“Mai arrendersi, nonostante tutto!”
Il 15 giugno u.s. nel capoluogo della provincia di Bistriţa-Năsăud, nella Romania settentrionale, si è svolta la seconda Edizione della Invictus Heroes Half-Marathon, che rende omaggio a tutti i caduti nell’esercizio del proprio dovere e al tempo stesso valorizza lo sport quale veicolo di inclusione e promozione del benessere fisico e psicologico.
All’iniziativa, dedicata alla Giornata degli Eroi, ha partecipato, in rappresentanza dell’Italia per la Invictus Games Foundation, il Colonnello del Ruolo d’Onore dell’Esercito Italiano Carlo Calcagni, da poco rientrato dal Giappone, dove ha stabilito il record del mondo nella categoria frame running, durante i Campionati del Mondo di Atletica Paralimpica, a Kobe.
In Romania si è confermato primo assoluto, coprendo la distanza di gara in 01:01:25.
La Mezza Maratona, a cui ha dato il via Sua Altezza Reale la principessa Sofia, è nata su iniziativa di un militare Romeno ferito, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale il coordinatore della Squadra Invictus Romania, il maggiore Gabriel Ion.
“È l’iniziativa del capoplotone aiutante a riposo Florin Boc, militare ferito, che ha promosso l’iniziativa e si è occupato dell’organizzazione. Siamo molto orgogliosi di essere riusciti a coinvolgere oltre 1.000 corridori qui a Bistriţa. Correranno per gli Eroi, per rendere omaggio a tutti coloro che hanno combattuto per questo Paese e hanno messo al di sopra della propria vita le necessità dei romeni, i nostri valori nazionali. E vogliamo esprimere il dovuto rispetto attraverso questa corsa”, puntualizza il maggiore Gabriel Ion.
Alla Invictus Heroes Half-Marathon partecipano militari Romeni e stranieri dispiegati in Romania, accanto a militari feriti provenienti da Belgio, Danimarca, Francia, Italia, Polonia, Gran Bretagna, Ucraina e Romania.
Carlo Calcagni, unico italiano, ha gareggiato in rappresentanza dell’Invictus Games Foundation.
Il campione del mondo di atletica paralimpica, il primo italiano nella storia a vincere un mondiale con il deambulatore, nella sua lunga carriera sportiva ha vinto anche tre medaglie d’oro agli Invictus Games 2016, a Orlando in Florida, e tre medaglie d’oro agli Invictus Games 2022 svoltisi all’Aja, in Olanda.
“Mai arrendersi, nonostante tutto!” rappresenta il suo tutto.
“Il mio MAI ARRENDERSI non è soltanto un motto, ma un vero e proprio stile di vita, perché ogni giorno, con le azioni concrete e attraverso l’esempio tangibile, cerco di trasmettere messaggi e valori importanti a chi vive momenti di difficoltà e tende ad abbattersi ed a scoraggiarsi” spiega Carlo Calcagni a Radio Romania Internazionale.
“Possiamo educare attraverso l’esempio ed è quello che cerco di fare ogni giorno, per i miei figli e per chi incontro lungo il mio cammino. Alle parole devono seguire i fatti ed è fondamentale, in una società senza padri, avere punti di riferimento stabili e testimoni credibili in grado di guidare nel difficile percorso della crescita. Questo è quello che cerco di fare ogni giorno, per dare un senso alla mia vita, donando me stesso ed il mio tempo agli altri, anche attraverso lo sport nelle competizioni sportive, al di là del risultato, perché non conta la vittoria, ma esserci. Si può vincere senza salire sul podio e vi spiego perché: la vita è un dono meraviglioso che tutti abbiamo ricevuto gratuitamente alla nascita; ad ogni nuova alba io rivivo il dono della vita che dobbiamo vivere, sempre e comunque, fino all’ultimo respiro e dobbiamo rendere speciale con le nostre azioni. Non c’è niente di più appagante del donarsi agli altri senza nulla chiedere”.
Di ritorno dalla Romania, il campione Carlo Calcagni si recherà a Catania, dove lo attendono nuove entusiasmanti sfide sportive, durante i Campionati del Mondo dello Sport d’Impresa, organizzati da C.S.A.In. e di cui il Colonnello è testimonial d’eccezione e Capitano della squadra che rappresenterà l’Italia:
https://www.csain.it/notizie/a-catania-i-giochi-mondiali-dello-sport-dimpresa-2024/
“Non gareggio per vincere, ma per sfidare i miei limiti. Ogni traguardo non è un punto di arrivo, ma un nuovo punto di partenza. Così facendo, vivo…”
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