«BELLEZZA DIVINA» Mostra di ICONE di Maria Lucia ALEMANNO

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Maria Lucia Alemanno espone le sue opere a Porto Cesareo dal 22 al 24 luglio 2016 – orari: 9,30 – 12,30  /  18,00 – 23,30

Chiesetta Madonna del Perpetuo Soccorso – Piazza Nazario Sauro (Le)

L’inaugurazione della Mostra si terrà il 21 luglio 2016 alle ore 21,00

«O Divino Maestro, fervido artefice di tutto il creato illumina lo sguardo del tuo servitore, custodisci il suo cuore reggi e governa la sua mano affinché degnamente e con perfezione possa rappresentare la Tua immagine per la Gloria e la Bellezza della tua Santa Chiesa Amen».

Anonimo, Preghiera dell’iconografo

Si potranno ammirare dal 22 al 24 luglio 2016 a Porto Cesareo le splendide Icone realizzate dall’artista vegliese Maria Lucia Alemanno. L’icona è una delle creazioni più straordinarie dell’arte e della spiritualità dell’Oriente cristiano e nel contesto di un Occidente conquistato dal fascino dell’Icona si situa l’opera dell’artista salentina.

Ammirare le opere di Maria Lucia Alemanno provoca un’emozione difficile da descrivere. Scorrendo con lo sguardo i volti dei personaggi raffigurati si ha l’impressione che l’artista stesso regali una tenera carezza  all’ignaro fruitore per mezzo del colore, attraverso le immagini, le storie, il rapimento estatico degli sguardi fra la Vergine e il Bambino, l’eleganza delle vesti, il caldo riflesso degli ori. Opere che non nascono nel suo laboratorio, bensì nella profondità del suo cuore, in quello spazio individuale, intimo e devoto, sconosciuto ai più.

Dal sapore trascendentale, le sue opere mistiche, con sapiente originalità e incessante sperimentazione, creano una continuità ideale con l’antica tradizione bizantina, nel rispetto delle tecniche di esecuzione e degli schemi formali e cromatici dei soggetti raffigurati. Le icone – dal termine greco eikon = immagine – «sono la raffigurazione sacra delle chiese ortodosse bizantine ed anche dei cattolici che seguono la tradizione costantinopolitana»

La tecnica usata è quella antichissima dei monaci greci, che l’Alemanno segue alla lettera utilizzando materiali tradizionali di origine naturale: legno, gesso, colla di coniglio, terre colorate, oro zecchino. Come tutti gli iconografi scrive le icone, non le dipinge, presta le sue mani rispondendo a una vocazione, all’eterno mistero di Dio. L’icona è una preghiera disegnata, dipinta; non è un quadro ma un luogo, un “tempio”, in cui il mistero rappresentato si fa presente in un perfetto equilibrio di lavoro e armonia.

(Recensione tratta da un articolo di  Sandro Montinaro del 18/10/2010)

MARIA LUCIA ALEMANNO

Maria Lucia Alemanno nasce a Lecce il 12 Gennaio 1977, attualmente opera a Veglie (Le).

Nel 1995 consegue a pieni voti il diploma di stilista e modellista di moda presso l’Istituto statale professionale “ A. De Pace” di Lecce. Nello stesso anno inizia l’attività di decoratrice e, specializzandosi nella pittura su tessuto, partecipa a numerose mostre ed esposizioni. Nel 2002 scopre nell’iconografia un mezzo per entrare in contatto con se stessa e in profonda comunione con Dio e con i fratelli.

Frequenta il primo corso d’iconografia tenuto dal maestro greco Kostantinos Xenopoulos, che ha studiato all’accademia Ecclesiastica di Monte Athos ed è docente presso la Facoltà di Teologia dell’Università degli studi di Salonicco (Grecia). Fermamente intenzionata a perfezionarsi, segue tutti i corsi tenuti dal prof. Xenopoulos in Italia.

Nell’ottobre 2003 frequenta ad Assisi il corso d’iconografia tenuto dal maestro Giovanni Raffa, ampliando le sue conoscenze ed apprendendo la tecnica iconografica russa. Le sue opere ricalcano, nelle tecniche adoperate, la minuziosa opera delle icone antiche tramite l’uso dei materiali tradizionali, tutti di origine naturali, come terre colorate miscelate con uovo e aceto, colla di coniglio, gesso e oro zecchino. Le preziose opere dell’artista si distinguono nel mare delle numerose mistificazioni e imitazioni, proprio per l’originalità e per la continuità dell’antica tradizione bizantina, raggiunta tramite un lavoro certosino e rispettando i tempi di realizzazione che questi gioielli richiedono.

Numerose sono le opere che l’artista ha “scritto” per privati ed altre sono esposte alla venerazione dei fedeli in varie Chiese. Due delle più importanti icone si possono ammirare a Brindisi presso il Seminario Minore.

Nell’Aprile 2003 ha esposto le sue icone a Pezze di Greco (Br) in occasione dellla Pasqua greca, nell’Aprile 2004 a Veglie (Le) nel Convento dei francescani e nell’Agosto 2004 ha partecipato ad una collettiva di iconografi pugliesi e greci organizzata dalla Comunità Ellenica di Brindisi. Nel Novembre 2004 l’artista inaugura la mostra “Icone: pennellate di luce” all’interno della X Rassegna “Città del libro”, svoltasi a Campi Salentina (Le) e terminata con la pubblicazione di un catalogo che raccoglie le immagini di dieci delle sue più importanti opere realizzate.

Nel 2006 il Vescovo di Brindisi, Mons. Talucci, le commissiona l’icona “Il buon Pastore”, attualmente esposta nel Seminario minore di Brindisi, come ricordo della santa Visita Pastorale nella Diocesi. Nel 2005 espone a Lequile (Le), nel 2006 a Giorgilorio (Le), nel 2008 a Torchiarolo (Br) e in collaborazione con l’ AIL e l’associazione culturale femminile “Progetto Donna”, a Rignano Garganico (Fg).

Maria Lucia Alemanno   –   e-mail : ml.alemanno@libero.it

22-24 luglio 2016

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