INTERVISTA AI CANDIDATI ALLA CARICA DI SINDACO DEL COMUNE DI VEGLIE

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INTERVISTA AI CANDIDATI ALLA CARICA DI SINDACO DEL COMUNE DI VEGLIE

MARIAROSARIA DE BARTOLOMEO lista n.1 “é PRIMAVERA”

GIUSEPPE LANDOLFO  lista n.2 “VEGLIE DI TUTTI”

VeglieNews propone un’intervista ai candidati con le domande che i cittadini hanno inviato alla mail della redazione a seguito dell’avviso proposto sul sito il 21 aprile 2023.
Le diverse domande sono  state raggruppate in argomenti unici. Ad alcune di queste sono state aggiunte delle introduzioni per far capire meglio l’argomento.
Le domande giunte in redazione sono state inviate in maniera identica ai candidati che hanno formulato le loro risposte pubblicate di seguito.
Solo la penultima domanda è relativa al singolo candidato e quindi diversa per ognuno di loro.


DOMANDA N.1:
La pianificazione del territorio nel nostro Comune è ferma da troppi anni. Dal 1987 abbiamo un PRG ormai datato con un’idea di sviluppo ferma a quegli anni. Più volte nei programmi elettorali sono riportati i propositi di una nuova programmazione attraverso nuovi strumenti urbanistici, varianti PUG, Piani Strategici, Piani Mobilità.
Nel suo programma si fa riferimento a un’idea di sviluppo sostenibile, di programmazione o pianificazione?
A tal proposito come intende procedere?

MARIA ROSARIA DE BARTOLOMEO:
Premetto che il 27 aprile scorso ho voluto incontrare Architetti, Geometri e Ingegneri di Veglie per capire eventuali problematiche e proposte per uno sviluppo del nostro paese. Incontro, questo, davvero molto interessante per i contenuti e le proposte ma soprattutto per il dialogo e la collaborazione iniziati, che, se eletta Sindaco, intendo mantenere durante il mio mandato.

Tale incontro, a proposito di strumenti urbanistici, ha evidenziato come l’inerzia politica degli anni precedenti ha portato alla immobilizzazione di un sistema urbanistico e di mancato sviluppo del nostro paese. Basta citare, per esempio, i comparti edificatori bloccati o mai iniziati, quelli da rivedere, e tanti altri problemi legati alla mancata redazione di varianti al vecchio Prg.

Tornando alla domanda, nel programma di “E’ primavera” è riportato un paragrafo esclusivamente dedicato ad un’idea di sviluppo e programmazione di una città attraverso la “gestione compartecipata” per la redazione di Pug.

Oggi si parla di progettazione strategica, di progettazione compartecipata e valorizzazione di aree che possono essere sviluppo e occasione per la realizzazione di abitazioni o immobili in genere al fine di una mirata riqualificazione urbana e territoriale.

E’ per tutti questi motivi che bisogna pensare al futuro, con adeguati strumenti, e non con l’attuale Prg ormai troppo datato.

Ci attiveremo sia con gli uffici tecnici del Comune che con la Regione Puglia per avviare un processo di pianificazione e di collaborazione.

GIUSEPPE LANDOLFO:

Una delle parole chiavi della lista “VEGLIE DI TUTTI” è “TERRITORIO”, perché crediamo fortemente che l’economia vegliese sia basata sull’agricoltura, il commercio e un turismo ancora in fase di sviluppo e su cui investire molto.

La nostra idea di sviluppo sostenibile prevede una serie di interventi diretti proprio a valorizzare il territorio, riducendo al minimo l’impatto ambientale di tutte le attività della comunità.

Fra i vari interventi che mirano alla sostenibilità e ad una maggiore vivibilità del paese, vi sono:
– il miglioramento dell’arredo urbano con la realizzazione di un’area verde detta “Parco Urbano”, pensata per una maggiore fruibilità da parte dei bambini;
– una pianificazione del territorio secondo le nuove disposizioni regionali di tipo paesaggistico ed ambientale, con attuazione di  opere di ripristino contro il dissesto idro-geo-morfologico, di ampliamento della rete fognaria;
– la stipula di convenzioni con Università, Enti di ricerca in genere, ASL etc., per lo studio ed il monitoraggio ambientale e dello stato delle acque di falda, della rete idrica dell’Acquedotto Pugliese e dello stato dell’aria che respiriamo.

Questi interventi in materia ambientale ed urbanistica, tuttavia, sono solo la base di partenza per quelli a venire, che saranno incentrati anche sul commercio e sul turismo.

DOMANDA N.2:

Veglie è destinazione di tanti turisti durante l’estate ma purtroppo è vissuta soprattutto come dormitorio non essendoci attività o luoghi di intrattenimento.
Quali sono i progetti per attuare una politica di rilancio del turismo locale e come si intende valorizzare una risorsa così importante  facendo diventare  Veglie un polo attrattore per gli stessi turisti?

MARIA ROSARIA DE BARTOLOMEO:

Destagionalizzazione e valorizzazione delle risorse sono le parole chiave del nostro programma.

Le politiche delle ultime amministrazioni non hanno puntato a questo genere di valorizzazione territoriale. Per noi sarà fondamentale valorizzare il settore turistico sfruttando la vicinanza geografica alle località balneari, ma non sarà l’obiettivo principe.

Le nostre scelte politiche saranno finalizzate alla destagionalizzazione del turismo, sfruttando quelli che sono i nostri punti di forza, ovvero l’enogastronomia e l’agricoltura; creeremo dei percorsi turistici e cicloturistici per le vie del vino e dell’olio, coinvolgendo le aziende locali, agricole e turistiche, destagionalizzando e facendo conoscere i prodotti del nostro territorio.

Punteremo a far rete, non solo creando le condizioni ottimali alle strutture turistico-ricettive per poter lavorare in sinergia, ma facendo rete con i paesi limitrofi e creando partnership.

