LETTERA DI YVAN RETTORE
(n.d.r. – Info dai siti Istituzionali): Nella lettera seguente di Yvan Rettore si fa riferimento ad una “proposta di Legge di iniziativa popolare”. La legge di iniziativa popolare è uno strumento legislativo, previsto dalla Costituzione della Repubblica Italiana, che permette ai cittadini di partecipare al processo legislativo del Parlamento: i cittadini facenti parte del corpo elettorale possono, attraverso una raccolta di firme, presentare al Presidente della Camera dei deputati o al Presidente del Senato della Repubblica un progetto di legge redatto in articoli, affinché questo sia poi discusso e votato.
Dal 1948 al 2022 sono state presentate 329 proposte di Legge di iniziativa popolare. Di queste solo 7 sono state approvate definitivamente. Quella citata nell’articolo, “Norme sulla Responsabilità Politica” presentata il 4 marzo 1999, è stata portata in data 30 maggio 2001 e poi assegnata il 28 giugno 2001 alla 1ª Commissione permanente (Affari costituzionali) per la valutazione. Ad oggi non è ancora iniziato l’esame e quindi non risulta ancora approvata.)
Lettera di Yvan Rettore:
In vista delle prossime elezioni comunali che si svolgeranno il 14 e 15 maggio 2023, il “Comitato Civico di Lecce e provincia in difesa della Costituzione” intende proporre a tutte le liste che si presenteranno di attuare, in caso di vittoria alla prossima tornata elettorale, un regolamento comunale che istituisca il concetto di “Responsabilità politica” che dovrebbe obbligare gli eletti a rendere conto periodicamente del proprio operato agli elettori accordando a questi ultimi la facoltà di licenziarli, qualora essi non abbiano rispettato gli impegni assunti in campagna elettorale.
Questa proposta si ispira alla proposta di Legge di iniziativa popolare “Norme sulla Responsabilità Politica” presentata nel 1999 dal Partito Umanista, il cui testo integrale è presente nel seguente link:
>>>Proposta di Legge Responsabilita Politica
Con tale proposta si intende promuovere la realizzazione di una Democrazia Reale, considerando i cittadini come gli unici depositari del potere politico, che essi delegano ai propri rappresentanti e che possono revocare se questi ultimi tradiscono gli impegni assunti.
Non appare infatti sufficiente che gli eletti vengano giudicati soltanto alle elezioni successive, avendo avuto cinque anni di tempo per agire liberamente al di fuori del mandato ricevuto e, spesso, contro di esso.
È necessario dare agli elettori uno strumento di controllo dei propri rappresentanti che superi questa delega in bianco e conceda effettivamente la possibilità di revocare il mandato a loro assegnato in qualunque momento della Legislatura comunale.
Questo tipo di provvedimento non andrebbe affatto in contrasto con l’Articolo 67 della Costituzione perché non prevede il vincolo degli eletti al mandato ricevuto dalla lista di appartenenza, mentre li obbligano al rispetto degli impegni assunti verso gli elettori.
Prof. Yvan Rettore
Referente locale “Comitato Civico di Lecce e Provincia
in difesa della Costituzione”.