ALLERTA METEO CODICE ARANCIONE- ATTENZIONE DALLE ORE 8:00 DEL 24/11/2019 PER LE SUCCESSIVE 36 ORE

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MESSAGGIO DI ALLERTA CODICE ARANCIONE- ATTENZIONE (IDROGEOLOGICO- IDROGEOLOGICO PER TEMPORALI DALLE ORE 8:00 DEL 24/11/2019 PER LE SUCCESSIVE 16 ORE

AVVISO DAL SERVIZIO PROTEZIONE CIVILE COMUNE DI VEGLIE

Evento previsto: Precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, assumendo carattere di persistenza sui settori ionici, dove i quantitativi cumulati risulteranno essere abbondanti, da moderati a puntualmente elevati.
Le precipitazioni saranno accompagnate da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.


MESSAGGIO DI ALLERTA CODICE ARANCIONE- ATTENZIONE (VENTO) DALLE ORE 00:00 DEL 24/11/2019 PER LE SUCCESSIVE 24 ORE

AVVISO DAL SERVIZIO PROTEZIONE CIVILE COMUNE DI VEGLIE

Evento previsto: Venti: da forti a burrasca, con raffiche di burrasca forte, in prevalenza sud-orientali. Mareggiate lungo le coste esposte, più intense sui settori ionici.

Consulta il sito del Servizio di protezione civile comunale

SEGUI LE SEGUENTI INDICAZIONI DI AUTO PROTEZIONE

Temporali e fulminazioni
Se ti trovi all’aperto è opportuno:

  • restare lontano da elementi che sporgono sensibilmente, come pali o alberi, e non cercare riparo dalla pioggia sotto questi ultimi;
    evitare il contatto con oggetti dotati di buona conduttività elettrica (anche gli ombrelli a punta metallica) e togliersi monili metallici;
    restare lontano dai tralicci dell’alta tensione, attraverso i quali i fulmini – attirati dai cavi elettrici – possono scaricarsi a terra;
    rifugiarsi all’interno dell’automobile, con portiere e finestrini chiusi e antenna della radio possibilmente abbassata;
    se si è su una spiaggia (al mare, al lago o lungo un fiume) o in piscina uscire subito dall’acqua e allontanarsi dalla riva o dal bordo vasca, liberarsi di ombrelloni, canne da pesca e qualsiasi altro oggetto appuntito di medie o grandi dimensioni;
    non soffermarsi nelle vicinanze di zone d’acqua, ad es. su moli e pontili;
    in montagna, scendere di quota o comunque allontanarsi da percorsi particolarmente esposti, come creste o vette, o attrezzati con funi e scale metalliche e liberarsi di piccozze e sci. Ripararsi in luoghi chiusi mantenendo distanza dalle pareti e accovacciarsi a piedi uniti a una decina di metri da altre persone, evitando di sdraiarsi o sedersi per terra, soprattutto se si è costretti a restare all’aperto: in questo modo si minimizza il rischio di fare da parafulmini;
    in campeggio è preferibile ripararsi in una struttura in muratura. Dovendo restare all’interno di una tenda non toccare le parti metalliche e le pareti della tenda, togliere l’alimentazione dalle apparecchiature elettriche e isolarsi dal terreno con qualsiasi materiale isolante a disposizione.
    Se ci si trova in casa:
  • evitare di utilizzare le apparecchiature connesse alla rete elettrica e il telefono fisso;
    spegnere e staccare il cavo dell’antenna del televisore;
    non toccare gli elementi metallici collegati all’esterno;
    ridurre al minimo il contatto con l’acqua;
    non sostare sotto tettoie e balconi, chiudere le finestre e allontanarsi da queste, dalle pareti e dalle porte.

Allagamenti

In caso di condizioni che possano generare esondazioni e alluvioni, per ridurre il rischio per la persona e i suoi beni è importante attuare alcune semplici azioni di autoprotezione.