Collaboreremo con le istituzioni locali presenti sul nostro territorio, per poter dar seguito a quella politica di valorizzazione del territorio che per anni è stata trascurata.

GIUSEPPE LANDOLFO:

Per incentivare il turismo, la nostra lista ha in mente una serie di interventi volti a suscitare la curiosità sia di coloro che abitano nei paesi limitrofi, sia dei turisti che non conoscono per nulla il nostro paese e che magari, soprattutto nel periodo estivo, soggiornano da noi o nelle marine vicine. Fra le varie iniziative, pensiamo alla creazione di un ecomuseo, ossia un museo del paesaggio, simile a quello marino di Porto Cesareo, destinato a far conoscere gli elementi paesaggistici e naturali della nostra terra e rappresentativi delle nostre origini identitarie. Un’altra iniziativa su cui la mia lista punta per attrarre il turismo, e allo stesso tempo, incentivare l’economia e il commercio del paese, è quella di promuovere numerosi eventi di intrattenimento, spettacolo e di musica, nonché  sagre con prodotti tipici delle nostre aziende locali.

Personalmente, in qualità di Presidente di un’associale musicale, intendo diffondere una maggiore cultura musicale, lirica e moderna, ed è un mio impegno far sì che il nostro Comune organizzi una Stagione Concertistica in un locale del Comune già individuato e inattivo.

Immaginiamo per Veglie un nuovo Campo Sportivo, con tutte le strutture agonistiche idonee (pista per atletica, pallavolo, etc..) che incoraggi anche il rilancio in categorie superiori del calcio cittadino

Infine, noi tutti della lista crediamo che sia importante incentivare l’apertura di imprese del settore turistico-alberghiero per accogliere il flusso di turisti che vengono a visitare il Salento e le sue marine.

DOMANDA N.3:

Molto spesso abbiamo assistito a soluzioni di circolazione veicolare tramite apposite ordinanze di chiusure parziali, temporanee, riaperture, cambi di direzione ecc. in un sistema viario del nostro centro storico. Tali situazioni molto spesso hanno creato disagi ai residenti e soprattutto hanno reso la pavimentazione impraticabile agli stessi pedoni.
Come intende affrontare il problema di una piazza utilizzata sempre più come parcheggio piuttosto che come  luogo di aggregazione?

MARIA ROSARIA DE BARTOLOMEO:

Negli ultimi anni abbiamo spesso assistito a “esperimenti veicolari” che hanno riguardato la piazza principale ma anche tutto il centro del nostro paese e troppe volte ho letto ed ascoltato i malumori delle tante persone che non hanno condiviso tali scelte.

Alla luce dell’incontro avuto il 27 aprile scorso, nonché dei differenti dialoghi con gli attori dell’economia del paese, credo che in situazioni del genere, gli aspetti principali da prendere in considerazione siano quelli di valorizzare il centro storico attraverso il recupero di immobili in disuso con eventuali forme di incentivazione.

Gli edifici pubblici, come la ex sede dei vigili e la Chiesa Santo Stefano, diverranno luoghi di aggregazione e sede di attività culturali, grazie alla recente approvazione del Bando “Luoghi Comuni” da parte della Proloco di Veglie.

Per tali motivi mi auguro che si crei una positiva e proficua collaborazione con la Proloco e con tutte le varie associazione intente a promuovere attività di promozione e aggregazione, sia per questi immobili che per il contesto storico di tutto il centro cittadino.

I tre punti salienti della nostra azione che sarà rivolta al centro storico sono:

  • una rimodulazione più adeguata ai sensi di marcia per la circolazione;
  • il rifacimento del basolato;
  • la creazione di arredo urbano.

Questi  temi saranno motivo di impegno per noi e cercheremo anche soluzioni per finanziare questi progetti, al fine di programmare politiche di valorizzazione che possano ridare al nostro centro storico una dignità di luogo aggregativo di persone e attività.

Per fare ciò, sarà però necessario collaborare attivamente con gli esercenti delle attività commerciali, attuali attori principali della nostra piazza, al fine di ricercare le migliori soluzioni possibili.

GIUSEPPE LANDOLFO:

E’ nostro proposito coniugare l’esigenza dei residenti di raggiungere le proprie abitazioni, così come dei clienti di recarsi presso le attività commerciali situate nel centro storico, con la fruibilità dello stesso da parte dei turisti e la possibilità degli stessi abitanti di poter passeggiare e intrattenersi liberamente nella nostra piazza. Le soluzioni possono essere varie e saranno tutte vagliate, tenendo conto delle istanze dei cittadini e di iniziative culturali, musicali e ludiche che saranno man mano organizzate al suo interno.

Quanto alla pavimentazione disconnessa, siamo consci del problema che da tempo affligge il nostro centro storico e valuteremo ogni misura necessaria per porne rimedio, in un’ottica duratura.

DOMANDA N.4:

Sembra che Veglie non abbia un regolamento per disciplinare i lavori di rifacimento del manto stradale da parte delle aziende che effettuano lavori di impianti sotto il livello della strada. I risultati disastrosi si vedono transitando per le via di Veglie. Le aziende sembrano libere di ripristinare a modo loro  e senza regole il manto stradale con evidenti disagi.
Quale sarà la vostra soluzione a questo problema?

MARIA ROSARIA DE BARTOLOMEO:

Tale problematica sarà affrontata e discussa con gli uffici tecnici competenti del nostro Comune. Con loro cercheremo di trovare soluzioni che possano garantire la regola d’arte dei lavori eseguiti delle singole imprese.

L’implementazione dei dovuti controlli tecnico-amministrativi sarà motivo di incontri organizzativi preventivi e consuntivi con gli uffici preposti.

GIUSEPPE LANDOLFO:

Siamo consapevoli che le opere di rifacimento del manto stradale richiedano una regolamentazione di natura tecnica. Valuteremo, grazie all’ausilio di esperti del settore, la possibilità di formulare dei criteri e delle regole comuni alle aziende che operano in questo campo, in modo da garantire una qualità uniforme del manto nel territorio comunale.

