Bandadriatica veleggia a Oriente per individuare i tratti comuni delle diverse tradizioni
Babilonia è il titolo del quarto lavoro discografico della Bandadriatica, prodotto da Finisterre, promosso con il sostegno di Puglia Sounds Record e distribuito in Italia e all’estero da Felmay. Su Youtube è disponibile il videoclip della titletrack, che parla della possibilità concreta di trasformare la nostra percezione del concetto di diversità culturale, è diretto da Gianni De Blasi.
L’ensemble salentino, guidato dall’organettista e cantante Claudio Prima, negli ultimi anni ha centrato la sua ricerca sulle origini delle musiche del Mare Adriatico. In questo cd spinge il suo sguardo fino alla Turchia, al Libano e all’Armenia.
La Bandadriatica veleggia a Oriente per individuare i tratti comuni delle diverse tradizioni e, come di consueto, per riscrivere la musica tradizionale, con numerosi brani inediti nei testi e nelle musiche, filtrando il tessuto creato dai fili delle diverse tradizioni incontrate e ritradotte con la propria sensibilità. Babilonia è, infatti, incontro di culture, sfida della comunicazione.
L’Adriatico è da sempre una Babilonia di lingue e culture e la BandAdriatica ha percorso le rotte dell’incomunicabilità per ritrovare tradizioni che parlano fra loro grazie a fonemi ancestrali. Questa volta la navigazione tocca gli estremi lembi del Mediterraneo: l’incontro con i musicisti libanesi, turchi, armeni (Rony Barrak, Burhan Ocal, Nure Dlovani, Deniz Koseoglu) ha confermato l’opportunità concreta di un dialogo fra culture diverse, provenienti da regioni del mondo che hanno in comune tradizioni e ritualità. Le musiche del Sud Italia, rappresentate dal dialetto salentino, a guisa di lingua arcaica, per mezzo dell’Est Europa, giungono in Turchia, in un percorso a ritroso che indaga le origini della musica adriatica. Nel cd confluiscono generi e lingue diverse, armonizzati dal desiderio di superamento del concetto di confine geografico e musicale. Dodici composizioni inedite mescolano musica tradizionale salentina e mediorientale, new balkan e afro, sfidando i confini di genere.
L’ensemble composto da Claudio Prima (organetto, voce), Emanuele Coluccia (sax contralto), Vincenzo Grasso (clarinetto, sax tenore), Andrea Perrone (tromba), Gaetano Carrozzo (trombone), Morris Pellizzari (chitarre, kamalè ngonì, saz), Giuseppe Spedicato (basso elettrico, tuba), Ovidio Venturoso (batteria, cajon) ospita Rony Barrak (percussioni), Deniz Koseoglu (saz), Nure Dlovani (violino), Enza Pagliara e Rachele Andrioli (voce), Roberto Chiga (tamburello).
La BandAdriatica è un incontro di culture e provenienze sotto il segno del Mar Adriatico. A Maggio 2008 i musicisti si imbarcano su un veliero che li conduce nei porti dell’Adriatico dove la banda incontra importanti esponenti della musica tradizionale adriatica e con i quali compone le musiche che diventano le basi di un repertorio originale. Nel 2009 il progetto diventa “Rotta per Otranto” un film nel quale si racconta questa straordinaria avventura. Da Venezia a Capodistria, da Dubrovnik a Durazzo fino a Otranto, il veliero Idea 2 trasporta dei musicisti-marinai che raccontano in musica le proprie esperienze di viaggio. La banda collabora con Boban e Marko Markovic, la Kocani Orkestar, il coro bulgaro di Eva quartet, Raiz e Radicanto. Il brano Arriva la banda è presente nella compilation Puglia sounds New in distribuzione con XL di Repubblica e il videoclip è finalista al PIVI (Premio Italiano dei Videoclip Indipendenti) e al PVI (Premio del Videoclip Italiano) i due maggiori premi italiani dedicati ai videoclip. Il recente documentario Floating art. Alle radici della musica adriatica firmato dal regista Gianni De Blasi, racconta un lungo percorso di ricerca e approfondimento delle radici comuni delle musiche Adriatiche condotto dalla BandAdriatica che ha portato alla nascita di Babilonia.