CORONAVIRUS, NUOVO MODELLO DI AUTOCERTIFICAZIONE: OBBLIGO DI DICHIARARE DI NON ESSERE IN QUARANTENA

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CORONAVIRUS:  NUOVO MODELLO DI AUTOCERTIFICAZIONE PER CHI DEVE USCIRE DA CASA

Divieto assoluto di spostamento per persone in quarantena o positive al virus

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Dal Sito del Comune di Veglie:

Il nuovo DPCM   del 9 marzo 2020 sull’emergenza Coronavirus,  che estende a tutta Italia le misure già valide per la Lombardia e le altre 14 province,  consente gli spostamenti solo per motivi di lavoro, salute o necessità.

Nell’autodichiarazione si dovrà affermare che il viaggio è motivato da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, motivi di salute o rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Il modulo già predisposto dal Ministero dell’Interno all’avvio delle restrizioni in Lombardia, adesso è stato aggiornato ed esteso all’intero Paese. Nell’autodichiarazione si dovrà affermare che il viaggio è motivato da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, motivi di salute o rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Per situazioni di necessità si intende andare a fare la spesa o acquisti di prima necessità o ancora altre situazioni particolari che vanno descritte nel dettaglio nell’autocertificazione.

Divieto assoluto di spostamento invece per persone in quarantena o positive al virus.

Il modulo di autocertificazione è allegato al presente avviso e può essere liberamente scaricato e stampato.

Chi non può stampare l’autocertificazione può copiare il testo e portare la dichiarazione con sé. Può essere utilizzato lo stesso modulo per chi deve fare sempre lo stesso spostamento, scrivendo che si tratta di un impegno a cadenza fissa. L’autodichiarazione può essere «resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia», secondo quanto previsto da una direttiva inviata dalla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ai Prefetti visionabile al link https://www.interno.gov.it/it/notizie/controlli-nelle-aree-contenimento-rafforzato-direttiva-ministro-lamorgese-prefetti

«La veridicità dell’autodichiarazione potrà essere verificata anche con successivi controlli», si legge, inoltre, nella direttiva di Lamorgese.

Se i riscontri saranno negativi scatta la denuncia per inosservanza di un provvedimento dell’autorità che prevede l’arresto fino a tre mesi e, inoltre, una denuncia per reati dolosi contro la salute pubblica.

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