La Solenne Concelebrazione di Sabato 7 maggio 2022 è stata presieduta da Mons. DOMENICO CALIANDRO
Le Opere sono state realizzate dall’artista FRANCESCO PAGLIALUNGA
Articolo di Marco Palma. Foto di Giorgio Cappello.
VEGLIE – Si è tenuta sabato 7 maggio 2022 alle ore 18.30 la messa di “Dedicazione” della Chiesa sant’Antonio Abate alla presenza di numerosissimi fedeli, delle autorità civili e militari e di Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Domenico Caliandro, Arcivescovo di Brindisi-Ostuni.
Nel corso della cerimonia di “Dedicazione della Chiesa” il Vescovo ha anche “Consacrato” l’altare realizzato dal giovane scultore vegliese Francesco Paglialunga.
La celebrazione per la dedicazione di una chiesa segue una liturgia suggestiva che si celebra raramente, in particolare si celebra una volta sola per ciascuna chiesa.
La “dedicazione” non è una normale inaugurazione di un edificio. La chiesa infatti non è solo un luogo per la preghiera, ma è “l’immagine della Chiesa che è corpo di Cristo, della comunità che lì si riunisce per pregare, della Chiesa terrena e di quella che è in cielo”.
Il rito della dedicazione è iniziato con la processione verso la Chiesa. Sulla porta di ingresso, i rappresentanti della comunità, i progettisti e le maestranze hanno consegnato simbolicamente l’edificio al Vescovo che, una volta entrato in Chiesa, asperge il popolo e le pareti in memoria del Battesimo.
Dopo un insieme di riti propri della “Dedicazione” si sono succeduti altri tre riti.
Per primo l’unzione con il “Sacro Crisma” dell’Altare da parte del Vescovo e delle pareti della Chiesa da parte di Padre Luigi Mogavero, parroco della Chiesa di San’Antonio;
Successivamente è stato collocato sull’altare un piccolo braciere per far ardere l’incenso e quindi incensare l’altare, il popolo e le pareti;
Infine Padre Luigi ha ricevuto dal Vescovo una candela con la quale ha accesso tutte le candele presenti in chiesa per illuminare a festa l’altare e la chiesa, perché Cristo è la luce che risplende sul suo popolo e sul mondo intero.
L’ultima parte della dedicazione è costituita dalla liturgia eucaristica perché è l’Eucaristia che propriamente dedica la nuova chiesa.
Padre Luigi alla fine della celebrazione ha commentato: “Nella celebrazione della dedicazione della nostra chiesa a sant’Antonio, la comunità parrocchiale assieme alle autorità e ai sacerdoti ha partecipato con molta attenzione. Tutti sono stati coinvolti in modo particolare dalla ricca simbologia rituale della stessa celebrazione, che il vescovo ha sottolineato essere la solennità più grande per questa comunità dopo la pasqua. È il dono che Dio fa della casa, al cui interno troviamo la presenza di Cristo nella sua parola attraverso l’Ambone e l’Altare. …E quando nella casa il Cristo si offre, allora fa sperimentale alla comunità che accorre e che vive, l’amore di Dio. Sperimentare l’amore di Dio significa formarci ad amarci come Dio ci ha amati. La dedicazione della Chiesa è il dono che Dio padre fa a questa comunità all’interno della quale la stessa fa l’esperienza dell’amore di Dio. A questo amore essa viene formata e amalgamata e ci dà un’identità: quella di essere la famiglia di Dio. L’invito e la speranza che questa casa sia per noi un punto di riferimento per incontrarci e crescere nell’amore di Dio.”
Francesco Paglialunga a margine della cerimonia ha commentato: “Oggi con la solenne celebrazione della dedicazione della parrocchia e della consacrazione dell’altare, le mie opere divengono simbolo principale della parrocchia. Alla presenza del vescovo mons. Domenico Caliandro e davanti alla comunità, l’altare da me realizzato diviene Pietra Viva che segna il cammino dei fedeli verso la luce del Vangelo”.
A termine della cerimonia il vescovo ha scoperto una targa commemorativa con la quale si incide nella Storia della Comunità Vegliese questo giorno speciale per la Parrocchia di San’Antonio.
Articolo di Marco Palma
Foto di Giorgio Cappello
9 maggio 2022
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