DOMANDA N.5:

Veglie ha bisogno della casa della comunità prevista dal PNRR. Non possiamo riperderla, anche perché Veglie è l’unico paese della provincia con quasi 15.000 abitanti senza un presidio asl (tipo case della salute, consultori , csm). Per tutti i candidati credo sia fondamentale per lo sviluppo socio-economico del paese.
Vorrei chiedere ai candidati se per loro l’ubicazione della casa della comunità sia ottimale. Perché è palese  a tutti che nei pressi del parco delle rimembranze non c’è parcheggio e non si può ospitare anche l’utenza dei paesi limitrofi.
Per voi candidati, va tutto bene così o si può pensare di spostare il progetto su un altro immobile  o di fare interventi urbanistici sul quartiere?
La normativa del PNRR prevede due  tipologie di casa della comunità:  cdc hub o spoke.  A Veglie come sarà?
Veglie non ha un collegamento di trasporto pubblico diretto con il comune capofila del circondariato che è Campi Salentina, dove ci sono i principali uffici pubblici (tribunale, inps, centro per l’impiego e distretto sanitario riformato dal  DM77/22) a cui dovrà essere collegata la nostra casa della comunità.
Intendono i canditati occuparsi di questo problema del paese ?

MARIA ROSARIA DE BARTOLOMEO:

Tutto ciò che riguarda lo sviluppo socio-economico del paese deve necessariamente essere preceduto da una idea di sviluppo del paese stesso e da una successiva e necessaria programmazione. Più volte abbiamo sottolineato che la CdC sarà fondamentale per i servizi ai nostri cittadini e non solo e che sosterremo e vigileremo sulla realizzazione della stessa.  Sarà una casa della comunità Spoke, aperta 12 ore al giorno e 6 giorni su 7.

A tal riguardo risulta ovviamente di fondamentale importanza ripensare e riprogrammare tutto ciò che è presente intorno alla sede della CdC, ovvero il largo Parco delle Rimembranze, ex sede Comunale.

Sarà anche importante rivedere, contestualmente, la viabilità e gli spazi deputati ai parcheggi, sia per disabili che per donne in dolce attesa.

Ci impegneremo sin da subito, inoltre, per abbattere le barriere architettoniche, che purtroppo nel nostro paese impediscono la giusta fruizione degli spazi comuni ai nostri concittadini disabili.

Al contempo, studieremo, progetteremo e realizzeremo la giusta valorizzazione degli spazi verdi.

Chiaramente, nell’ottica della programmazione e riprogrammazione degli spazi limitrofi alla struttura, rientra di diritto l’obbligo di ripensare anche ad un collegamento con gli edifici pubblici dislocati su territori comunali diversi dal nostro. Bisognerà tuttavia, ripensare anche e soprattutto all’opportunità di sfruttare i nuovi sistemi telematici di comunicazione tra pubbliche amministrazioni, enti e cittadini, creando e fornendo quindi un efficace servizio ai cittadini.

GIUSEPPE LANDOLFO:

Il sottoscritto ha sempre proposto in questi anni, e lo ribadisce ancor più in questa fase politica, l’istituzione di un centro sanitario polifunzionale, a cui la cittadinanza possa far riferimento e ricorso per accertamenti diagnostici, quesiti clinici e di pronto soccorso per casi di minore gravità, che permetterebbe di decongestionare un eccessivo e scomodo flusso di cittadini vegliesi fuori dal Comune.

Quanto alle organizzazioni previste dal Pnrr, bisogna ponderare bene i costi e i benefici  di modelli sanitari che forse sono stati pensati per realtà territoriali più grandi. Infatti, con riferimento allo hub, non sembrerebbero esserci i requisiti numerici per poterne beneficiare,  in quanto il suo impianto richiede per legge un bacino di utenza quasi 3 volte superiore a quello proprio del nostro Comune. Diversamente un centro polifunzionale non è subordinato al rispetto degli stessi criteri, tant’è che numerosi Paesi limitrofi ne vantano la presenza.

DOMANDA N.6:

Il Comune di Veglie ha un apparato tecnico / burocratico che è lento e poco comunicativo con i cittadini, le aziende e le associazioni. Molte aziende hanno spostato le loro attività, alcune delle quali di rilievo internazionale, fuori dal nostro comune per venire accolte a braccia aperte da comuni limitrofi. Questo perché non esiste un progetto per lo sviluppo industriale e commerciale di Veglie.
In caso di vittoria quali saranno le soluzioni per rendere più efficienti gli uffici tecnici e burocratici  del comune di Veglie?
Ci sarà una comunicazione veloce ed efficiente tra i cittadini-imprese-associazioni e Comune per le loro richieste?
E soprattutto cosa si farà per evitare la fuga di imprese dal nostro comune?

MARIA ROSARIA DE BARTOLOMEO:

Credo che questa domanda debba necessariamente avere due tempi di risposta. Sicuramente nella nostra programmazione amministrativa uno dei punti fondamentali è l’ascolto del cittadino e delle sue esigenze, che siano non solo di carattere “personale”, ma anche di carattere associativo.

E più volte, in tal senso, abbiamo riferito della nostra volontà di riattivare degli organismi consuntivi “istituzionalizzati” che siano collante tra le istituzioni e le esigenze del territorio, che rappresentino anche il singolo, nell’ottica di collettività.

Per quanto riguarda l’apparato burocratico amministrativo del nostro comune, ci adopereremo affinché le tempistiche dei differenti iter amministrativi non siano più spalmati oltre i tempi tecnici.

Sicuramente l’esame delle esigenze e dei deficit della macchina stessa saranno più comprensibili a seguito di esame dell’attuale pianta organica, anche per la verifica e correzione di un eventuale attuale sotto dimensionamento del personale, e della necessità di creare delle task-force settoriali, qualora se ne riscontrerà la necessità.

