Anna Maria Russo: «L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE VEGLIESE INDIFFERENTE NEI CONFRONTI DELL’EPILESSIA»

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Lettera di Anna Maria Russo: «PROSEGUE L’INDIFFERENZA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE VEGLIESE NEI CONFRONTI DELL’EPILESSIA»

VEGLIE – Anche quest’anno l’amministrazione comunale di Veglie ha perfettamente ignorato la giornata internazionale dell’Epilessia che era stata fissata al 14 febbraio scorso.

Al contrario in quella data, in tutta Italia, si sono svolte diverse iniziative di sensibilizzazione sull’argomento con tanto di videoconferenze, incontri di vario genere, illuminazione in viola di piazze, palazzi e fontane.

Ritengo che operare in tal senso non sarebbe stato poi così oneroso per le casse del nostro comune anche perché questi ha dimostrato recentemente di riuscire a farlo benissimo nei confronti di altre tematiche sia sanitarie che ecologiche.

Purtroppo, devo riscontrare che in queste zone non vi è una vera sensibilità nei confronti di una patologia che purtroppo rimane ancora molto diffusa.

L’ignoranza a cui si accompagnano indifferenza o diffidenza che si possono successivamente tramutare in forme di discriminazione ed esclusione sociale sono ancora acute e troppo poco, se non quasi nulla, viene fatto concretamente dalla maggior parte delle amministrazioni comunali per invertire la rotta.

La conoscenza di questa patologia e sapere come intervenire quando si presentano le possibili crisi sono un primo passo fondamentale sia per affrontarla che per consentire a coloro che ne soffrono di integrarsi pienamente nel tessuto sociale delle realtà in cui vivono.

Duole davvero quindi constatare che l’amministrazione comunale di Veglie persevera nel voler rimanere ancorata ad una posizione di assoluta passività nei confronti dell’epilessia che colpisce ancora un italiano su cento, pari a circa 600.000 persone.

600.000 persone che non sono oggetti e nemmeno da relegare a semplici numeri statistici.

Non c’è nulla di cui vergognarsi ad essere affetti di epilessie né tanto meno ad esserlo se si hanno figli che ne soffrono.

Si tratta di esseri umani come gli altri e che in quanto tali vanno rispettati e considerati e questo gesto dovrebbe essere attuato innanzitutto da coloro che ci amministrano con azioni ed iniziative concrete.

A maggior ragione quando c’è la giornata internazionale dell’epilessia.

Non auguro ovviamente a nessuno di venirne colpito ma vorrei ricordare che al di là del fatto che vi sono diverse forme di epilessia, chiunque ed in qualsiasi età può esserne vittima.

Proprio per il fatto che non esistono garanzie di immunizzazione a riguardo, ci dovrebbe essere maggiore attenzione sia sul come cercare di prevenirla, sia sul come agire quando si presenta.

È chiedere così tanto all’amministrazione comunale attuale di agire in tal senso oppure, come in tanti altri casi, bisogna aspettare che si insedi una nuova amministrazione per andare in tale direzione?!

Non sono fiduciosa che ciò avvenga visto l’indifferenza dimostrata da chi ho interpellato in comune perché ciò avvenga.

Anna Maria Russo

20 febbraio 2022

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