Casa della Comunità a Veglie
Il prof. Antonio Greco con una lettera aperta indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale, avv. Francesco Milanese, e a tutti i consiglieri, analizza le problematiche di una “Casa della Comunità” ospitata nell’ex edificio del Municipio e propone una soluzione alternativa con la creazione di una nuova struttura su suolo comunale.
Di seguito pubblichiamo un riepilogo da parte del prof. Antonio Greco della sua lettera e il link alla lettera integrale.
Lettera aperta Sulla Casa della Comunità a Veglie
Ho inoltrato al Presidente del Consiglio Comunale, avv. Francesco Milanese, e a tutti i consiglieri una Lettera aperta a proposito della Casa della Comunità.
La Giunta Regionale con DGR n. 688 dell’11 maggio 2022 ha previsto 24 Casa della Comunità (in seguito CdC) in provincia di Lecce, di cui 7 a nord (a Surbo, Lecce, Copertino, Porto Cesareo, Monteroni, Veglie e Squinzano). Con fondi del PNRR sono stati stanziati € 37.258.185,00 per la ASL di Lecce. Di questi € 1.800.00,00 saranno destinati alla struttura fisica della CdC vegliese.
Con Delibera di Consiglio Comunale n. 28 del 29/08/2022 il Consiglio Comunale, fra l’altro, ha deliberato, all’unanimità, la “Concessione in diritto di superficie, a titolo gratuito, su immobile di proprietà comunale da destinare a Casa della Comunità – fondi del PNRR – Missione 6 -Salute di cui alla DGR n.688/2022” della sede dell’ex Comune di Parco delle Rimembranze, per 99 anni.
Con la lettera aperta non intendo tornare sulla discussione accesa e durata 2 anni, dal 2009 al 2011, su dove fare il Centro Polifunzionale Territoriale (CPT): non ha più senso riproporre una lunga discussione tra chi lo voleva localizzato alla struttura fieristica, chi alla struttura di via Convento, chi presso la sede di Parco delle Rimembranze.
L’obiettivo della lettera è quello di segnalare che la CdC a Veglie difficilmente potrà essere collocata nella sede di Parco delle Rimembranze perché l’area non risponde al criterio base di accessibilità richiesto dalla Delibera della Giunta Regionale (già nella Conferenza di servizi del 17 maggio 2010, prot. n. 6976, Allegato n. 8 della Deliberazione CC. n. 36/2011 vi è un parere ufficiale contrario del Comandante della Polizia Municipale per la collocazione del CPT in quella sede). Non intendo, quindi, spingere per sostituire la scelta già fatta con un altro immobile. Mi preme solo, con la finalità che la CdC si faccia davvero, che il CC valuti la possibilità di allocare la CdC in una struttura nuova su un lotto che il Comune potrà mettere a disposizione della ASL.
La mia proposta è quella di fare ciò che non fu possibile fare nel 2010 per il CPT, quando allocarlo in una struttura nuova non era possibile. Il PNRR ha, invece, aperto a questa importante novità.
Perché è necessario vagliare la possibilità di collocare la CdC presso una struttura nuova e non presso la sede di Parco delle Rimembranze?
Le clausole vincolanti e i criteri base stabiliti dalla DGR 688/2022 per la localizzazione di una CdC sono chiare e precise: la scelta della LOCALIZZAZIONE DELLA CDC E INSERIMENTO NEL CONTESTO URBANO non può essere attuata senza garantire un’adeguata accessibilità dell’area. Il non rispetto di questi vincoli espongono la attuale scelta del Consiglio comunale di Veglie ad eventuali ricorsi giuridico-amministrativo per la non rispondenza ai criteri stabiliti dalla Regione Puglia della struttura di Parco delle Rimembranze.
Oltre al fatto che per una struttura sanitaria che deve servire 40-50 mila abitanti la accessibilità è elemento primario e basilare.
Mi sono rivolto al Presidente del Consiglio, alla Sua sensibilità e a quella di tutti i consiglieri comunali con un invito e/o proposta:
“senza mettere a rischio la decisione già presa all’unanimità, il CC si appropri della novità introdotta dal PNRR. Scelga un lotto di sua proprietà (che non mancano!), che soddisfi i criteri base previsti dalla DGR n. 688/22 (mq e accessibilità). Lo metta, gratuitamente a disposizione della ASL, e sostituisca la sede di Parco delle Rimembranze con questo lotto”.
È questo il momento per evitare che (se non vi saranno imprevisti politici ed esterni per spendere entro il 2026 1.800.000,00 euro), oltre ai problemi generali di tutte le CdC (mancanza di medici, di infermieri ecc.), i cittadini vegliesi si trovino con una struttura sanitaria inaccessibile e un’area centrale del paese ancora più invivibile.
Gli esperti hanno indicato già gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione delle 1.288 strutture della CdC previste in Italia. Se per quella di Veglie non teniamo conto che il problema della accessibilità deve essere affrontato subito dal CC, dire di aver ottenuto una opportunità storica diventa una formula magica per nascondere la fragilità di un progetto a cui sarà complicato accedere o, peggio, destinato a rimanere sulla carta.
Allego il testo intero e documentato della Lettera Aperta.
Veglie 19/09/2022
Antonio Greco
CLICCA SUL TITOLO PER LEGGERE IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA:
>>>Lettera aperta Sulla Casa della Comunità a Veglie (di Antonio Greco)<<<
.
.
.