Caos nelle Poste: i Sindaci pronti a denunciare l’azienda

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Continua la protesta nei paesi Salentini per i disservizi causati dalla mancata consegna della corrispondenza

Il “Nuovo Quotidiano di Puglia” affronta quasi ogni giorno il problema per dare voce alla protesta di Cittadini e  Sindaci dei Comuni interessati dal problema

Data l’importanza dell’argomento che colpisce molti  cittadini del Salento compresi quelli di Veglie, riportiamo di seguito il link all’articolo pubblicato sul “Nuovo Quotidiano di Puglia” il 14 Febbraio 2017 a firma di Erasmo MARINAZZO


Posta in ritardo: avviata un’inchiesta per interruzione di pubblico servizio

di Erasmo Marinazzo

Aperta un’inchiesta per stabilire se e quali responsabilità ci siano nel mancato o ritardato recapito della corrispondenza postale. Interruzione di pubblico servizio e falso, sono le ipotesi di reato che stanno guidando l’inchiesta affidata al pubblico ministero del pool “reati contro la pubblica amministrazione”, Roberta Licci.
Dunque, l’esposto depositato in Procura la scorsa settimana da Federconsumatori, ha prodotto l’effetto…… (Continua a leggere l’articolo sul sito del Nuovo Quotidiano di Puglia>>>)


Nella stessa pagina del 14 febbraio 2017 del Nuovo Quotidiano di Puglia c’è anche un articolo,  a cura di Anna Manuela Vincenti, Antonella Margarito e Fabiana Pacella, sui disagi delle Poste (Postamat e corrispondenza) nel quale sono riportati gli interventi di alcuni sindaci tra cui il Sindaco di Vegie Caudio Paladini. Riportiamo di seguito l’articolo:

Pioggia di diffide dai sindaci: «Pronti a denunciare l’azienda» 

Disagi e disservizi in tutta la provincia. Da Squinzano a Leuca. E dito puntato contro Poste italiane. A Bagnolo del Salento nessuno riceve la posta con regolarità. Il sindaco Sonia Mariano ha inviato diverse lettere per segnalare al direttore del servizio recapito la grave situazione in cui versa il suo comune. «Nonostante le continue lettere di protesta da parte della direzione – sottolinea – abbiamo notato la loro indifferenza e la mancanza di attenzione da parte di Poste Italiane nei confronti degli enti. Un atteggiamento inaccettabile perché quotidianamente e da diverso tempo i miei concittadini subiscono ritardi nelle consegne».

I sindaci dell’Unione dei Comuni Entroterra Idruntino Bagnolo, Cannole, Cursi e Palmariggi, hanno inviato una lettera condivisa e di protesta alla direzione generale nazionale, regionale e alla sede di Bari. «Sono molto preoccupata per questa indifferenza da parte della dirigenza e se qualcuno dei miei cittadini dovesse subire il taglio delle utenze – conclude la Mariano– invierò le mie rimostranze direttamente alla Procura della Repubblica».

Della stessa opinione anche il sindaco di Cannole che, ogni giorno, raccoglie le lamentele
dei suoi concittadini. Una situazione davvero tragica perché i postini cambiano ogni mese, e
soprattutto devono consegnare la posta a Cannole, Carpignano e Serrano. «È una situazione drammatica e insostenibile – sottolinea il sindaco Leandro Rubichi -. I postini cambiano ogni tre e quattro settimane e poi ci accusano ingiustamente di avere la toponomastica sbagliata. C’è un arretrato assurdo – conclude il sindaco Rubichi – molto spesso riescono a consegnare solo le raccomandate».

Un po’ più regolare la situazione di Cursi che con il riordino ha subito forti ritardi nelle consegna dalla corrispondenza, ma con un disagio meno consistente rispetto agli altri due enti dell’entroterra idruntino.

«Intendo mettervi ufficialmente a conoscenza dei danni relativi ai continui disservizi in merito alla consegna della posta in tutto il territorio di Sannicola e Frazioni». Forte e chiaro, il sindaco di Sannicola  Mino Piccione ha scritto a Poste Italiane, annunciando che «in mancanza di una risposta volta ad una soluzione dei problemi mi vedrò costretto, senza indugio a denunciare Poste Italiane alle autorità competenti». Disservizi su  disservizi:  il  postamat funzionante soltanto dalle 8 alle 13.30, la corrispondenza che non viene consegnata o che arriva in netto ritardo. Al punto che a qualche cittadino è stata staccata la corrente per il mancato recapito, e quindi pagamento, delle bollette. «E’ inaccettabile – scrive il primo cittadino – che le vostre esigenze di riorganizzazione, ultima in ordine cronologico la consegna della posta a giorni alterni, stiano provocando una miriade di disservizi, tra cui: il recapito della posta in ritardo, consegna ad indirizzi sbagliati o addirittura non consegnata, che genera in alcuni casi conseguenti more per i cittadini, in relazione al superamento dei termini di pagamento previsti, o perfino il distacco delle forniture. Per non parlare di altre comunicazioni che potrebbero essere persino più importanti, per la famiglia o per la propria attività professionale. Chiedo, con la massima celerità e un minimo di buon senso, un intervento volto a porre rimedio ai disservizi e disagi che stanno subendo i miei concittadini».

Stesso copione nel nord Salento, dove la situazione portalettere è al collasso. Da Veglie, a  ottobre scorso, era partita una delle proteste più vibranti dell’intera provincia, dopo otto mesi di paziente attesa confidando nel ripristino nei normali servizi di recapito della posta. La rimodulazione del ruolo dei postini ha gettato nel marasma uffici postali e utenti. Il sindaco di Leverano, Giovanni Zecca, come altri colleghi, ha scritto alla direzione di Poste Italiane, facendosi portavoce delle istanze della comunità. Il personale che si occupa della consegna in quell’area dipende dall’ufficio di Copertino che a sua volta dipende da Bari, dove sono arrivate richieste di chiarimento e solleciti di soluzione del problema, così come richieste e lettere e proteste sono finite sui tavoli di Poste Italiane, AgCom e del presidente della regione Puglia. «Ci siamo mossi subito – le parole del sindaco di Veglie, Claudio Paladini – incontrando il direttore dell’ufficio postale di Veglie e intervenendo con comunicazioni pubbliche esprimendo disappunto. Si è parlato anche di problematiche relative alla cancellazione di alcuni numeri civici, che abbiamo affrontato ripristinando i numeri non visibili. Adesso si scrive al ministero delle Poste, responsabile del bando per l’assunzione di portalettere che lavorano part time e non hanno la possibilità di conoscere come si deve i territori in cui vanno ad operare. La lettera sarà inviata per conoscenza a Michele Emiliano».

Gli ultimi casi segnalati, a metà tra comico e grottesco, vedono recapitare ad indirizzi sbagliati lettere e bollettini. Così cittadini di Veglie e Leverano hanno fotografato quanto erroneamente ricevuto e postato la foto su Facebook, con tanto di nome, cognome e indirizzo dei destinatari reali, sperando che lo stesso o un suo conoscente potesse reclamare e ritirare ciò che è suo.

A Salice un’anziana ha fatto ricorso al legale poiché ha ricevuto la convocazione alla visita pre pensionistica, dopo la data in cui si sarebbe dovuta presentare.

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia

A cura di Anna Manuela Vincenti, Antonella Margarito, Fabiana Pacella

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