori la possibilità che anche il polo2 di Veglie come Porto Cesareo potessero essere lasciati nello “status quo ante” come già avvenuto da due anni a questa parte?
Avrebbe potuto la comunità vegliese, correttamente informata e direttamente chiamata in causa, avere la possibilità di scegliere di salvare oppure no il polo 2?
Ci sono state manchevolezze in tal senso (per esempio tavolo tecnico tra le varie parti)?
E se sì, da parte di chi?
Ancora un altro dubbio conseguente al post del Presidente del polo1 Luca Cacciatore, quando riferisce la presenza di “un verbale sottoscritto da me e dai funzionari di Bari in data 2 settembre 2019” che conferma la sua “visione”.
Perché il contenuto di tale incontro non è stato reso noto al Polo2 prima del Consiglio d’istituto del 25 ottobre?
Soprattutto, perché il Presidente del Polo2 ne viene a conoscenza solo tramite social, se lo stesso è stato sottoscritto nella carica di Presidente del Consiglio di Istituto?
Nel caso in cui non fosse così, non sarebbe stato più opportuno data la doppia carica (Presidente del Consiglio di Istituto e Presidente del Consiglio Comunale) delegare altra persona dell’attuale maggioranza o, ancora meglio, l’assessore di riferimento?
Sono dubbi che personalmente mi hanno fatto pensare a delle scelte “opportunistiche e non opportune”.
Queste sono situazioni e fatti che non spetta a me chiarire ma agli “addetti ai lavori”. Secondo il mio pensiero è mancata una discussione attorno a un tavolo tecnico con “tutte” le possibilità messe su piatto. Forse si sarebbe arrivati alla stessa conclusione, ma certamente, una volta valutate tutte le opzioni possibili, si sarebbe arrivati con le idee più chiare e trasparenti soprattutto nei confronti dei genitori, e senza alcuna ombra di dubbi.
Di certo, secondo me, queste situazioni rappresentano un classico tiro alla fune: da una parte la scuola e dall’altra la politica, dimenticandosi che al centro non ci dovrebbe essere il nodo che segna la “metà” della corda, ma bensì la “meta” da raggiungere in modo condiviso per il bene delle scuole e dei bambini!
Marcello Spagnolo
17 Novembre 2019
Di seguito si allega il post su Facebook del 6 novembre 2019 del Presidente del Consiglio Comunale di Veglie nonché Presidente del Consiglio di Istituto Polo1 Luca Cacciatore:
«Utilizzo questo post per fare chiarezza sulla posizione del consiglio d’istituto del Polo P. Impastato di Veglie in merito alla procedura in essere sul “DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO”. Questo perché mi giungono notizie ed informazioni contrastanti.
Il consiglio d’istituto del Polo 1, ma credo anche del Polo 2, ha espresso, entro il termine ultimo del 25 ottobre, la volontà di unire in un unica identità scolastica i due istituti comprensivi del nostro paese…
Dopo la discussione in consiglio si è giunti a questa proposta per evitare che altri istituti comprensivi di Veglie, ormai sottodimensionati, possano essere accorpati a quelli di altri paesi rischiando di creare un enorme disagio ad oltre 500 famiglie del nostro territorio.
Ovviamente ci sono altri motivi quali il calo delle nascite, con conseguente diminuzione degli alunni, la possibilità di avere finalmente una sola scuola media, una migliore ottimizzazione delle risorse, ed altro ancora.
Personalmente aggiungo che questa scelta, o ancor meglio VISIONE, è stata illustrata e condivisa con il responsabile del procedimento individuato dalla Regione Puglia.
Esiste in tal senso un verbale sottoscritto da me e dai funzionari di Bari in data 2 settembre 2019.
È chiaro che ci saranno altri passaggi istituzionali e che la decisione spetterà in fine ai preposti della Regione Puglia che sicuramente sapranno cosa fare.
RINGRAZIO TUTTI I MEMBRI DEL CONSIGLIO SCOLASTICO PER AVER FATTO SCELTE OPPORTUNE E NON OPPORTUNISTICHE»
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