Antonio Greco: «ATLANTE DEI TUMORI DELLA PROVINCIA DI LECCE: I DATI DI VEGLIE»

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Lettera del prof. Antonio Greco

Il primo febbraio 2025, presso l’Ecotehne dell’Università di Lecce, il Direttore Generale della Asl, Stefano Rossi e il rettore dell’Università Fabio Pollice hanno presentato l’ATLANTE DEI TUMORI – ASL DI LECCE (Le mappe e dati di incidenza, prevalenza e sopravvivenza in provincia di Lecce dal 2015 al 2020 con focus sui tumori in epoca COVID-19).

L’ATLANTE (clicca sul link per scaricare il documento completo: “ATLANTE DEI TUMORI”)

L’Atlante è composto da 166 pagine. È stato redatto da ASL Lecce, AReSS Puglia e Atlante dei tumori. Dopo aver illustrato alcuni degli indi­catori utilizzati e le modalità di calcolo, nel volume seguono 9 capitoli, numerosissime tavole e tre appendici.

I DATI PRINCIPALI

Nel quinquennio (2015-2019) il registro tumori ha individuato 24.909 nuove diagnosi di tumore nella provincia di Lecce, con una media di 4.982 nuove diagnosi di neoplasia ogni anno, delle quali 2.702 (54%) tra gli uomini e 2.280 (46%) tra le donne.

Le neoplasie più frequenti nel genere maschile sono state quelle della prostata (447 casi ogni anno, pari al 17% del totale dei tumori maschili), seguite dalle neoplasie del polmone (445 casi/anno, 16% del totale), della vescica (367, 14% del totale), dai tumori del colon e del retto (348 casi, 13% del totale), e da quelli del distretto te­sta-collo (104 casi, 4% del totale).

Le neoplasie più frequenti nel genere femminile sono state quelle della mammella (646 casi ogni anno, pari al 28% del totale dei tumori femminili), seguite dalle neoplasie del colon-retto (299 casi, 13% del totale), del polmone (130, 6% del totale), della tiroide (115 casi, 5% del totale), e del corpo dell’utero (108 casi, 5% del totale).

Questi dati vengono confrontati con quelli regionali. Inoltre, sono analizzati i dati dei dieci distretti sociosanitari (DSS) che compongono il territorio rispetto alla media provinciale riportando i grafici di alcune neoplasie selezionate. È indicata l’età alla diagnosi (La grande parte delle neoplasie registrate, sopra al 92% tra gli uomini e quasi l’84% tra le donne, è diagnosticato in soggetti di età dai 50 anni in su). È studiato il rapporto maschi: femmine (Le neoplasie che possono insorgere con una certa frequenza entrambi i generi sono spesso più frequenti tra gli uomini che tra le donne, tuttavia questa differenza, nel corso degli anni appare sempre meno marcata). La Tabella 2.7 riporta la Frequenza dei casi per genere e per anno di diagnosi.

Si rimanda per completezza ai dati dell’intera ricerca.

NOVITA’ DI RILIEVO

Una novità di grande rilievo è costituita dalla sezione dell’Atlante in cui è analizzata l’incidenza dei tumori in forma di mappa comunale allo scopo di verificare l’esistenza di aree geografiche in cui sia evidenziato un rischio di tumore più alto rispetto all’atteso.

COMUNE DI VEGLIE: I DATI

Riportiamo la pagina 161 dell’Atlante in cui sono riportati i dati dei tumori del Comune di Veglie. Si possono confrontare con i dati di pagina 56 in cui sono riportati quelli del Distretto Sociosanitario di Campi salentina, di cui fa parte il Comune di Veglie.

COMUE DI VEGLIE

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DISTRETTO DI CAMPI SALENTINA

COMMENTO

Non ho competenze per entrare nel merito dei dati riguardanti il Comune di Veglie ma, da cittadino della strada, faccio semplici interrogativi:

  • Tutti sanno che c’è una correlazione tra fattori ambientali, stili di vita e incidenza oncologica. Conoscere e avere i numeri è importante ma non basta. Perché di soli numeri o sole analisi si muore, se poi non si fa nulla per prevenire, anche con adeguate politiche sanitarie territoriali e locali. Numeri, numeri, numeri…ma poi che si fa?
  • Basta la Asl, bastano le strutture sanitarie, bastano i medici per curare la salute dei cittadini di un paese? “All’appello con alzata di mano chiamato dal dg della Asl, Stefano Rossi, ieri mattina (primo sabato di febbraio) nella sala congressi hanno risposto presente meno di 10 amministratori locali (d.r. su 96)” (Quotidiano del 2 febbraio 2025, pag. 13). Con conseguente duro richiamo del Prefetto Natalino Manno.
    La salute è un bene solo individuale o è anche un bene prioritario collettivo?
  • Allora, chi informa e sensibilizza i cittadini vegliesi di questa grave situazione?

2 febbraio 2025

Antonio Greco

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