A Porto Cesareo sono già 70 i sanzionati grazie alle fototrappole per scovare chi abbandona i rifiuti in strada

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A Porto Cesareo prosegue la campagna per l’ambiente

IN ARRIVO ALTRI 2 ECOCOPATTATORI E 4 FOTOTRAPPOLE

PORTO CESAREO – Prosegue la campagna a difesa e tutela dell’ambiente a Porto Cesareo.

Ammonta a 72.011,72 euro, la somma che sarà utilizzata sia per l’acquisto di 2 nuovi eco compattatori, che si aggiungeranno ai 5 presto attivi sul territorio e offerti dal nuovo gestore RSU in sede di gara, sia per il servizio di 4 altre fototrappole, che si aggiungeranno al servizio di vigilanza mobile già attivo sul territorio dal 30 giugno scorso.

Un aiuto importante che rappresenta un ulteriore passo in avanti nel cammino volto a garantire una più corretta e capillare gestione della raccolta dei rifiuti, in concomitanza col nuovo servizio porta a porta che partirà l’1 dicembre prossimo, e un’attenzione massima allo stato di salute dell’ambiente sul territorio comunale.

In cinque mesi dall’attivazione del sistema di videosorveglianza mobile con l’utilizzo di foto trappole – che sarà a breve potenziato -, attivo dal 30 giugno scorso, inoltre, sono circa 70 i soggetti, turisti e residenti, cui i vigili urbani hanno notificato sanzioni dell’importo di 333 euro pro capite e altri ancora sono stati immortalati mentre abbandonavano pattume in strada ignari di essere colti sul fatto dagli obiettivi mobili.

Per ora sono tre le telecamere attive, grazie al finanziamento ottenuto saliranno a 7. Sono mobili in modo tale da essere spostate sul territorio, l’attività di controllo e videosorveglianza è gestita con il supporto tecnico alla polizia municipale nelle fasi di posizionamento delle telecamere e nella fase di elaborazione delle immagini.

“Lungo le strade del Comune e nelle loro pertinenze nonché in aree ad elevato valore ambientale – spiega il sindaco di Porto Cesareo, Salvatore Albano -, vengono  abbandonate costantemente elevate quantità di rifiuti, anche speciali, con effetti devastanti sia sul piano della tutela ambientale che della normale convivenza civile. Tali abbandoni creano aree degradate e situazioni di criticità anche sotto il profilo igienico-sanitario, la rimozione di queste micro discariche comporta oneri non indifferenti per il bilancio dell’ente, che in gran parte vanno ingiustamente a gravare sui cittadini regolarmente iscritti nei ruoli della TARI”.

28 novembre 2017

 

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