La nuova produzione di AMA Accademia Mediterranea dell’Attore: una performance di teatro e poesia per la regia di Marcello Sambati
LUNEDÌ 2 AGOSTO – LARGO PORTA NUOVA – VEGLIE
Due Repliche: Ore 21.30 e 22.230
VEGLIE – Continuano gli appuntamenti del Calendario Eventi Estivi “VIVES VEGLIE” dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Veglie con la perfomance di Teatro e Poesia dell’ Accademia Mediterranea dell’Attore dal titolo «CORPI POETICI – LA VITA FORSE È COSÌ» in programma per lunedì 2 agosto presso Largo Porta Nuova con due repliche alle ore 21.30 e 22.30.
Corpi poetici è la nuova produzione di AMA Accademia Mediterranea dell’Attore: una performance di teatro e poesia per la regia di Marcello Sambati, dedicata ai versi dei poeti pugliesi Vittorio Bodini, Rina Durante, Claudia Ruggeri, Salvatore Toma, Wilma Vedruccio; in scena gli attori dell’accademia diretta da Franco Ungaro: Veronica Mele, Lorenzo Paladini, Benedetta Pati, Carmen Ines Tarantino.
La poesia non può essere rappresentata, la poesia si presenta. Si mostra in trasparenza nei gesti e nei respiri, nella voce, nella parola e sembra giungere a noi da un’intima vastità.
La lingua poetica appare quando il pensiero non trova altro modo per dire il senso delle cose, le luci e le ombre dell’essere, tra voce e silenzio, dove ogni parola è come un seme salvato dalla tenebra.
Poesia come essenza dell’essere, quella dei nostri poeti, che con toni malinconici, solari e a volte disperati restano testimoni di un altro tempo e di altre vite.
Lo stupore di Wilma Vedruccio nei racconti di una giovinezza luminosa che scopre la natura e le passioni nella figura di Idrusa.
Vittorio Bodini e la sua nostalgia delle radici, e il rimpianto per un distacco dalla terra che ha oscurato la bellezza delle cose.
Il naturalismo evocativo di Salvatore Toma, realismo magico di un’interiorità affratellata alla natura, alle bestie, che sente la poesia come destino.
Rina Durante nei versi che rivelano la profonda malinconia del suo rapporto d’amore per la nostra terra.
Claudia Ruggeri con la sua turbinosa officina lessicale attraversata da fiamme da cui escono versi di un’epica incandescente.
In scena quattro figure coi loro confini e orizzonti che con gesti contemplativi danno luogo a un teatro dove il sensibile, il doloroso e lo stupore generano il rumore di fondo dell’esistenza. Restituendo al corpo le qualità immateriali dell’anima, affidandogli il compito di trattenere l’aleatorio, dire l’ineffabile, circoscrivere il caotico, accogliere il gesto insensato, non premeditato e restituirli allo sguardo.
Questo la poesia può farlo, manifestandone la fioritura e la presenza in forma vivente.
L’appuntamento è per Lunedì 2 agosto presso Largo Porta Nuova a Veglie. Primo spettacolo ore 21:30. Replica ore 22:30.
Lo spettacolo sarà in acustico e pertanto si invita il pubblico a mantenere un silenzio adatto alla situazione per apprezzare al meglio l’unicità dello spettacolo.
L’accesso è consentito a un numero limitato di persone.