«A scuola con i Re» Al POLO2 di Veglie il progetto per educare e rieducare attraverso il gioco degli scacchi

0
2436

“A scuola con i Re”

Nella Scuola Secondaria  di  primo grado-Polo  2 Veglie il “Progetto Scacchi” per  educare e rieducare attraverso il gioco degli  scacchi

con la Dott.ssa A. Vilei  e la Prof.ssa R. Erroi

Dirigente Prof.ssa D. Savoia

www.giocandoconire.it

Il Gioco degli Scacchi è un’arte, una scienza, un linguaggio universale e uno sport che tutti possono praticare divertendosi. Esso è legato a varie discipline scolastiche, tanto scientifiche quanto della sfera umanistica e sociale: matematica, letteratura, storia, ecc.

Secondo la storia, il gioco degli scacchi è stato ideato da Sissa Nassir, astuto consigliere dello Shah di Persia, in India nel VI secolo, che ricevette da quest’ultimo l’incarico di ideare un gioco strategico; si è poi diffuso in tutto il continente e, quindi, nel corso del Medioevo in Europa ed ha subito, via via, trasformazioni per adattarsi al contesto sociale e culturale di ogni epoca diventando uno degli svaghi preferiti nelle corti, tanto da essere parte fondamentale della formazione di dame e cavalieri.

La leggenda di Sissa racconta di come quest’ultimo avesse chiesto in cambio allo Shah una ricompensa tanto esosa, quanto esemplare, per la sua opera: un chicco di grano per la prima casella della scacchiera, due per la seconda, quattro per la terza, otto per la quarta e così via, raddoppiando, quindi, per ogni casa, fino alla sessantaquattresima. Analizzando questa richiesta si comprende come essa sia stata un escamotage per diventare ricco!

Gli alunni, in questo modo, possono accostarsi al concetto matematico delle Potenze, comprendendo come dietro numeri apparentemente molto piccoli, si possano in realtà nascondere quantità enormi; difatti, il numero di chicchi di grano richiesti da Sissa, ovvero 264 (Due elevato alla sessantaquattresima) corrisponde a poco più di 18 miliardi di miliardi di chicchi!

Matematicamente: 20+2+22+23+24…………+263 = 18.446.744.073.709.551.615

In notazione scientifica: 1,8477×1019

Un numero illeggibile e praticamente  inafferrabile!

La leggenda stessa riferisce che il re di Persia sentendosi deriso da Sissa ordinò alle sue guardie di decapitarlo per alto tradimento!

In quest’ottica il gioco degli scacchi assume un ruolo interessante: la sua complessità strutturale e ricchezza, infatti, ne fanno un mondo per certi aspetti assimilabile a quello della matematica, fino ad arrivare ad argomenti più concreti e complessi come il celeberrimo “Salto del Cavallo” affrontato da grandi matematici, come Eulero nel 1759, che stimola la fantasia e, presentandosi sotto forma di rompicapo, risulta essere un utile strumento d’ apprendimento della matematica.

Al gioco degli scacchi accenna anche Dante Alighieri nel canto n. 28 del Paradiso della celeberrima Divina Commedia:  “Lo incendio lor seguiva ogni scintilla/ ed eran tante, che ‘l numero loro/ più che ‘l doppiar de li scacchi s’immilla” (canto XXVIII, versi 91-93 del Paradiso), ad indicare come gli scacchi permeassero già la cultura dell’epoca, tanto che il padre della lingua e della letteratura italiana ne facesse cenno ai suoi lettori, intendendo con il neologismo “s’immila” come il numero degli angeli fosse infinito.

E questi riferimenti sono solo alcuni degli esempi che possono essere associati al gioco degli scacchi. Infatti, le relazioni tra matematica e scacchi sono state, e vengono tuttora ampiamente documentate nella letteratura di entrambe le discipline. Gli scacchi infatti, possono essere efficacemente utilizzati per introdurre gli studenti a vari tipi di problemi logici e matematici e per sviluppare e modellare la creatività ed il Pensiero Laterale. La scacchiera rappresenta essa stessa un piano cartesiano, ed il movimento dei pezzi corrisponde all’equazione della retta e la relativa pendenza. Se presentato ai ragazzi in maniera affascinante e divertente, il mondo della matematica può essere avvicinato in maniera creativa, senza i formalismi legati alle regole che, talvolta, bloccano emotivamente i processi di apprendimento di questa materia, spesso ostica e “indigesta” per alcuni gli studenti.

Lo stesso svolgersi delle partite ha qualcosa in comune con lo studio della disciplina: dopo l’apertura il giocatore cerca tra le sue conoscenze di teoria quale sia la più corretta per impostare adeguatamente il suo gioco, proprio come fa il matematico nell’affrontare un problema specifico; nel centro della partita la creatività e l’intuizione si fondono con le capacità logiche necessarie per vedere una situazione in evoluzione. Infine, la chiusura di una partita di scacchi è la metodica per eccellenza: è l’unica fase completamente teorizzabile in quanto nelle varie circostanze si riesce a determinare il vincitore in linea di principio e il procedimento che porta alla vittoria. G.H. Hardy sottolinea come “la passione che il matematico prova nella scoperta è paragonabile al sentimento dello scacchista che vince una partita o risolve un problema nato nel corso del gioco”, e questo avviene sia per la gratificazione derivante dalla consapevolezza della propria expertise, sia dal senso di armonia che lo svolgimento e il compimento del tutto ha prodotto.

E proprio nell’ambito del Piano dell’Offerta Formativa proposta agli studenti della Scuola Secondaria di I grado, Polo 2 di Veglie, Il percorso “A scuola con i Re”, ideato dal dottor Giuseppe Sgrò, psicologo responsabile del progetto, e realizzato dalla dott.ssa Alessia Vilei in collaborazione con la prof.ssa Rossana Erroi, sfrutta questa multidisciplinarietà mirando all’obiettivo di utilizzare il contesto scacchistico come strumento educativo, non solo puntando meramente all’insegnamento del gioco in sé, quanto agli aspetti metacognitivi, cognitivi, affettivi, relazionali, etici e sociali connessi con le situazioni di gioco. Questo approccio consente di sviluppare contemporaneamente le abilità cognitive e di favorire la maturità emotiva dei ragazzi.

Bibliografia e sitografia:

Giuseppe Rocco: “Scacchi a scuola”, (link del pdf on line)

Giuseppe Sgró: “A scuola con i re. Educare e Rieducare con gli scacchi”

100 torri: www.100torri.com

Federazione Scacchistica Italiana: www.federscacchi.it

11 aprile 2019

LEAVE A REPLY