Dott.ssa Antonella Carrozzini «Per un paese accessibile e inclusivo: il rispetto degli spazi comuni come valore educativo»

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Lettera della Dott.ssa Antonella Carrozzini Garante comunale dei diritti delle persone con disabilità del Comune di Veglie

VEGLIE – Quante volte, camminando per le strade del nostro paese, ci siamo trovati di fronte a bidoni dell’immondizia che occupano i marciapiedi o ostacolano le rampe di accesso? Non parlo di quelli posizionati per la raccolta giornaliera, ma dello stoccaggio di tutti i contenitori della raccolta differenziata. Questo fenomeno, oltre a ostacolare il passaggio, compromette il decoro urbano e incide negativamente sulla qualità della vita di tutti i cittadini.

L’accessibilità non è solo una questione di mobilità, ma un principio essenziale per garantire a ciascuno la piena partecipazione alla vita sociale. Quando i marciapiedi diventano spazi ingombri e poco fruibili, chiunque può incontrare difficoltà, ma sono le persone con disabilità motorie, visive o sensoriali, gli anziani, i genitori con passeggini e i bambini ad affrontare le maggiori barriere. Il semplice gesto di spostarsi da un punto all’altro può trasformarsi in un’esperienza frustrante e rischiosa, obbligando chi è più vulnerabile a scendere sulla carreggiata, esponendosi a pericoli evitabili.

Nel tessuto urbano, ogni elemento ha un impatto significativo sulla nostra percezione della realtà e sul nostro comportamento, ma soprattutto ha un impatto sulla qualità della vita e sulla percezione di appartenenza alla comunità. Un ambiente curato e pulito può favorire un senso di comunità, migliorare la qualità della vita e promuovere comportamenti più sostenibili. Per questo è essenziale sviluppare una consapevolezza collettiva che ponga al centro il benessere di tutti. Il paese è uno spazio condiviso, e solo attraverso il rispetto reciproco e la collaborazione possiamo renderlo più accogliente e vivibile.

Capisco che per i commercianti la gestione dei rifiuti rappresenta una sfida quotidiana e riconosco il loro impegno nel garantire un servizio efficiente senza arrecare disagio ai cittadini. Anzi, sono da elogiare tutti coloro che già adottano soluzioni responsabili per minimizzare l’ingombro dei marciapiedi, dimostrando sensibilità e attenzione verso l’accessibilità. Queste buone pratiche rappresentano un esempio virtuoso di convivenza civile e di rispetto per la comunità.

È risaputo che la logistica della raccolta differenziata può presentare difficoltà, specialmente per chi ha spazi limitati a disposizione. È proprio per questo che ritengo fondamentale un dialogo costruttivo tra commercianti, amministrazioni locali e cittadini, affinché si possano trovare strategie efficaci che non compromettano né il lavoro delle attività commerciali né il diritto di tutti a muoversi in sicurezza.

Alcuni accorgimenti pratici possono fare la differenza:

  • Individuare aree di stoccaggio alternative per i bidoni, evitando di collocarli sui percorsi pedonali principali.
  • Garantire segnalazioni adeguate, con elementi visivi e tattili che permettano a chi ha difficoltà motorie o visive di muoversi in sicurezza.

L’accessibilità non è solo un obbligo normativo, ma un valore fondante di una società inclusiva. Un paese, una comunità davvero accogliente è un paese che permette a tutti di muoversi in autonomia, di sentirsi parte di una rete sociale che non esclude nessuno. Promuovere un cambiamento in questa direzione significa educare alla responsabilità collettiva, sviluppando una cultura del rispetto che vada oltre il singolo gesto.

Investire nella cura del nostro spazio urbano significa investire nel nostro benessere e in un futuro più sostenibile. Ogni piccolo miglioramento nella gestione degli spazi urbani contribuisce a costruire un ambiente più armonioso, dove ogni cittadino, a prescindere dalle proprie abilità, possa vivere con dignità e libertà. Vi invito a riflettere su quanto sia importante il contributo di ciascuno per un paese più inclusivo. Sono certa che la vostra sensibilità e collaborazione saranno fondamentali per costruire un futuro in cui l’accessibilità non sia più una concessione, ma un diritto garantito a tutti.

Dott.ssa Antonella Carrozzini
Garante comunale dei diritti delle persone con disabilità

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