Tuttavia, solo una corretta programmazione può fornire gli strumenti urbanistici necessari a dare le opportunità alle aziende di rimanere e di imprendere sul territorio vegliese.

Quando si parla di aziende, sicuramente un buon amministratore deve fornire quanto meno i servizi essenziali, ma questo purtroppo non è stato ancora realizzato nell’attuale zona artigianale vegliese.

Come più volte ribadito, la nostra programmazione prevede la improrogabile necessità di dare sbocco imprenditoriale al nostro territorio.

GIUSEPPE LANDOLFO:

Fra i vari interventi che la nostra lista si prefigge vi è proprio la creazione di una permanente piattaforma istituzionale di concertazione e cooperazione tra i vari attori del paese, fra cui anche le associazioni di volontariato e le imprese, questo perché siamo consapevoli che Veglie sia un paese ricco di imprese agricole e imprenditoriali. Molto importante è anche l’artigianato, a favore del quale è nostro obiettivo incentivare la costituzione di Cooperative artigianali di giovani che possano accedere ai finanziamenti dell’Unione Europea e di Cooperative agricole in grado di offrire opportunità lavorative a tanti giovani e padri di famiglia in cerca di lavoro e, allo stesso tempo, di rafforzare uno dei settori nevralgici dell’economia del nostro paese, che è appunto l’agricoltura.

Inoltre, il nostro Comune dovrebbe affiancare le imprese nella fase di start-up, privilegiando quelle che presentano innovazione nella fornitura di beni – servizi, nel processo produttivo o nel tipo di utenza.

DOMANDA N.7:

Le ultime amministrazioni hanno ritenuto la “Cultura” un aspetto marginale dello sviluppo del Paese. La programmazione si è limitata molto spesso ad eventi momentanei senza una vera progettazione che possa rimanere oltre il proprio periodo di governo.  Molto spesso eventi teatrali e musicali promossi da associazioni vegliesi hanno dovuto trovare spazio  nei teatri dei paesi limitrofi per i loro progetti.   Nessuna amministrazione ha mai pensato a intercettare fondi regionali o europei per realizzare  un luogo come un teatro attrezzato per fare cultura così come hanno fatto altri paesi limitrofi. Questo è quello che dovrebbe essere anche l’obiettivo di un assessore alla cultura e della sua compagine amministrativa.
Quali sono i progetti a questo riguardo da  parte della vostra lista?

MARIA ROSARIA DE BARTOLOMEO:

Nessuno resti indietro.

Da ex Assessore alla cultura posso solo dire che la crescita di un territorio si basa sulla consapevolezza che la cultura sia il presupposto fondamentale della crescita di una comunità.

Come vede, anche lei parla di “ progettazione” come alla base del buon amministrare. In tal senso creeremo una rete eco-museale tra il nostro patrimonio storico-architettonico e ambientale,  come l’ipogeo, la torre dell’orologio, le chiese presenti nel nostro territorio, il convento dei frati francescani, la Cripta della Madonna della Favana, e la macchia di Belmonte.

Si opererà nella convinzione che difendere la nostra identità culturale e acquisire consapevolezza del proprio patrimonio sia premessa fondamentale per il rilancio e la valorizzazione del territorio stesso.

La valorizzazione della cultura passa attraverso la riproposizione della tradizione e allo stesso tempo dalla promozione delle dinamiche culturali.

Valorizzeremo i rapporti sinergici con il sistema istruzione; creeremo laboratori permanenti di arte musica e teatro , racconteremo veglie attraverso il sociale, faremo in modo che gli spazi già esistenti e mai ridati ai cittadini, vengano restituiti alla cittadinanza come luoghi e laboratori di cultura.

Partiremo da ciò che abbiamo per poi arrivare anche a realizzare un luogo che sia idoneo a far si che la libertà e creatività artistica in tutte le sue forme possa esprimersi.

GIUSEPPE LANDOLFO:

Come ho già accennato, la nostra lista punta molto sulla predisposizione di ambienti che possano ospitare eventi sia culturali che di intrattenimento musicale e ludico. E’ nostro interesse individuare e adibire un locale attualmente inattivo in cui organizzare vere e proprie stagioni concertistiche di musica classica, lirica e moderna.

Oltre alla musica, poi, vorremmo istituire un concorso sulla produzione dell’olio extravergine d’oliva, legandolo a dibattiti, giornate studio, percorsi del gusto e spettacolo, coinvolgendo così più strutture e più attori del territorio. Veglie, come detto, basa molta delle sua economia sull’agricoltura ed è giusto mettere in risalto le sue potenzialità. Al contempo si diffonderebbe, soprattutto nei giovani, una cultura di valorizzazione delle pratiche agricole che in questi ultimi decenni si è persa.

Restando nel tema, puntiamo alla creazione della settimana vegliese della tutela ambientale, strutturando varie attività dimostrative soprattutto a livello scolastico, con la possibilità di istituire un premio per l’impegno nella salvaguardia ambientale (lavoro scientifico, tesi di laurea, battaglie in campo ambientale etc..).

Ho già accennato inoltre alla creazione di un ecomuseo, ossia un luogo testimone del nostro paesaggio nel tempo, per riscoprire e scoprire le nostre radici, la nostra storia e il nostro modo di essere comunità.

Infine, penso alla predisposizione di una saletta della cultura a disposizione di giovani e non, per dare spazio a “piccoli” eventi meramente culturali, sulla scorta dell’esperienza di altri paesi limitrofi.

DOMANDA N.8:

Veglie è famosa per le opere incompiute. Una è Casa Tramacere la cui storia è ben ricostruita in un articolo sul sito veglienews (“RICOMICIO DA TRE”) . Quel progetto è stato rallentato e attualmente bloccato a causa di alcuni errori progettuali e di alcune mancanze tecniche che ne hanno fatto, allo stato attuale, un immobile inutilizzabile.
Quali sono le SOLUZIONI DEFINITIVE e non PROPAGANDISTICHE ELETTORALI  che la vostra lista propone di fare?

