«CARO BABBO NATALE…» Una Lettera dall’Africa per riscoprire il valore delle persone

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«Caro Babbo Natale ho scoperto l’Africa,  dove davvero uno vale uno, e gli Africani, che mi hanno insegnato i veri valori della vita…»

Ci sono persone che hanno il dono di riuscire a comunicare emozioni con i loro pensieri, di far riflettere con poche semplici parole, di saper usare metafore taglienti come spade per lasciare il segno nelle coscienze di chi ha bisogno di essere stimolato. Uno di questi è un caro amico che attualmente vive in Africa per lavoro. Leggere i suoi post su facebook è ogni giorno un appuntamento che non si può perdere. Oggi ho letto la sua “Lettera a Babbo Natale”, senza retorica e senza buonismi. Una lettera che, in un momento particolare come quello che stiamo vivendo, può risultare utile a comprendere l’importanza del rispetto delle persone. Ho chiesto a Mino (questo il suo nome) il permesso di pubblicarla e lui ha subito acconsentito con molto piacere. Riportiamo di seguito la Lettera scritta da Mino  a Babbo Natale direttamente da Pointe Noire, Sangha, Congo (Africa).


Caro babbo natale,
in questa breve lettera non troverai nessuna richiesta, nessuna preghiera, nessun desiderio da esaudire.
Non ti chiederò nulla, come sempre del resto, semplicemente perchè non saresti in grado di stupirmi, di accontentarmi, di sorprendermi.
Ho già tutto ciò che potrei desiderare, quello che ho e che conquisto giorno dopo giorno è frutto del mio sacrificio e dell’amore di chi mi è accanto.
Risparmia le tue energie per chi ne sente la necessità, ti sollevo da… questa ulteriore incombenza.
I regali, quelli importanti, li ho ricevuti durante tutto l’arco dell’anno e continuerò a riceverli,  senza dubbio, anche senza l’ausilio della tua slitta e delle tue renne.
Vorrei però renderti partecipe delle mie emozioni, quelle vere che vanno ben oltre un pacco da scartare e uno stupore da fingere…
Ho scoperto l’Africa e gli africani.
In molti casi ho solo imparato, e tanto ancora imparerò.
Tu in Lapponia sei circondato dagli elfi e dalla neve, ma non hai il calore del sorriso e della dignità dei bambini congolesi, e questo è per te un grave handicap, credimi.
Ho conosciuto Persone eccezionali, mica “pacchi”, qui nessuno mi ha mai detto “prima gli africani”, Qui davvero uno vale uno, mica come in Italia…
Tu vivi un giorno all’anno, lo farai alla grande certamente, io lo faccio tutti i giorni, magari annaspando, magari soffrendo, ma sicuramente “Vivendo”…
Sono mille le cose che potrei dirti, ma non voglio annoiarti e non voglio rubare tempo prezioso alle tue faccende.
Se proprio t’avanza però, una cosa te la chiedo… togli dalla mente di chi “comanda” l’idea dei numeri, delle statistiche e delle matricole, togli loro la fallace menzogna che non siamo tutti uguali e fai capire loro che gli uomini sono Persone.
Persone, non fantasie come lo sei tu…

Mino

Mino Mattia
>>>Mino Mattia

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