Maurilo Nicolaci riassume il consiglio comunale del comune di Veglie del 27/3/2014
Una maggioranza ai minimi termini
Si è svolto ieri (27/3/14 n.d.r.) alle ore 19,30 presso la sede consiliare di Parco delle Rimembranze il consiglio comunale straordinario del Comune di Veglie convocato per discutere del seguente ordine del giorno :
In aula erano assenti per la maggioranza l’ex vice sindaco e ex assessore Nicola Gennachi mentre per la minoranza, giustificato dal presidente del consiglio, risultava assente il sign. Maurizio Spagnolo.
Dall’ultimo consiglio comunale qualcosa era cambiata nella compagine della maggioranza per la surroga del consigliere deceduto Giuseppe Cutrino, con il consigliere Giannotta Salvatore che aveva già coperto con questa amministrazione la figura del revisore e inoltre due dei tre assessori ( Gennachi e Vetrano) all’inizio del mese erano stati sostituiti dai consiglieri Milanese Francesco e Carlo Calcagnile.
Ma il sindaco di tutto questo all’inizio del consiglio non fa alcun cenno.
Il presidente comincia a far discutere sul 1° punto all’ordine del giorno. L’argomento riguarda una pronuncia della Corte dei Conti sezione Regionale e di controllo per la Puglia con la quale in merito al Bilancio consuntivo per l’anno 2011, approvato dalla maggioranza del Sindaco Aprile, evidenziava due precisi rilievi che nel dispositivo per la Corte sono “suscettibili di pregiudicare l’equilibrio finanziario dell’Ente”.
Nello specifico la Corte rileva la conservazione in bilancio di “ Residui Attivi “ del titolo I vetusti e inoltre caratterizzati da uno scarso indice di realizzazione;
L’altro rilievo riguardava un aspetto tecnico relativo alla mancata costituzione di un conto corrente vincolato sul quale far affluire alcune reversali che per loro natura avevano carattere vincolato.
Sull’argomento è intervenuto il consigliere Greco attualmente in rotta con l’amministrazione Aprile, che all’epoca dei fatti (4/2012) risultava essere l’assessore al bilancio.
Ha ripreso la sua relazione di accompagnamento al bilancio, giustificando in qualche modo i tagli ai residui che l’amministrazione Aprile ha effettuato sin dal momento del suo insediamento.
Dopo il consigliere Greco c’è stato un mio intervento che sulla falsa riga di quanto avevo già detto in occasione del mio voto contrario al bilancio evidenziavo ancora una volta come la gestione del bilancio non poteva essere “ costruita” così poi come è stato accertato dalla Corte dei Conti, e soprattutto che dietro ad ogni residuo che viene accertato, e poi a fine esercizio per poter essere mantenuto, riaccertato bisogna che ci sia una paternità ossia deve avere un nome e cognome. Perché se l’ufficio soprattutto per la riscossione della spazzatura ma anche per l ’ICI ha fatto una previsione questo vuol dire che ha emesso dei bollettini all’incasso. Pertanto per poter stralciare quei crediti il comune deve dimostrare di aver svolto tutte quelle azioni necessarie al recupero dell’imposta. Un semplice depennamento degli stessi potrebbe arrecare all’ente un danno erariale.
La minoranza comunque ha suggerito una modifica alla delibera e laddove impegnava l’Ufficio ragioneria a monitorare la situazione dei residui ha fatto inserire che periodicamente con cadenza almeno trimestrale l’Ufficio dovrà anche relazionare al Consiglio della situazione.
La delibera così emendata è stata approvata all’unanimità.
Si è passati al 2° punto all’ordine del giorno ossia la nomina del vice-presidente del consiglio carica di cui era titolare il consigliere deceduto Cutrino Giuseppe. Si trattava di votazione segreta.
Dalla votazione è emerso che 10 consiglieri hanno votato Nicolaci componente della minoranza e 9 consiglieri hanno votato il consigliere Giannotta.
Questa votazione ha fatto emergere in maniera chiara l’assoluta mancanza dei numeri per il sindaco Aprile per portare avanti questa amministrazione.
La conferma si è avuta con la discussione del 3 punto all’ordine del giorno ossia la nomina dei consiglieri in seno all’unione dei Comuni Union tre.
Sull’argomento il consigliere Greco presenta una pregiudiziale che viene votata in maniera palese e passa con i voti di tutta l’opposizione, dal consigliere Giannotta della maggioranza e dai 3 componenti dissidenti della maggioranza ( Stefanizzi, Armonico e lo stesso Greco).
Questa situazione ha creato un forte scompiglio tra le file della maggioranza.
Sulla discussione del 4° punto all’ordine del giorno con gli interventi sia del sottoscritto che dei consiglieri Greco e Spagnolo abbiamo cercato di far capire alla maggioranza che l’opposizione, in maniera responsabile, proponeva un rinvio dell’argomento per dare la possibilità a tutte le ditte che sono intervenute in occasione degli allagamenti del novembre di poter essere regolarmente pagate e superare quell’ipotesi di incompatibilità che una di queste poteva avere con un assessore della maggioranza. Nel mio intervento tra l’altro ribadivo che il senso di responsabilità la minoranza aveva dimostrato di averla anche in occasione della commissione propedeutica al consiglio sull’argomento. Infatti mentre i componenti della minoranza e i capigruppo della stessa erano presenti, della maggioranza risultava presente solo il presidente della commissione ( Vetrugno) e il sindaco.
Dopo ampie discussioni e anche un sospensione del Consiglio maggioranza e minoranza si sono rese disponibili a far venire meno il numero legale e rinviare la discussione del punto in seconda convocazione previa convocazione di una riunione dei capigruppo.
E’ inutile dire come ormai i numeri dicono che l’amministrazione Aprile sia all’epilogo. Che la sua maggioranza risicata, si sta sciogliendo con il primo sole della primavera.
Il suo progetto, nel quale hanno creduto molti cittadini, per una Veglie migliore è fallito.
Pur avendolo prervisto, credevo di essere smentito, ma così non è stato.
E’ venuta meno qualsiasi nuova programmazione, ma soprattutto l’amministrazione Aprile non ha completato finanziamenti già ottenuti con il vero danno a carico dei cittadini vegliesi. Ricordo la mancata possibilità di realizzare la “ casa della saluta “ o CPT con spese sostenute inutilmente da questa amministrazione per chiudere circa la metà del municipio di Parco delle Rimembranze e per trasferire una parte degli uffici nella sede di via Salice. Creando problemi anche di gestione logistica degli uffici stessi.
Altra opera finanziata, non realizzata e tra l’altro oggetto di contenzioso è il recapito finale relativo al bacino sud. Ache qui opera incompleta, finanziamento bloccato, azione di risarcimento del danno da parte della ditta che non ha potuto completare l’opera ed un arbitrato con la ditta che solo nei giorni scorsi ha comportato l’esborso di altri venti mila euro.
Ricordiamo infine la mancata apertura dell’area mercatale, che a distanza di 4 anni risulta abbandonata, con graffiti e scritte sui muri e con suppellettili rotte o rubate.
A mio avviso e per senso di responsabilità il sindaco dovrebbe presentarsi dimissionario nel prossimo consiglio comunale, riconoscendo l’inefficacia della sua azione politica insieme con tutti coloro che lo hanno sostenuto e proporre 2-3 obiettivi necessari per il paese , magari condivisi con l’opposizione da realizzare nell’ormai breve tempo che rimane alle nuove elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale.
Dott. Maurilio Nicolaci