Prima dell’evento:

per i residenti in aree riconosciute a rischio di inondazione evitare di soggiornare e/o dormire a livelli inondabili;
predisporre paratie a protezione dei locali situati al piano strada, chiudere o bloccare le porte di cantine e seminterrati e salvaguardare i beni mobili collocati in locali allagabili;
porre al sicuro la propria autovettura in zone non raggiungibili dall’allagamento;
evitare di trascorrere il tempo libero e svolgere attività nei pressi di corsi d’acqua e scegliere come area di campeggio una zona a debita distanza dal letto di un torrente e adeguatamente rialzata rispetto al livello del torrente stesso, oltre che sufficientemente distante da pendii ripidi o poco stabili.
Durante l’evento:

non sostare su passerelle e ponti e/o nei pressi di argini di fiumi e torrenti;
rinunciare a mettere in salvo qualunque bene o materiale e a raggiungere la propria abitazione e trasferirsi subito in ambiente sicuro e ai piani più alti senza usare l’ascensore;
in casa staccare l’interruttore della corrente, chiudere la valvola del gas e prestare attenzione a non venire a contatto con la corrente elettrica con mani e piedi bagnati;
non bere acqua dal rubinetto di casa, perché potrebbe essere inquinata, e gettare i cibi che sono stati in contatto con le acque dell’alluvione;
prestare attenzione ai servizi, alle fosse settiche, ai pozzi danneggiati, poiché i sistemi di scarico danneggiati sono serie fonti di rischio;
se si è all’aperto evitare di passare sotto scarpate naturali o artificiali, non ripararsi sotto alberi isolati ed evitare il contatto con le acque, che possono essere inquinate da petrolio, nafta o da acque di scarico o cariche elettricamente per la presenza di linee elettriche interrate;
fare attenzione alle zone dove l’acqua si è ritirata, perché il fondo delle strade può essere indebolito e potrebbe collassare sotto il peso di un’automobile.

Vento forte e mareggiate
All’aperto

Evita le zone esposte, guadagnando una posizione riparata rispetto al possibile distacco di oggetti esposti o sospesi e alla conseguente caduta di oggetti anche di piccole dimensioni e relativamente leggeri, come un vaso o una tegola.
Evita con particolare attenzione le aree verdi e le strade alberate. L’infortunio più frequente associato alle raffiche di vento riguarda proprio la rottura di rami, anche di grandi dimensioni, che possono sia colpire direttamente la popolazione che cadere ed occupare pericolosamente le strade, creando un serio rischio anche per motociclisti ed automobilisti.
Se ti trovi alla guida di un’automobile o di un motoveicolo presta particolare attenzione perché le raffiche tendono a far sbandare il veicolo, e rendono quindi indispensabile moderare la velocità o fare una sosta.
Presta particolare attenzione nei tratti stradali esposti, come quelli all’uscita dalle gallerie e nei viadotti; i mezzi più soggetti al pericolo sono i furgoni, mezzi telonati e caravan, che espongono alle raffiche una grande superficie e possono essere letteralmente spostati dal vento, anche quando l’intensità non raggiunge punte molte elevate.
In generale, sono particolarmente a rischio tutte le strutture mobili, specie quelle che prevedono la presenza di teli o tendoni, come impalcature, gazebo, strutture espositive o commerciali temporanee all’aperto, delle quali devono essere testate la tenuta e le assicurazioni.
In zona costiera

Sulle zone costiere, alla forte ventilazione è associato il rischio mareggiate, in particolare se il vento proviene perpendicolarmente rispetto alla costa. Per questo:

Presta la massima cautela nell’avvicinarti al litorale o nel percorrere le strade costiere.
Evita di sostare su queste ultime e a maggior ragione su moli e pontili.
Evita la balneazione e l’uso delle imbarcazioni e assicura preventivamente le barche e le strutture presenti sulle spiagge e nelle aree portuali.

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