PROCESSO PER LA MORTE NELLA RAFFINERIA API

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Ad Ancona l’udienza per l’incidente che costò la vita a Francesco Fiore

(articolo da La Gazzetta del Mezzogiorno di venerdì 28/11/14 – di P.T.)

VEGLIE. Il 18 giugno 2013 perse la vita a causa di un incidente sul lavoro nella raffineria Api di Falconara Marittima (Ancona). Per la morte di Francesco Fiore, 54enne di Veglie, in sette potrebbero finire a giudizio. Si tratta di G. C., 49enne di Varese, amministratore delegato della Api Spa; F. L., padovano di 62 anni, responsabile del settore manutenzione; M. D. P., napoletano di 44 anni, responsabile del reparto ispezione; P. A. 51 enne di Ascoli, dirigente del settore operazioni; M. M.47enne di Senigallia, dirigente del settore produzione; M. B., 43enne anconetano, addetto alla messa in sicurezza dell’impianto; A. P., 64enne di Taranto, titolare della Ferplast, la ditta di cui era dipendente l’operaio di Veglie. Tutti dovranno rispondere di omicidio colposo in concorso.

L’udienza preliminare si è svolta ieri ad Ancona ed e stata aggiornata al 5 febbraio: sarà necessaria, infatti, un’integrazione al fascicolo per le lesioni subite dal collega di Fiore, il 46enne Giovanni Calcagnile, anche lui di Veglie.

La mattina del 30 maggio Fiore stava lavorando insieme al collega su una condotta dì vapore. La sua azienda era stata incaricata di svolgere la manutenzione dell’impianto in vista del riavvio della raffinazione. Improvvisamente url valvola sprigionò un potente getto di vapore che colpì in pieno 1’uomo, causandogli ustioni di secondo grado sul 75% del corpo. Meno gravi le condizioni di Calcagnile, dimesso subito dopo le prime cure. Fiore mori dopo circa due settimane nell’ospedale di Ancona,.

Secondo l’accusa, l’operaio avrebbe lavorato sulla valvola ad impianto funzionante e quindi senza i necessari accorgimenti di sicurezza e senza che sulle stesse valvole fosse installato un sistema di prossimità per la chiusura dalla sala di controllo.

(p. t.)

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