MARIA ROSARIA DE BARTOLOMEO:

Quando si parla di tecnicismi ed opere incompiute sicuramente bisogna verificarne lo stato dei fatti ed agire di conseguenza.

Casa Tramacere è una struttura che nella parte superiore è totalmente completata, mancando solo delle piccole finiture, mentre la parte sottostante richiede degli interventi.

Nonostante la struttura sia quasi completata, la passata amministrazione non ha fatto mai nulla per ultimarla e renderla utilizzabile.

Ricordiamo che trattasi di un bene donato al Comune di Veglie dal Sig. Tramacere, in punto di morte, un bene che ha varie potenzialità e che perciò dovrebbe essere valorizzato e restituito alla cittadinanza.

Lavoreremo per renderla operativa, affinché Casa Tramacere diventi un “luogo che crea cultura”, finalizzandola all’associazionismo, e affinché diventi, per i giovani, laboratorio di cultura e luogo di aggregazione.

GIUSEPPE LANDOLFO:

Penso che nulla sia davvero inutilizzabile. Valuteremo, col supporto di tecnici del settore, come poter superare eventuali problematiche che ostano ad un suo ripristino e utilizzo. Ci sono realtà immobiliari che anche se non sono vivibili, vengono comunque utilizzate per eventi, mostre o come musei. Casa Tramacere è un’icona storica del nostro Comune e merita, come altre cose, una giusta attenzione, che chiaramente non potrà che essere tecnica più che politica.

DOMANDA N.9:

Altra opera incompiuta e oggetto di tutte le campagne elettorali precedenti è l’Area Mercatale che fino ad oggi è stata solo un pozzo senza fondo dove si sono buttati tanti soldi per il continuo ripristino di infissi, per la bonifica dei graffiti sui muri, ecc. senza mai essere utilizzata per il suo scopo effettivo. Un tentativo di utilizzo fatto nel precedente periodo natalizio è stato un flop sia per le tempistiche, sia per l’ennesimo sperpero di soldi per un utilizzo una tantum e soprattutto perché i commercianti hanno lamentato l’impossibilità di esporre in quell’area a causa della disposizione che la rende esposta sempre ai venti e impraticabile come area espositiva mercatale. Anche qui la stessa domanda di prima:
Quali sono le SOLUZIONI DEFINITIVE e non PROPAGANDISTICHE ELETTORALI che la vostra lista propone di fare?

MARIA ROSARIA DE BARTOLOMEO:

Nel programma “E’ primavera” nel capitolo 3 è riportato un elenco degli edifici che saranno obiettivo di recupero con finalità generatrici di entrate finanziarie per l’Ente. Circa l’Area Mercatale, così come riportato nel programma, cercheremo di individuare e rimuovere gli ostacoli che impediscono l’attivazione attraverso il coinvolgimento delle parti interessate.

Occorrerà comunque predisporre un regolamento che possa risolvere le problematiche riscontrate sino ad oggi, valorizzando gli investimenti già effettuati.

GIUSEPPE LANDOLFO:

La mia amministrazione, ove vincente, punta sicuramente ad un suo recupero strutturale. Poi si vaglierà ogni ipotesi di utilizzo, anche alternativo se del caso, ove si accertasse la sua totale inidoneità ad attività commerciali all’aria aperta.

DOMANDA N.10:

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede il coinvolgimento diretto dei Comuni per almeno 30 miliardi di euro di progetti entro il 2026 che potrebbero anche arrivare fino a 50 miliardi di euro. Questo flusso di risorse potrebbe aiutare in maniera notevole il fabbisogno per i progetti comunali che negli ultimi anni non è stato possibile affrontare. Il Comune di Veglie, a differenza di altri, sembra che non abbia ancora approfittato in maniera adeguata di questa opportunità e non si capisce bene per quali motivi.
Quali forze intende mettere in campo la sua lista per realizzare progetti e intercettare fondi per migliorare il nostro paese?

MARIA ROSARIA DE BARTOLOMEO:

Il primo step sarà effettuare un checkup per verificare la presenza di risorse umane interne alla pianta organica da indirizzare sul lavoro del PNRR e prendere consapevolezza della necessità di formarle adeguatamente.

In seconda istanza, sarà valutata l’opportunità per il nostro ente di creare delle task-force individuando ulteriori professionalità qualificate nell’intercettare dei finanziamenti e parteciparvi.

Al gruppo di lavoro “tecnico”, si affiancherà l’amministrazione che avrà il compito principale di fare RETE con le istituzioni limitrofe. Il PNRR infatti individua la capacità di fare rete, come una dei principali obbiettivi da raggiungere per le Pubbliche amministrazioni locali. A tal riguardo individueremo  obiettivi e linee programmatiche di progettazione mirate a sviluppare progetti strategici e di crescita per paese.

Il gruppo di lavoro sarà aperto alle esigenze e alle idee della comunità per raggiungere insieme il miglior obiettivo entro il 2026.

GIUSEPPE LANDOLFO:

Nella mia compagine di governo, che sarà costituita in caso di vittoria, sicuramente non mancheranno figure di alto profilo che metteranno a disposizione della comunità le proprie competenze ed esperienza per un efficiente impiego, sia delle risorse già presenti, che di quelle che potrebbero arrivare grazie a finanziamenti di matrice europea o statale. Già nell’agricoltura, avvalendomi della mia esperienza professionale, ho supportato molte aziende agricole e piccoli imprenditori per l’ottenimento di fondi europei e statali, e credo pertanto che sia un’opportunità da estendere in ogni settore.

DOMANDA N.11:

Gli incarichi assessorili saranno stabiliti in base ai voti o in base alle competenze?

MARIA ROSARIA DE BARTOLOMEO:

Gli incarichi assessorili sono delegati dal sindaco sulla scorta di valutazioni prettamente fiduciarie e politiche. Chiaramente l’aspetto “Fiduciario” si basa fortemente sulle valutazioni che spetteranno al gruppo, valorizzando le competenze, le predisposizioni e le professionalità di ciascuno.

