“Sulle mie braccia” fa parte del lavoro discografico “La curva del tempo” in uscita prossimamente
Martedì 14 febbraio sarà pubblicato in digitale il nuovo singolo del musicista indipendente salentino Stefano Sirsi dal titolo “Sulle mie braccia”.
Classe 1986, Stefano Sirsi vive a Veglie, in provincia di Lecce. Autore, cantante e chitarrista, il suo stile musicale ripercorre linee sonore che spaziano dal pop-rock al post-punk/new wave in chiave contemporanea. I testi rigorosamente scritti in lingua italiana.
La sua è un’esperienza di quasi vent’anni: fonda gli Specie Veruna (2003-2007); poi i Mentedirado (2009-2011). Infine, Il Karma di Greta (2014-2018).
Dal 2020, prende corpo l’idea di un progetto solista. Nel novembre 2021, presso il Purerock Studio di Nanni Surace (Brindisi), lavora al “Dipinto Studio Sessions”, cinque tracce registrate in presa diretta, e distribuite in digitale il 15 gennaio 2022.
“Sulle mie braccia” è il terzo singolo estratto del suo primo lavoro discografico “La curva del tempo”, che vedrà luce nel 2023, pur non essendoci ancora una data certa d’uscita.
Il brano è stato anticipato lo scorso anno dai primi due singoli, “Senza gravità” e “Virus (una canzone sofferta)”, entrambi disponibili su tutti i digital stores.
“Sulle mie braccia” è una canzone che trae sostanza dal valore portante della donna. È una forma d’amore, nel senso più alto del termine. Donna come creatura forte, potente, disarmante, ma anche fragile. È celebrazione, è rispetto, è protezione. Racchiude in sé tutto questo. È un’ode. Tutto ha risalto maggiore soprattutto in questo contesto storico e sociale, sulla violenza fisica e morale verso di essa. Nel brano, simbolico è il richiamo allo scrittore e poeta tedesco Herman Hesse. Il riferimento è al ‘Demian’, la storia del giovane Emil Sinclair e del suo incontro con una donna che lui segretamente comincia ad amare e che diventa la sua Beatrice, come la Beatrice di Dante.
A livello compositivo, il brano ha una linea solida di pianoforte, spina dorsale della canzone, un intro da classica canzone pop d’autore, che apre però in un inciso molto orecchiabile, fresco, con rimandi al rock d’oltremanica.