YVAN RETTORE: «LETTERA APERTA AL DOTT. CLAUDIO PALADINI, EX SINDACO DI VEGLIE»

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Lettera di Yvan Rettore all’ex Sindaco di Veglie Claudio Paladini

Egregio Dottor Paladini,

Abbiamo saputo che per l’ennesima volta il comune di Veglie è stato commissariato, il che dimostra che si è in presenza di una vera e propria crisi nella classe politica locale.

Questa è dovuta a molteplici fattori.

Primo fra tutti è il fatto che con la scomparsa dei partiti e delle scuole di formazione ad esse collegate, la qualità e le competenze generali di coloro che oggi si propongono alla guida di un ente locale risultano sicuramente non all’altezza dei compiti a loro assegnati.

Si può essere un ottimo politico ma non è scontato che si sia comunque anche un buon amministratore.

Il non essere in modo continuativo parte integrante di un progetto politico e di una visione di paese propria all’appartenenza e militanza in una formazione politica rende più complicata non soltanto la creazione di liste elettorali ma anche il mantenimento degli impegni dei suoi aderenti in caso di elezione.

Nella fattispecie, vorremmo farle presente che purtroppo le sue amministrazioni detengono un triste primato locale in quanto ben due su tre sono finite con un commissariamento.

Inoltre, pur non entrando nelle beghe all’interno dell’ormai defunta maggioranza, conviene ricordare che lei si è imposto per il rotto della cuffia (meno di cento voti) alle ultime elezioni anche e soprattutto grazie ai voti dei consiglieri dissidenti e che, come in ogni matrimonio degno di questo nome, le colpe di una rottura non stanno mai esclusivamente da una parte.

Vorremmo pure farle notare che la sua lista ha ottenuto soltanto poco più del 25% dei voti espressi, che corrispondono ad appena il 20% dell’intero corpo elettorale.

Quindi di fatto lei ha governato in questi anni grazie ad una legge elettorale (che non riteniamo per nulla democratica) che premia la lista che ha ottenuto più voti e non quella che ha ottenuto la maggioranza assoluta degli stessi.

Di conseguenza, la sua amministrazione non godeva affatto della maggioranza dei consensi dei cittadini vegliesi, ma soltanto di una ridotta minoranza di essi.

Detto questo, vorremmo pregarla di non confondere le opere di normale amministrazione (manutenzione strade, edilizia scolastica, illuminazione pubblica, sicurezza, ecc…) con quelle invece che caratterizzano l’operato innovativo ed evolutivo di una giunta e che rientrano nella sfera di interventi incisivi in campo sociale, economico, ambientale e culturale.

E riguardo a questi ultimi, sinceramente non si sono visti in modo soddisfacente, anzi.

Sul piano culturale, è vero che qualcosa si è realizzato (in particolare nella valorizzazione della biblioteca comunale), ma troppo poco rispetto a quanto si sarebbe potuto attuare, visto che a Veglie mancano ancora un teatro, una libreria, un centro di aggregazione culturale e iniziative che vadano ben oltre le solite conferenze di presentazione di un libro.

Sul piano ambientale, risultano assenti a livello comunale le norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani, ossia un Regolamento, una Progettazione, un Piano annuale di monitoraggio e un Sistema Informativo del Verde pubblico.

C’è soltanto un Censimento del Verde Pubblico risalente al 2019 e fra il personale comunale manca una figura veramente esperta nel settore.

Così, d’estate le vie del paese rimangono invase da un calore insopportabile che ti impedisce di muoverti a piedi anche volendo.

Pensando ai cambiamenti climatici e all’innalzamento della media delle temperature terrestri, si potrebbe dire che si tratta di una negligenza piuttosto significativa.

Riguardo agli interventi di pulizia locale, qualcosa si è fatto nelle strade centrali del paese, ma al di fuori di esso le discariche a cielo aperto permangono e sono ancora una triste costante.

E se si chiede un intervento all’amministrazione comunale affinché proceda immediatamente allo sgombero delle stesse e dei terreni adiacenti, i tempi sono piuttosto lunghi e possono durare anche mesi.

Sul piano sociale e sanitario, non c’è stata una vera considerazione per i disabili (nonostante la petizione presentata dal nostro Comitato di recente e perfettamente ignorata dalla vostra amministrazione circa l’istituzione a livello comunale di un garante dei disabili) e gli anziani, tanto che i marciapiedi ormai sono praticamente inservibili al passaggio dei pedoni perché destinati a piazzarci qualsiasi cosa (pali della luce, bidoni della spazzatura, cassette Enel, segnaletiche stradali di cui diverse piazzate proprio dalla vostra amministrazione, ecc…), la maggior parte non sono a norma e non c’è una via del paese in cui siano strutturati in modo uniforme.

Per non parlare delle strade piene di buche e rattoppi che se le percorri a piedi, rischi ad ogni momento di farti male o di cadere rovinosamente, figuriamoci per un individuo che ha problemi di deambulazione seri.

Riguardo alle strade comunali, avrebbe dovuto precisare nel suo intervento su questa testata che soltanto una piccolissima parte è interessata ad interventi di manutenzione e in alcuni casi unicamente una parte di esse.