GIUSEPPE LANDOLFO:

In questa fase è prematuro esprimere indicazioni sulla compagine assessorile. Ogni valutazione del caso sarà improntata nel rispetto di un giusto bilanciamento fra competenze e rappresentatività.

DOMANDA N.12:

Molti comuni si sono dati una identità con cui sono riconoscibili: Città dei Fiori, Città del Vino, Città dell’Olio, ecc.
Tra i suoi obiettivi è previsto un progetto per dare una identità culturale riconoscibile al Comune di Veglie?
Qualche anno fa fu proposto di fare di Veglie il “Comune della Musica” con un progetto dettagliato e con ricadute positive nell’ambito sociale ed economico del paese.
Secondo Lei è un progetto che potrebbe essere rivalutato?
E se non la Musica, quale secondo lei potrebbe essere l’elemento caratterizzante del nostro comune da mettere in risalto per un rilancio sociale-culturale-economico?

MARIA ROSARIA DE BARTOLOMEO:

Il rapporto tra identità e cultura è un focus su cui riflettere per costruire eventi socio-culturali, in un contesto di pluralismo e di complessità, che possano sottolineare la riconoscibilità di Veglie. L’obiettivo è il recupero delle tradizioni e la valorizzazione delle tante vocazioni del paese: agricola, olivicola e vitivinicola, enogastronomiche, musicali, storiche, artistiche, etc.

Tutti i progetti, di fatto risultato di lavoro, idee e condivisione, meritano di essere presi in considerazione. Compito di una buona amministrazione è incidere positivamente sulle esigenze dei proponenti e offrire collaborazione. Veglie vanta musicisti e gruppi musicali di spessore, un festival del jazz che si è tenuto per moltissimi anni, compositori e direttori d’orchestra… anche solo guardando alle risorse vegliesi, ci sono i presupposti per valorizzare festival già presenti, come “Jazz in Veglie”, e crearne di nuovi, che siano motivo di attrazione verso il nostro territorio.

Un altro elemento caratterizzante del paese è sicuramente la festa del Santo Patrono e potrebbe essere l’incipit per tutta una serie di eventi volti alla valorizzazione dell’identità socio-culturale del paese.

GIUSEPPE LANDOLFO:

Come ho già anticipato, la valorizzazione della musica è un tema a me caro e credo a tutta la comunità vegliese. Del resto la musica fa da sempre parte della nostra cultura, basti pensare alla taranta e a numerosi eventi che vengono realizzati in tutto il territorio e che sono fonte di grande richiamo turistico. Non mancheranno anche nel nostro Comune iniziative volte in tal senso. Come ho già detto è mia intenzione istituire delle stagioni di musica concertistica, lirica e moderna. Inoltre credo che il nostro Comune abbia anche altri elementi distintivi di grande prestigio. Veglie è un paese ricco di storia e di beni storici, come la Cripta della Madonna delle Favane, l’ipogeo, vecchi frantoi, affreschi. Inoltre è un paese fortemente agricolo, con una radicata esperienza nella coltivazione e produzione olearia e di altri prodotti locali che potrebbero essere messi in risalto. Proprio di recente mi sono impegnato nella istituzione di corsi per la conoscenza dell’olio e del vino.

DOMANDA N.13:

Veglie è stato uno dei paesi più ricchi e produttivi nel settore agricolo. Per quanto riguarda il settore vinicolo nel nostro comune esistevano addirittura quattro cantine che producevano vino distribuito  in tutta Italia. Di queste,  tre non esistono più. Una è stata ristrutturata ed è ancora in fase di completamento grazie però agli investimenti di un’azienda romana che ne sta facendo un gioiello di produzione vinicola che esporta vino in tutto il mondo. Per quanto riguarda il settore oleario esiste ancora uno oleificio che, come tutto il settore, è costretto a combattere con il problema della xylella. In tutti questi decenni c’è stato poco interesse della politica locale per salvare la produzione agricola del nostro paese compreso le cantine.
Cosa si potrebbe fare secondo Lei per ridare uno  slancio a questo settore in crisi e far riavvicinare i giovani all’imprenditoria agricola del futuro?

MARIA ROSARIA DE BARTOLOMEO:

Il settore agricolo è sempre stato strategico per la nostra economia locale ed ha dato al nostro territorio risorse e valori fondati sul lavoro che hanno permesso al nostro paese di produrre ricchezza non solo in  termini produttivi, ma anche culturali. Molti agricoltori, infatti, hanno potuto garantire un’istruzione universitaria ai propri figli proprio grazie alla lavorazione dei campi.

Oggi occorre puntare con decisione al rilancio del nostro sistema agroalimentare. Il nostro obiettivo: la nostra produzione agricola, che ha storia e qualità, deve essere collocata nella parte alta delle filiere commerciali. Solo in questo modo i nostri produttori potranno essere gratificati sia sul piano economico sia sul piano morale e della soddisfazione.

Dobbiamo puntare a un piano di rilancio dell’agricoltura salentina.

La perdita di buona parte del patrimonio vitivinicolo ha portato alla chiusura delle nostre cantine sociali nonché ad una perdita di interesse, da parte dei nostri viticoltori, nel settore.

Il disseccamento degli ulivi, poi, è un flagello epocale.

La Xilella ha portato al declino il comparto olivicolo, con conseguente perdita di produzione e di mercato, oltre che di valore ambientale del territorio poiché il valore aggiunto creato dalla filiera di produzione e trasformazione si è spostato fuori dal territorio vegliese.

In questi anni, di fronte a questa crisi, purtroppo, l’amministrazione comunale si è posta in maniera passiva, poiché non ha compreso l’importanza che ha per il nostro territorio l’economia agricola, pensando forse che se ne potesse fare a meno. Infatti, ad esempio, succedeva che mentre a Veglie si estirpavano i vigneti, in altri comuni queste coltivazioni venivano valorizzate ed incentivate.

