Le sfide lanciate dai giovani su Tik Tok sono un problema a cui tutti dobbiamo porre attenzione
Lettera integrale di Dario Ciccarese
VEGLIE – Pochi giorni fa, la dirigente scolastica dell’ I.C. “P. IMPASTATO” di Veglie Prof.ssa Daniela Savoia, ha emanato una circolare indirizzata ai genitori degli alunni, al personale docente ed al personale ATA per segnalare la diffusione di una CHALLENGE su TikTok che incita bambini e ragazzi compresi in una fascia d’età dai 7 ai 14 anni a sfidarsi nell’autoinfliggersi su braccia o altre parti del corpo; esorta i destinatari della circolare a vigilare sull’utilizzo dei dispositivi da parte dei bambini e dei ragazzi e fornisce alcuni consigli della Polizia Postale su come approcciarsi al problema.
La circolare (che si può leggere al seguente link: >>>Circolare segnalazione alle famiglie e ai docenti Challenge su TikTok) è stata accompagnata da un messaggio di testo dal tenore a dir poco allarmante e preoccupante, poiché ci sono stati dei riscontri oggettivi riguardo quanto segnalato con la circolare in questione.
Questi fatti allarmano noi genitori che non abbiamo solo il dovere di assumerci la piena responsabilità delle azioni dei nostri figli ma a cui siamo tenuti a dare il buon esempio con i fatti e non solo a parole; tuttavia in qualità di genitore ritengo che, oltre ad una giusta e doverosa segnalazione, oltre ad offrire i suggerimenti della Polizia Postale, il problema impone interventi più significativi, lungimiranti e radicali.
Vanno pensati e messi in atto dei programmi mirati con lo scopo di farli diventare PRASSI e non SPORADICI EVENTI.
Per fare ciò c’è bisogno prima di tutto che l’istituzione comunale, attraverso i suoi rappresentanti che di volta in volta si succedono, se ne assuma il compito e la responsabilità facendosi promotrice mettendo a disposizione mezzi, competenze e risorse.
È ormai tanto evidente quanto necessario che non ci si può più limitare ad intendere la collaborazione tra istituzione comunale e scuola con iniziative quali omaggiare le future generazioni con il panettone a natale e l’uovo a pasqua o aprire l’anno scolastico con formule rituali e la donazione di utile ma allo stesso tempo “asettico” materiale scolastico.
C’È BISOGNO DI ALTRO! C’È BISOGNO DI FARE CULTURA! È LA CULTURA CHE FORMA LA MENTE DEGLI INDIVIDUI!
Non basta più seguire il calendario delle giornate “nazionali” o “mondiali” che siano per poi il giorno dopo tornare ad essere e a fare quello che siamo abituati ad essere e a fare sempre. Vanno pensate forme innovative e più accattivanti di fare cultura e “comunità” che vadano oltre la sagra di quartiere.
Immagino e desidero una biblioteca che diventi luogo di aggregazione e fruizione della cultura, fucina di idee pensate, ragionate e condivise.
Immagino e desidero che gli spazi scolastici possano essere fruibili anche oltre la lezione scolastica.
Immagino e vorrei che i nostri amministratori ed in particolare i delegati alla cultura, ai servizi sociali, allo sport, ai luoghi di aggregazione sociale, di concerto tra loro studino a tavolino un cammino da intraprendere.
Sarebbe utile e proficuo a tal fine non calare tutto dall’alto ma coinvolgere in questo quanti ad esempio già operano sul territorio nell’ambito dello sport come le palestre, scuole calcio, scuole di danza, ciclisti, podisti; quanti insegnano strumenti musicali, cinema, teatro, pittura, gruppi di lettura e non da ultimo ovviamente maestre e maestri, professori e professoresse delle nostre stesse scuole a cui è indirizzata la circolare.
Tutti questi attori sociali sono in stretto contatto non solo con i ragazzi ma anche con le rispettive famiglie e, attraverso loro veicolare valori, principi, anticorpi culturali, in una parola cultura.
C’è bisogno di un impegno comune per tornare a essere comunità vera e non solo “community social”.
Certamente non sarà facile, ma nemmeno impossibile se lo si vuole; sarà senza dubbio faticoso ma la gratifica e i benefici che seguirebbero ad essa saranno la giusta ricompensa per tutti. Assumiamoci il compito di elevare il nostro contesto sociale.
Gentile Dirigente prof.ssa Daniela Savoia, mi perdoni se mi sono preso la libertà di allargare la platea dei destinatari della sua circolare. Non possiamo più solo Augurarci il meglio per i nostri bambini, ragazzi, figli; dobbiamo crearlo tutti insieme!
La circolare è datata 18 marzo ’25, il giorno dopo era la festa del papà e l’ultimo passaggio della poesia che mio figlio ha recitato per me diceva:
“… Tutto questo ha fatto il mio papà, ma so, che per il mio amore sta costruendo un mondo ancora migliore”.
Dario Ciccarese
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