NARDÒ è il Comune capofila del progetto “Salento Arco Ionico” del quale fanno parte anche VEGLIE e altri 10 Comuni: Alezio, Copertino, Galatina, Galatone, Gallipoli, Leverano, Porto Cesareo, Racale, Salice Salentino, Sannicola
Si è conclusa in questi giorni l’istruttoria dei progetti inviati da Comuni e Aggregazioni di Comuni del Sud Italia in risposta all’avviso pubblico emanato il 6 giugno 2016 dal MiBACT finalizzato a sostenere i costi delle progettazioni nell’ambito di progetti integrati di scala territoriale e locale orientati alla valorizzazione culturale.
Dei 59 progetti presentati, 28 proposte sono state ritenute ammissibili al finanziamento. Di queste ultime, soltanto le prime 19 in graduatoria saranno finanziate, mediante la stipula di una convenzione con il comune capofila, con le risorse PAC 2007-2013 disponibili, pari a 5,6 Milioni di euro, sino alla loro completa utilizzazione.
Fra i 19 ammessi risulta essere primo in graduatoria il progetto «Salento Arco Ionico» presentato da un’aggregazione di Comuni di cui Nardò è capofila. Gli altri comuni che fanno parte del progetto sono: Alezio, Copertino, Galatina, Galatone, Gallipoli, Leverano, Porto Cesareo, Racale, Salice Salentino, Sannicola e Veglie. La richiesta di finanziamento, ammessa e finanziata, del progetto “Salento Arco Ionico” è di euro 298.000,00.
Al progetto «Salento Arco Ionico» aderisce anche il Comune di Veglie che con la delibera n.79 del 29 agosto 2016 ha approvato la partecipazione all’aggregazione dei Comuni ( >>>Delibera n.79 del 29/816 ).
I comuni che hanno deciso di aggregarsi e di fare squadra hanno come obiettivo il miglioramento dell’attrattività complessiva dell’arco jonico del Salento per rendere il territorio fruibile turisticamente per tutto l’anno mediante una strategia d’area, che riesca a mettere in rete i “tesori” del territorio compresi quelli quasi sconosciuti. Entro la fine di gennaio 2017 i comuni saranno chiamati a firmare una convenzione per accedere ai fondi da impiegare in progettazione e poi riuscire ad attrarre ulteriori finanziamenti e investimenti.
«È un risultato eccezionale – dichiara tra le altre cose il sindaco di Nardò Pippi Mellone – La graduatoria del ministero dice chiaramente che il nostro progetto è il migliore e che questa aggregazione territoriale è sicuramente vincente. Credo che queste risorse siano la pietra miliare della progettazione culturale dei prossimi anni. Intravediamo oggi risultati in tema di cultura e turismo di cui a Nardò e nel Salento si parla da anni, purtroppo troppo spesso a vuoto».
Il progetto “Arco Ionico” prevede sei punti che hanno contribuito a farlo risultare primo in graduatoria: il parco archeologico diffuso; il sistema dei musei; il sistema dei castelli, dei centri storici e delle torri costiere; la filiera storico-antropologica e del tarantismo; l’area enogastronomica e alimentare; il paesaggio costiero e il mare.
«Lavorare sull’aggregazione di Comuni per aree omogenee dal punto di vista territoriale – afferma l’assessore regionale all’Industria turistica e culturale, Loredana Capone – si è rivelata una scelta vincente. Una prova di elaborazione strutturata che ha visto i territori dell’intera Puglia misurarsi con un reale processo partecipato di ideazione e progettazione centrato su una forte ‘governance’ istituzionale, sul partenariato pubblico-privato e sull’esigenza di far procedere di pari passo gli interventi infrastrutturali con modalità di gestione integrata e sostenibile. L’assistenza fornita dalla Regione Puglia nella fase di delimitazione delle aggregazioni e di individuazione dei nodi programmatici ha premiato. Adesso ci aspetta un grande lavoro di monitoraggio, verifica e assistenza ai territori per aiutarli a sviluppare quanto proposto con efficacia, qualità e sostenibilità finanziaria».
Grazie alle risorse ottenute si potrà collegare sia fisicamente, con un piano della mobilità, sia concettualmente, con un piano di comunicazione i diversi punti strategici dei comuni interessati dal progetto.
Solo a titolo di esempio si possono citare la mappatura degli spazi museali (tra gli altri, museo civico di Gallipoli, museo del mare di Gallipoli, acquario del Salento di Nardò, museo di biologia marina di Porto Cesareo, museo-laboratorio dell’emigrazione di Racale, museo archeologico di Alezio, frantoio ipogeo di Sannicola, Palazzo Marchesale e frantoio di Galatone, museo delle macchine di Leonardo Da Vinci di Galatone, Museo della Preistoria di Nardò, Museo della civiltà contadina di Nardò, ex convento delle clarisse di Copertino, Torre federiciana di Leverano) e delle aree archeologiche (monumenti megalitici di Racale, Alezio, Galatone, Sannicola, Serra Cicora, Uluzzo, Torre dell’Alto, Scalo di Furno), la realizzazione di una “connessione” e quindi di un unico modello di gestione, il potenziamento del servizio biglietteria. Ed anche la messa in rete dei “luoghi ed eventi della fede” con la realizzazione di un calendario integrato (dalle chiese ai conventi, dalle feste patronali ai riti, dalla cappella di San Paolo a Galatina alla casa di Luigi Stifani a Santa Maria al Bagno). Sul fronte della identità gastronomica ed alimentare si punterà a destagionalizzare l’offerta, sostenendo le produzioni locali, collegando le “esperienze” e i luoghi come le vetrine del gusto o i frantoi, le eccellenze private e i musei a tema. Per quanto riguarda l’area storica, l’obiettivo è la messa in rete e la valorizzazione dei castelli, delle torri costiere, delle biblioteche, dei centri storici, concordando un calendario di apertura e fruibilità dei beni. Infine, il tema del paesaggio costiero e del mare, con l’allestimento di percorsi virtuali che accompagnino i visitatori alla scoperta del territorio, slegando l’offerta da un profilo esclusivamente “balneare”, con interventi sulla segnaletica, la mobilità “lenta” e la dotazione tecnologica.
I tempi di realizzazione, oltre la progettazione, sono compresi dai 12 ai 18 mesi.
27 gennaio 2017
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