Il Comune dovrebbe fungere da cabina di coordinamento del rilancio dell’agricoltura che dia la giusta attenzione sia alla singola impresa ma anche alla globalità del territorio, mettendo in atto, ad esempio, le seguenti attività:

  • accelerare e puntare con decisione ad un ecosistema agricolo differenziato e integrato: più colture arboree, in coerenza alla qualità dei terreni e alla sostenibilità ambientale;
  • affrontare il problema delle risorse irrigue, insieme ai produttori. Sono i produttori il nostro grande capitale, solo con loro protagonisti possiamo realizzare i nostri ambiziosi obiettivi;
  • coordinare un percorso di rigenerazione agricola che dovrà necessariamente tenere conto della sostenibilità ambientale e della multifunzionalità dell’agricoltura;
  • interconnettere la filiera agricola a quella del turismo, della tutela e valorizzazione del paesaggio e della produzione in base ad accordi/contratti di filiera;
  • puntare sull’utilizzo di un marchio di qualità o istituirne uno nuovo che abbia al centro il territorio dell’Arneo;
  • sostenere, anche con sgravi fiscali, le produzioni ecosostenibili;
  • il futuro dell’agricoltura è multifunzionale quindi occorre sostenere la componente turistica dell’agricoltura;
  • istituire dei farmers market (mercati dei contadini eventualmente con prevalenza di partecipazione vegliese).

Oggi i giovani che si avvicinano al mondo dell’agricoltura hanno un profilo ben definito: amano produrre in maniera sempre più green e ad alto valore per la salute, preferendo perciò prodotti biologici sempre più di qualità e legati al territorio.

Le nostre politiche saranno volte ad una valorizzazione dei prodotti agricoli locali, facendone produzione di nicchia valorizzata anche a livello extraterritoriale.

GIUSEPPE LANDOLFO:

Credo sia ampiamente nota la mia passione e dedizione al settore agricolo. Proprio per questo mi faccio promotore, insieme alla mia compagine in lista, della creazione di uno “SPORTELLO AGRICOLO” presso il nostro Comune ove vi sarà un consulente specializzato (Agronomo, Perito Agrario, Agrotecnico) per il disbrigo di tutte le pratiche (carburante agricolo ad accisa agevolata UMA, ristoro dai danni Xylella F., opportunità dal PSR PUGLIA etc..) in strettissima collaborazione con la Regione Puglia e tutti gli Enti del settore agricolo.

Riteniamo inoltre utile creare un Centro ortofrutticolo per il conferimento all’ingrosso della produzione locale dei coltivatori del posto da poi vendere ai grossisti regionali ed oltre.

Come già detto, è necessario anche richiedere finanziamenti di ogni genere a vantaggio del Comune in applicazione dei regolamenti comunitari e nazionali.

Fra le altre nostre proposte, vi è poi la creazione di farmer’s market sperimentale, ossia di un mercato agricolo dei coltivatori al dettaglio, almeno una volta al mese, la cui formula verrà maggiormente consolidata a seconda della risposta degli avventori.

Infine, dovrà esserci una programmazione ed attuazione di politiche tese a rafforzare il legame identitario tra territorio e produzione agroalimentare del nostro paese.

Siamo consapevoli che l’agricoltura salentina, e vegliese in particolare, ai giorni nostri vive una crisi profonda anche a causa di eventi atmosferici calamitosi che affliggono il “nostro” territorio da diversi anni (siccità ripetute, Xylella Fastidiosa) nella quale gli agricoltori non si vedono più riconosciuti i giusti proventi per il lavoro svolto. Questo è un aspetto dolente su cui un’Amministrazione deve assolutamente intervenire in aiuto dei propri cittadini.

DOMANDA N.14:

Veglie tra i tanti problemi ha anche quello, non sottovalutabile, dei numeri civici inesistenti e a volte errati che creano tra l’altro notevoli disguidi postali. Il Comune ha speso dei soldi per fare un censimento preciso, durato qualche anno, per l’assegnazione dei numeri civici che a quanto si dice è stato completato e depositato presso gli uffici addetti al settore. Ad oggi i cittadini non conoscono ancora come è stata sviluppata e/o modificata la numerazione civica delle loro abitazioni.
Nel prossimo mandato si arriverà ad assegnare e a consegnare il numero civico esatto alle abitazioni di Veglie?

MARIA ROSARIA DE BARTOLOMEO:

Il problema della toponomastica datata e, in alcuni casi, caratterizzata da errori o numeri civici addirittura inesistenti richiede sicuramente un intervento celere, anche in considerazione della difficile identificazione delle abitazioni in caso di emergenze e richieste di soccorso.

E’ stato affidato ad una ditta il censimento dei civici esistenti e la mappatura delle abitazioni comunali. Ora occorrerà provvedere ad eseguire le nuove numerazioni e l’allineamento con la banca dati anagrafica.

Il Comune possiede tutti i dati, forniti dagli stessi cittadini nelle diverse fasi della loro vita, necessari perché la ditta incaricata faccia un buon lavoro. È bene, però, che questo lavoro venga verificato con le comunità dei cittadini residenti, soprattutto delle zone nelle quali il tessuto abitativo non è ancora completato o urbanisticamente lacerato. È  bene, inoltre, che il lavoro tecnico venga accompagnato da uno stile della numerazione, cioè da un’estetica che dia un’immagine gradevole anche al pezzo di muro interessato, quasi sempre ai margini degli ingressi.

GIUSEPPE LANDOLFO:

Siamo a conoscenza del problema e abbiamo intenzione, in tempi ragionevoli, di risolvere le criticità che ne hanno determinato lo stallo.

DOMANDA N.15:

In caso di vittoria, quale sarà la sua prima azione da sindaco e quali sono i 4 problemi principali da risolvere o da attenzionare nei primi 100 giorni di governo?

MARIA ROSARIA DE BARTOLOMEO:

La prima azione di un sindaco è rimboccarsi le maniche e ascoltare.

