Cane agonizzante sui binari, salvato dal macchinista Il gesto commuove il web

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Cane ferito salvato dal macchinista del treno

SALICE/VEGLIE – Agonizzante. In fin di vita a due passi dai binari delle Ferrovie del Sud Est. È così che un cane è stato trovato – e portato in salvo – non lontano dalla fermata ferroviaria di Salice-Veglie.

Se non ci fossero le drammatiche immagini a dimostrarlo, la storia che stiamo per raccontare sarebbe difficile da credere. Almeno per chi ha un minimo di cuore.

È il 9 gennaio e siamo lungo la tratta ferroviaria che unisce Lecce a Martina Franca, gestita dalle Ferrovie del Sud Est, a bordo del treno regionale 90718 partito da Lecce alle ore 14:36: il macchinista del treno, improvvisamente, nota qualcosa di strano lungo i binari, laggiù, poco prima della fermata ferroviaria di Salice-Veglie. Quel qualcosa è un cagnolone in fin di vita a pochi passi dai binari, probabilmente urtato da qualche treno in transito.

Spaventato, chissà da quanto tempo è lì, cerca di fuggire ma non può. Il capotreno, per soccorrerlo, chiede aiuto alle autorità competenti, dando la massima visibilità all’accaduto al fine di mobilitare i soccorsi.

La prima segnalazione è stata fatta alla centrale operativa delle Ferrovie del Sud Est che ha informato le forze dell’ordine. Sul posto sono giunti la Polizia Locale ed i Carabinieri della locale Stazione, oltre ai volontari dell’Ente Nazionale Protezione Animali e dell’associazione di volontariato San Francesco Amici degli Animali.

Soltanto in serata il cane è stato individuato (anziano, infreddolito, con la bava alla bocca e parzialmente paralizzato), soccorso e portato in una struttura veterinaria di Trepuzzi, dove adesso – seppur privo del microchip – è stato sottoposto a vari esami medici.

Il gesto del macchinista e del capotreno (decine e decine i commenti di riconoscenza e di stima arrivati) ha naturalmente conquistato tutti: secondo il veterinario dell’Azienda Sanitaria Locale, se quel cane fosse stato lasciato tra i binari, agonizzante ed impossibilitato a spostarsi, non avrebbe superato la notte e dunque non avrebbe avuto scampo.

Così, invece, può dirsi “miracolato” due volte: perché ha trovato sulla sua strada un cuore ed una sensibilità fuori dal comune e perché è stato salvato e ora è al sicuro.

Terminati gli esami medici, per quel cane potrà cominciare una nuova sfida: si tratta di tornare in forma, riprendendo a muoversi normalmente; non sarà certo un’impresa, vista la forza di volontà e la voglia di vivere che ha dimostrato grazie al gesto del macchinista e del capotreno. Un gesto di altruismo, prontezza, sensibilità e umanità. Non un gesto eroico, semplicemente un gesto normale per chi ha a cuore gli animali

 

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