A VEGLIE UNA CERIMONIA PER RICORDARE LA RICORRENZA DEL 25 APRILE FESTA DELLA LIBERAZIONE

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73° Anniversario della Liberazione d’Italia

Foto Lorenzo De Benedittis, Veglie 2011

In occasione del 73° anniversario della Festa della Liberazione d’Italia che si celebrerà mercoledì 25 Aprile 2018, l’Amministrazione Comunale di Veglie, guidata dal Sindaco dott. Claudio Paladini e l’Amministrazione Comunale tutta,  invitano  i cittadini a partecipare alla cerimonia che avrà luogo a partire dalle ore 10,00 con il ritrovo dei partecipanti presso Piazza Umberto I°. Seguirà alle ore 10,15 il corteo al Monumento dei Caduti e la deposizione di una corona di alloro.

Alla cerimonia prenderà parte l’Associazione Bandistica “Città di Veglie – A. Reino”.

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“Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra costituzione.”
Piero Calamandrei
(Discorso ai Giovani sulla Costituzione nata dalla Resistenza – Milano, 26 Gennaio 1955)

Anniversario della Liberazione: 25 aprile

(notizie tratte dal sito www.giorni-festivi.it)

La festa della Liberazione ricorda il 25 aprile del 1945. Quel giorno, il Comitato di Liberazione Nazionale – che si era formato nel 1943 a Roma con lo scopo di contrastare il nazismo tedesco e la sua occupazione in Italia – proclamò via radio l’insurrezione partigiana contro i nazifasciti e i loro presidi. La rivolta fu tale che i soldati tedeschi e quelli della repubblica di Salò iniziarono a ritirarsi, soprattutto dalle grandi città del nord Italia, quali Milano e Torino, in cui la popolazione si era unita alla rivolta dei partigiani.

La sera del 25 aprile, i partigiani occuparono la sede del giornale “Il Corriere della Sera” e usarono la sua tipografia per stampare i primi comunicati in cui si festeggiava un’Italia libera dalla dominazione straniera. Quella stessa sera, Mussolini abbandonò Milano per fuggire a Como, dove venne ucciso tre giorni dopo.

Le forze nazifasciste si arresero definitivamente solo circa dieci giorni dopo il 25 aprile, e più precisamente il 3 di maggio, come sancito dalla Resa di Caserta che, sebbene fu siglata il 29 aprile, divenne operativa solo a partire dai primi giorni del mese successivo.

Ogni anno, il Presidente della Repubblica fa omaggio alle tappe principali che ricordano la liberazione del nostro Paese dalle forze fasciste. Queste prevedono, nella città di Roma, la visita all’Altare della Patria in Piazza Venezia e l’omaggio al monumento del Milite Ignoto.

In tutto il territorio italiano, molte sono le iniziative per festeggiare il 25 aprile, siano esse civili o religiose. Durante questo giorno, si ricordano i partigiani e più in generale tutte le persone che persero la loro vita per liberare l’Italia dalle forze nazifasciste di Hitler e Mussolini.

Mentre a Roma è il Presidente della Repubblica a rendere omaggio al monumento del Milite Ignoto, a Milano è il sindaco a deporre una corona di fiori per ricordare i caduti per la libertà. Questa prassi è comune a tutte le città e i comuni d’Italia.

Durante le manifestazioni, non è raro che prendano parte ai festeggiamenti gli ultimi partigiani del nostro Paese. Si tratta di persone ormai molto in là con gli anni che hanno vissuto in prima persona i drammi della Seconda Guerra Mondiale. Anche il corpo degli Alpini commemora questa festività, in ricordo dei giorni della Resistenza.

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