Domenica 2 Aprile 2017 la scrittrice presenta il suo libro a Campi Salentina
Sarà Catena Fiorello, scrittrice profondamente innamorata del Salento, la direttrice artistica della prossima edizione della Città del Libro che si terrà a Campi Salentina (LE) l’ultima settimana di Novembre. A decidere per Catena Fiorello, 43 anni, sono stati il Direttivo della Fondazione Città del Libro e il Sindaco di Campi Salentina Egidio Zacheo. La Scrittrice ha comunicato la sua decisione nel corso di una trasmissione televisiva su un’emittente locale e questa sarà ratificata nel prossimo consiglio direttivo della fondazione che ha anche designato un Comitato Scientifico che avrà un ruolo di consulente in tutte le attività culturali promosse dalla fondazione.
«Siamo molto contenti che arrivi a Campi Salentina una persona di questa caratura — afferma Cosimo Durante, presidente della Fondazione – Con questo passo siamo pienamente operativi. La prossima tappa sarà la presentazione del progetto “I Cammini dell’Uomo”, la nuova Direttrice Artistica e il resoconto della passata edizione, in una Conferenza Stampa. La XXII edizione della Città del Libro sarà cruciale, poiché quest’anno Lecce e tutto il Salento è “Città del Libro 2017”, e dovremo offrire un prodotto di qualità che vada oltre i confini della nostra Regione».
Inoltre, Domenica 2 Aprile alle ore 19:00 presso la prestigiosa Sala Lettura della Biblioteca Calasanziana di Campi Salentina, Catena Fiorello presenterà la sua “nuova” Picciridda (Giunti Editore) e sarà questa |’occasione per ufficializzare davanti al Presidente della Fondazione Cosimo Durante, al Sindaco Egidio Zacheo e a tutti i suoi “nuovi concittadini”, l’incarico di Direttrice Artistica della XXII Edizione della Città del Libro.
PICCIRIDDA (GIUNTI EDITORE)
Catena Fiorello ritorna in libreria con la sua “Picciridda”, Giunti editore, romanzo originariamente pubblicato undici anni fa per Baldini e Castoldi, in una versione rielaborata e perfezionata.
Una scrittura più matura ed arricchita dalle esperienze maturate in questi anni che racconta la storia della piccola Lucia, figlia di migranti rimasta nella sua terra d’origine, insieme ai nonni e all’enorme peso che dovrà portarsi addosso: l’incomprensione e la solitudine. Nel piccolo paesino di Leto, lungo la costa tra Messina e Catania, farà la conoscenza di personaggi particolari, che riempiranno il suo piccolo cuore solitario.
Cosa può mai accadere a una bambina, una picciridda per dirla nel dialetto locale, che nei primi anni Sessanta vive in un minuscolo villaggio di pescatori, Leto, lungo la costa tra Messina e Catania? Può accadere, ad esempio, che i genitori si trovino costretti a emigrare in Germania in cerca di fortuna e che decidano di portare con sé solo il più piccolo dei due figli, affidando “la grande”, pur sempre picciridda, alla nonna paterna. È la storia di Lucia, l’indimenticabile protagonista di questo romanzo, a cui l’idea di essere figlia di emigrati non va per nulla a genio. Come tutti i bambini che non hanno fortuna, lei è «figlia della gallina nera» e questo significa una vita di sacrifici e rinunce. Lo sa bene. Lo dicono tutti. Lo ripete la nonna, cosi burbera e austera da essersi guadagnata il nomignolo di Generala. Ma col passare dei mesi, l’esistenza di Lucia si popola di persone e di affetti: le zitelle Emilia e Nora, l’amica del cuore Rita, la Massara Donna Peppina… Ci sono anche gli uomini, misteriosi e taciturni, un mondo da cui stare alla larga (come dice sempre la nonna) o tutto da scoprire (come sente Lucia). E proprio uno di quegli uomini nasconde un terribile segreto a cui Lucia si avvicina sempre più, ignara di ciò a cui va incontro…
30 Marzo 2017