Una targa testimonia le sue riforme
Lettera del dott. Fabio Coppola
Abolì la feudalità, portò i cimiteri fuori dai centri abitati, confiscò immobili alla Chiesa, istituì i registri di nascita, morte e matrimonio dello stato civile (quelli del Comune di Veglie adottati dal 1815) …
Napoleone Bonaparte fu un uomo moderno e molte delle sue riforme sono giunte fino ai giorni nostri.
Nonostante sia in parte nascosta da un palo dell’energia elettrica, a Veglie al civico 84 di via Santa Maria si può ancora notare una targa realizzata in pietra leccese. Si legge:
“COMUNE DI VEGLIE, CIRCONDARIO DI SALICE, COLLEGIO ELETTORALE DI CAMPI, DISTRETTO DI BRINDISI, PROVINCIA DI TERRA D’OTRANTO”.
Manca la data di affissione, ma si possono fare alcune ipotesi. Napoleone governò il Regno di Napoli dal 1806 al 1815 suddividendo le province in circondari e distretti.
La provincia di Terra d’Otranto conservò il suo nome fino all’Unità d’Italia, quindi 1861, e solo successivamente fu scomposta nelle attuali province di Lecce, Brindisi e Taranto.
Per quanto riguarda il collegio elettorale, bisognerebbe consultare un esperto di storia del diritto amministrativo per conoscere a quali elezioni possa essere riferito. Potrebbe aiutare anche l’anno di costruzione dell’edificio su cui la targa è affissa, se si conoscesse.
In sintesi potremmo ipotizzare che la targa sia stata affissa nel periodo di tempo compreso tra il 1806 e il 1861.
A differenza di altre targhe esposte in altri comuni, (come ad esempio in via Vittorio Veneto n. 61 a Squinzano o in Piazza Castello n. 37 a Corigliano d’Otranto), quella di Veglie è impreziosita da una modanatura con motivi floreali. Una decorazione simile a quella della finestra elegante che si ammira al civico 44 di via San Giovanni, sempre a Veglie, anche se non sembrerebbe realizzata dalle mani dello stesso scalpellino.
Da apprezzare il comportamento dei proprietari dell’abitazione, che non hanno coperto o divelto un segno interessante della nostra storia.
Veglie, 10/11/2024
Dott. Fabio Coppola
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