PD VEGLIE: “CHI DIFENDE L’AGRICOLTURA A VEGLIE?”

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Emergenza  Xylella: «A Veglie regna il disinteresse più generale e si aspettano con tranquillità le lettere di invito»

(Comunicato stampa Circolo PD Veglie)

Il 20 luglio si è tenuto in prefettura a Lecce un confronto sui danni Xylella, con gli operatori agricoli e i sindaci, alla presenza del ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, il commissario europeo alla salute V. Andriukitis, il presidente della Regione Michele Emiliano nonché il delegato per affrontare l’emergenza, Giuseppe Silletti.

Il Ministro, dopo aver ascoltato gli amministratori locali e regionali e le rappresentanze di categoria presenti all’incontro, ha indicato nella massima collaborazione la strada per arginare il fenomeno che ha colpito gli ulivi salentini, quindi come stabilisce la decisione di esecuzione approvata dall’Europa il 18 maggio scorso e recepita dal decreto ministeriale del 18 giugno, bisognerà continuare con i tagli e a Veglie dovranno essere eradicati, subito, 54 ulivi.

La novità emersa dall’accordo tra il prefetto e Silletti è che l’operazione dovrà essere fatta in autonomia dai proprietari dei fondi, dietro un ristoro economico. Nonostante anche Veglie fosse direttamente interessato alla minaccia del batterio Xylella, il sindaco non era presente a questo interessante tavolo di confronto.

Sono state invece, da parte del Sindaco, fatte presenti in Prefettura e alla Regione le rimostranze per il mancato invito ufficiale, mancanza che il nostro primo cittadino addebita a pura dimenticanza.

Come Partito Democratico riteniamo esile e pretestuosa questa posizione che ha tutta l’aria di essere una scusa in deroga alle proprie responsabilità. Infatti l’impegno ad esserci doveva partire proprio da chi aveva tutto l’interesse a non mancare.

Il comune di Oria ricorre dinnanzi al Tar del Lazio in merito all’irruzione operata dalle forze dell’ordine per eradicare gli alberi segnalati. E mette in atto un rinvio alla Corte di Giustizia europea del Lussemburgo per verificare la legittimità del provvedimento.

Anche il sindaco di Trepuzzi ha messo in atto iniziative forti come l’appello alla trasparenza, in quanto non sono ancora disponibili dati scientifici certi sull’effettivo stato dell’emergenza, nonostante le ripetute richieste del comune e delle associazioni.

Appare chiaro come i comuni colpiti si siano attivati grazie all’azione incisiva dei sindaci in capo ai cittadini e agli operatori del settore.

Questo purtroppo non è accaduto a Veglie, dove regna il disinteresse più generale e si aspettano con tranquillità le lettere di invito.

Il sindaco e i suoi collaboratori dovranno spiegare ai nostri concittadini il motivo di tale inadempienza.

Il sindaco Paladini avrebbe potuto appellarsi all’esclusione dalle scelte sugli interventi, visto che egli, come rappresentante dell’ente locale, ha competenze esclusive in materia sanitaria e fiscale, sul suo territorio.

Si sarebbe potuto ricorrere proprio facendo appello all’UE per far valere il diritto ai trattamenti fitosanitari, contro l’assenza di analisi.

E’ evidente che stiamo assistendo ad un’assenza istituzionale grave e ingiustificata ed è nostro compito denunciare il vuoto lasciato dalla maggioranza.

Il circolo PD di Veglie

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