Il manto stradale della piazza centrale del paese poi non è mai stato messo veramente in sicurezza, tanto è vero che risulta ancora pericoloso in più punti per il passaggio pedonale delle persone.

Il PUG (Piano Urbanistico Generale) è fermo dal secolo scorso (e da allora il paese è cambiato non poco nella sua conformazione), non ci sono piste ciclabili, le rastrelliere sono rare, i parcheggi in certe ore della giornata sono eseguiti in modo selvaggio e disordinato specie nelle strade centrali del paese, non esistono orari di carico e scarico di merci con la conseguenza che tale carenza può compromettere il flusso regolare del traffico in certi momenti e gli organici della Polizia Municipale appaiono alquanto insufficienti nel monitorare un territorio di dimensioni piuttosto ampie.

D’altro canto, gli aiuti dati dalla sua amministrazione ai cittadini in difficoltà erano inseriti nei finanziamenti erogati dallo Stato centrale durante la pandemia e rientravano quindi nei vostri obblighi amministrativi.

Poi, lo spostamento integrale di tutte le strutture comunali, compresa la sede dei vigili urbani e la guardia medica in una zona periferica della città è stata un’iniziativa nel complesso inadeguata e infelice rispetto a tutti coloro che hanno difficoltà a spostarsi in macchina (o non ce l’hanno proprio) o hanno problematiche fisiche che glielo impediscono.

È per questo motivo che nella stragrande maggioranza dei comuni questi uffici sono sempre situati nel centro del paese.

Lo stesso discorso vale per l’area mercatale perché anche in questo caso si cerca di solito di privilegiare aree interne al paese e non al suo esterno.

Praticamente a Veglie tale area si trova in mezzo ai campi!

Con l’avallo di tale scelta, è ovvio che i soggetti citati poc’anzi non possono recarvisi, rendendo di fatto la piazza di Veglie poco interessante per gli operatori del settore.

In merito alla riduzione della tassa sulla raccolta differenziata (a prescindere dal fatto che si tratta di un’imposta iniqua che non tiene affatto conto dei quantitativi di rifiuti prodotti nello specifico da ogni singolo cittadino) appare di importo modesto e trascurabile, specie in questo momento con un’inflazione ormai a due cifre.

D’altra parte, nel corso della sua ultima amministrazione, non sono mai state attivate le consulte, che sono un motore fondamentale e significativo di partecipazione della cittadinanza alla vita democratica.

Se è vero che durante la pandemia non si potevano fare aggregazioni è anche vero (visto i consigli comunali di quel periodo) che gli incontri ad esse inerenti avrebbero potuto tenersi benissimo attraverso videoconferenze.

Inoltre, diverse volte il nostro comitato ha interpellato la vostra amministrazione via pec  su varie tematiche (ambiente, disabili, viabilità, ecc…) ma soltanto una volta abbiamo ottenuto una risposta dall’Ufficio Ambiente del Comune.

Sarebbe buona norma oltre che un obbligo previsto dal diritto amministrativo rispondere alle pec che vi giungono da parte dei cittadini entro il termine di 30 giorni.

Riguardo all’opposizione di cui lei parla nel suo intervento, riteniamo che sia stata piuttosto blanda quanto insignificante, spesso assente dalle grandi tematiche del paese, non da ultima quella relativa al rilancio economico dello stesso.

Perché è evidente, Dott. Paladini, che questo rilancio non c’è mai stato nel corso della sua amministrazione e questo è anche dovuto all’incapacità ormai cronica da parte della stessa nel reperire ed acquisire fondi regionali ed europei che potrebbero concretamente promuoverlo.

Il confronto con comuni limitrofi quali Novoli, Salice, Porto Cesareo e Leverano appare davvero emblematico a riguardo.

Infine, i progetti che lei cita e che non sarebbero andati in porto a causa del crollo della sua Giunta, non sono da annoverare come conquiste della stessa proprio perché non si sono mai attuati e potranno quindi semmai rientrare nell’ottica di contenuti da presentare nel vostro programma nel corso della prossima campagna elettorale.

Detto questo, concludiamo affermando che la sua amministrazione non ha prodotto risultati davvero soddisfacenti per il benessere di questa collettività, tali da poter auspicare che lei possa ancora insediarsi nuovamente alla carica di primo cittadino.

Veglie avrebbe bisogno di ben altri interventi e di azioni che veramente riescano a farla uscire dal lungo torpore in cui ormai sembra essersi arenata.

Teniamo a precisare che le critiche che abbiamo espresso in questa sede non intendono affatto andare in contrasto con la reputazione di nessuno dei membri del consiglio comunale.

Infatti, non si tratta affatto di attacchi di natura personale ma soltanto di considerazioni politiche sul loro operato basate su dei fatti.

Nel merito, vorremmo ancora aggiungere che Veglie necessita davvero e con urgenza di avere finalmente un sindaco a tempo pieno, perché la crisi in cui versa questa località merita una presenza costante sul territorio e fra la sua gente.

Svolgere tale incarico a tempo parziale, significa a nostro parere considerare in modo riduttivo tale mansione e delegarla ad altri può non risultare sempre positivo e costruttivo per i destini di questa comunità.

Sinceri auguri per la sua prossima campagna elettorale.

Yvan Rettore
Referente del Comitato Civico di Lecce e provincia
in difesa della Costituzione

– Associazione Free

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