«SULL’ISOLA» Viaggio nell’arte e nella poetica di ARMIN GREDER a Veglie Venerdì 13 Ottobre

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ARMIN GREDER incontra i lettori con Matteo Sabato e le Ragazze del Circolo PickWick

Venerdì 13 Ottobre 2023  ore 18.30 – Biblioteca Comunale – via Damiano Chiesa – Veglie (Le)

VEGLIEARMIN GREDER  è uno degli artisti più straordinari della nostra contemporaneità, capace come pochi di ritrarre impietosamente, e con un tratto e uno stile unici e originali, le grandi e gravi contraddizioni che attraversano la nostra società mettendoci tutti, nessuno escluso, a nudo davanti alla nostra umanità.

I suoi albi illustrati denunciano, fanno riflettere, aprono orizzonti di senso, spalancano gli occhi (dopo averli fatti strabuzzare), alimentano  dibattito, ti spingono a rimboccarti le maniche.

A ottobre i “Presidi del Libro” riprendono i loro focus di approfondimento sui grandi autori e illustratori che stanno ridisegnando il volto della letteratura per ragazzi (e non solo) del nostro tempo.

Lo fanno ospitando lo straordinario ARMIN GREDER. Sarà possibile incontrarlo e mettersi in dialogo con lui, per entrare ancora di più nel cuore, nella mente e nel laboratorio di un artista di cui le nostre comunità  hanno davvero bisogno.

L’iniziativa è realizzata nell’ambito della Festa dei lettori dei Presidi del Libro ed è realizzata da Ventitré10 APS-Presidio del Libro di Terra d’Arneo, Vele Racconto con il Comune di Veglie, il Comune di Castrignano de’Greci e Magma aps.

L’appuntamento vegliese sarà per venerdì 13 Ottobre 2023 alle ore 18.30 presso la Biblioteca Comunale in via Damiano Chiesa a Veglie.

ARMIN GREDER – “Sono nato nel 1942 in Svizzera, in una piccola città in cui i nomi delle strade sono scritti in tedesco e in francese, e dove non sai quale delle due lingue usare per rivolgerti a chi sta dietro al bancone del negozio. A scuola la mia materia preferita era educazione artistica, fino a quando non hanno cominciato a dirmi come dovevo disegnare. Al secondo posto c’era ginnastica, perché eri autorizzato a gridare giocando a pallone. A scuola nessuno mi ha insegnato a scrivere, ma solo come detestare la grammatica. E la poesia era qualcosa quasi senza senso, di solito era lunga e da imparare a memoria. Solo più tardi, quando ho disimparato abbastanza, ho capito che la lingua non è il suono che fai quando parli, ma qualcosa che rende tangibili i tuoi pensieri. Qualcuno scrive pensando ai lettori che immagina leggeranno il suo libro. Io preferisco scrivere pensando alla storia che deve essere raccontata. A chi si rivolga il libro e a quale fascia d’età è destinato, lascio che lo decida l’editore, e, soprattutto, i lettori. Forse questo è il motivo per cui mi ritrovo a illustrare più libri scritti da altri che non da me. Preferisco lavorare di giorno. La luce è migliore. Se ci fossero eroi fra gli artisti, per me sarebbero Goya, Käthe Kollwitz e Honoré Daumier. Ci sono forse una dozzina di autori da cui continuo a tornare. Fra loro ci sono Johann Wolfgang Goethe per il modo in cui gioca con la lingua, Eduardo Galeano per il modo in cui riesce a correggere la storia, e Nicolas Bouvier per i suoi viaggi e per il modo in cui riesce a scriverne. Sono contro la monocultura. Nelle piante genera infestazioni di insetti, nelle persone genera ignoranza. Quanto più sventolano le bandiere, tanto più temo il patriottismo, perché non è troppo lontano dal nazionalismo. Non ho né un cane, né un gatto. Non ci sono topolini nella mia casa e sono convinto che il miglior amico dell’uomo non sia un cane ma un altro essere umano. Non fumo e preferisco le verdure alla carne, e il vino bianco al rosso.”

Armin Greder è fumettista, graphic designer e illustratore. È emigrato in Australia nel 1971, dove ha insegnato design e illustrazione al Queensland College of Art. Al suo lavoro sono state dedicate numerose mostre personali e collettive dalla Germania fino al Giappone. Nel 1996, ha ricevuto il Bologna Ragazzi Award e l’ IBBY Honour List con “The Great Bear” di Libby Gleeson (Scholastic Press). Con Libby Gleeson ha pubblicato anche: “Big dog” (1991), “Sleep time” (1993), “The princess and the perfect dish” (1995) e “An ordinary day” (2001). “Thie Insel” (“L’isola” orecchio acerbo, 2008) pubblicato da Sauerlander nel 2002, è il libro di cui per la prima volta è anche autore dei testi. È tradotto in moltissime lingue e ha ricevuto premi in tutto il mondo, fra cui il Goldener Apfel/Golden alla Biennale di Illustrazione di Bratislava del 2003. Nel catalogo di orecchio acerbo anche “La città” (2009), “Gli stranieri” (2012), “Italia A/Z” con Goffredo Fofi (2015), “Il serpente tanto solo” (2016) “Mediterraneo” (2017), “C’erano tutti nella grande aia” su testo di Nino De Vita (2018), “Diamanti” (2020), “L’eredità” (2021) e “Notizario” (2023).

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