A GIUSEPPE CON IL QUALE ABBIAMO DIVISO IL PIACERE DELL’AMICIZIA

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1963

Caro Giuseppe,

 la triste notizia della tua morte, che porta con sé un pezzo di vita della nostra storia civile, ci lascia sgomenti. L’idea, che tu non sia più con noi a discutere animatamente delle vicende del nostro Paese, ci coglie impreparati.

Ci mancherà la tua dignità del vivere, la tua garbatezza, il tuo sarcasmo, la solidità dei tuoi valori, il senso di giustizia sociale e la forza dell’impegno politico, da sempre profuso per l’emancipazione dei più deboli.

Rimaniamo orfani di un amico, di un compagno da cui sicuramente avremmo ottenuto, attraverso l’esempio quotidiano, ancora tanto in termini di sensibilità sociale e onestà politica.

Se la vita è un viaggio, ciò che lo rende unico e fruttuoso si annida nella capacità con cui riusciamo a essere utili agli altri e nell’abilità con cui costruiamo stabili relazioni. In questo, tu eri, senza ricercare attestati, un artigiano competente e siamo in molti a poterlo testimoniare.

In questo difficile momento politico che stiamo attraversando, per cui il nostro linguaggio è divenuto becero e offensivo nei confronti dell’avversario, tu avresti percorso la via della moderazione e del confronto dialettico, che è il contrario dell’incitamento all’odio e della demonizzazione dell’avversario, così frequente. Avresti cercato con tatto e determinazione di riannodare i nodi del confronto per garantire una crescita sociale e civile della nostra comunità e dell’intera Nazione.

Ci mancherai Giuseppe

Albano Antonio
Associazione Ciclistica “Luigi Murra”
Bardoscia Antonio
Caputo Giovanni
Cecilia Capoccia
Centonze Lorenzo
Ciccarese Dario
Cucci Giovanni
D’Amato Mimino
De Bartolomeo Mariarosaria
De Luca Gilberto
Fai Tonino
Ingrosso Danilo
Lecciso Loredana
Luperto Carmela
Mazzotta Luigi
Mele Salvatore
Perrone Patrizia
Rollo Lino
Russo Salvatore
Simone Antonio
Trisolini Angelo

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