A Veglie le urgenze sono molteplici, prima di una verifica è difficile dire cosa e come, le promesse lasciano il tempo che trovano, è l’ora dei fatti.

Premesso ciò, sicuramente nostra volontà sarà  quella di verificare lo stato degli immobili comunali inutilizzati nonché del patrimonio comunale in generale e  cercare di intercettare tutte quelle opportunità di finanziamenti volti alla rigenerazione e valorizzazione del territorio, al fine di “sfruttare” quanto il PNRR metterà a disposizione.

Una prima azione che ci impegneremo a portare a termine è il completamento della bretella con via Condorelli e verificare quali altre zone necessitano di attenzione.

Come già più volte ricordato, nostra premura sarà quella di ristabilire un dialogo con i cittadini, per mezzo delle consulte tematiche e di quartiere, e cercare di riorganizzare il dialogo tra il tessuto dell’associazionismo e le istituzioni, attraverso la creazione di un FORUM dell’associazionismo e del terzo settore.

GIUSEPPE LANDOLFO:

Come detto, ci sono molti aspetti su cui si può e si deve intervenire. E’ prematuro dire in questa sede quali siano le maggiori criticità, perché tutte richiederebbero un’analisi congiunta, anche di natura tecnica. Posso però anticipare che una delle nostre priorità è quella di una Casa della salute, ossia un centro sanitario polifunzionale che sarebbe di grande ausilio per i cittadini. 

DOMANDA N.16 (solo per Mariarosaria De Bartolomeo):

Come risponde alle critiche che mettono in risalto la presenza di pochi candidati nella sua lista con alle spalle una esperienza politico-amministrativa?

MARIA ROSARIA DE BARTOLOMEO:

Il tema dell’astensionismo politico domina da molti anni il dibattito politico. Le cause sono da ricercarsi nella disaffezione verso la classe politica che spesso non è stata capace di ascoltare le reali esigenze dei cittadini.

In particolar modo a livello locale, ciò che davvero conta non è tanto che il candidato abbia un’esperienza pregressa politico-amministrativa, quanto che le figure scelte portino un valore aggiunto al paese, ad esempio un professionista in grado di individuare linee di finanziamento nazionali o europee, persone capaci, che siano in grado di pensare, ad esempio, ad un piano energetico o ad un piano urbanistico, un piano stradale, amministratori che siano in grado di affrontare il tema del risparmio energetico ad iniziare da tutti gli edifici comunali.

Il rinnovamento della classe dirigente arricchisce le comunità locali, soprattutto quando le gestioni concluse hanno dimostrato scarsa coesione e livelli di competenza superficiali, salvo qualche rara eccezione. Rinnovare la classe dirigente significa far rinascere la speranza, della quale la nostra comunità ha molto bisogno. Grazie alla mia esperienza nella pubblica amministrazione e al mio percorso professionale e culturale potrei offrire un contributo decisivo, di indirizzo e di promozione, alle persone e alle attività della nostra cittadina.

Grazie all’esperienza di tanti, nel gruppo, nella pubblica amministrazione, e grazie ai rispettivi percorsi professionali e culturali, potremo offrire un supporto decisivo impegnandoci ad essere nuova classe dirigente generosa, attiva e solidale.

DOMANDA N.16 (solo per Giuseppe Landolfo):

Come risponde alle critiche che mettono in risalto la coesistenza nella sua lista di candidati che hanno sfiduciato insieme a quelli che sono stati sfiduciati nella passata amministrazione?

GIUSEPPE LANDOLFO:

Alle critiche rispondo che il buon amministratore del bene pubblico è colui che sostiene una causa, fatta di valori e principi, e non gli uomini. Quando la causa è giusta, non esistono “avversari”, ma cittadini che possono cooperare e superare le proprie diversità di pensiero per un bene superiore che è quello pubblico.

Spesso nella politica vegliese si è caduti nell’insidia dello schema “alleato-avversario” e questo è un errore da cui trarre insegnamento e da cui ripartire, tornando a credere nelle politica fatta prima da valori e poi anche da persone.

DOMANDA N.17:

Concluda l’intervista con un appello per convincere gli elettori a votare la sua lista.

MARIA ROSARIA DE BARTOLOMEO:
E’ molto importante per noi che il cittadino venga a votare il 14 e 15 maggio e il nostro invito al voto non lo bruceremo con false promesse. Lo dicono i fatti: noi siamo la prima visione, loro la replica, il nostro è un gruppo coeso e progressista che condivide intenti, obiettivi e soprattutto ha un’idea di paese. Ci proponiamo alla guida della nostra Veglie, di un paese che aspetta da anni di vedersi valorizzato, che ha bisogno di recuperare identità, cultura e ricchezza!La ripresa del paese sarà un percorso lungo e difficile e dovrà essere un cammino condiviso con la comunità. C’è molto lavoro da fare e lo possiamo fare solo insieme, con il nostro programma declinato al futuro.
GIUSEPPE LANDOLFO:

Voglio dimostrare ai cittadini Vegliesi che un miglioramento è possibile solo se voluto davvero da chi il proprio paese lo vive e lo ama. Credo di essere la persona giusta, per passione e competenza perché ho sempre dedicato me stesso alla mia comunità. Datemi fiducia e darò prova del mio impegno per rendere Veglie un paese migliore.


La Redazione di VeglieNews ringrazia i candidati Mariarosaria De Bartolomneo e Giusepe Landolfo per la cortesia e la diposibilità dimostrata nel rispondere ad un così importante numero di domande.
Siamo certi, come cittadini, che questo servizio, insieme a tutti quelli che in questi giorni ci accompagnano nella campagna elettorale, possa contribuire a dare una visione più chiara dei programmi delle due liste cadidate alla guida del Comune di VEGLIE:

LISTA N.1 “è PRIMAVERA” sindaco MARIAROSARIA DE BARTOLOMEO

LISTA N.2 “VEGLIE DI TUTTI” sindaco GIUSEPPE LANDOLFO

 

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