10 Consiglieri Comunali presentano una Mozione di Sfiducia al Sindaco di Veglie Claudio Paladini

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Nella gornata del 7 Maggio è stata presentata una Mozione di Sfiducia da 10 Consiglieri Comunali al Sindaco di Veglie Claudio Paladini

Presentata inoltre una richiesta urgente di convocazione del Consiglio Comunale di Veglie per votare la sfiducia al Sindaco Paladini

Di seguito il testo integrale della Mozione  di Sfiducia a firma dei ConsiglieriZanelia Landolfo,Maura Centonze, Salvatore Fai, Fabrizio Stefanizzi, Giusi Nicolaci, Giuseppe Landolfo, Valerio Armonico, Luigi Spagnolo, Cosimo Vetrano, Eleonora Coluccia:

Ai Consiglieri Comunali tutti
Al Segretario Comunale
Al Presidente del Consiglio Comunale
Oggetto: Mozione di Sfiducia al Sindaco di Veglie, Dott. Paladini Claudio ai sensi dell’art. 52 del D.lgs. 267/2000
I sottoscritti Consiglieri del Comune di Veglie, presentano mozione di sfiducia ai sensi dell’art. 52 del D.Lgs.vo 267/200  ai fini della quale espongono le seguenti le motivazioni politiche.
Premesso che con nota acquisita al protocollo generale dell’Ente in data 18/02/2020, al n. 2738 di registro, il Sindaco ha accettato le dimissioni della carica di Assessore e componente della Giunta Comunale dei consiglieri Signori Giusi Nicolaci (nonché vicesindaco) e Fabrizio Stefanizzi sottoposte al Sindaco medesimo con separate note in data 13/01/2020, per divergenze politico amministrative varie;
Vista la nuova situazione politica venutasi a creare in cui il Sig. Sindaco dapprima ha azzerato la giunta comunale con decreto sindacale n. 12 del 27/04/2020 e successivamente, con decreto sindacale n. 15 del 05/05/2020, ha nominato la nuova giunta;
Constatato come, in seguito alle succitate azioni poste in essere dal Primo cittadino, lo stesso risulta ormai essere  sostenuto, nell’azione politica ed amministrativa per la quale ha ricevuto mandato elettorale, solo da una sparuta minoranza consiliare tra l’altro non più rispondente alla volontà elettiva del corpo elettorale;
Considerato che il Sindaco in assenza di una maggioranza consiliare che ne sostenga l’azione politica volta al perseguimento degli obiettivi contenuti nel programma amministrativo, risulta essere impossibilitato ad assolvere alle funzioni previsteanche dall’art. 35 dello Statuto del Comune di Veglie;
Atteso atto che i consiglieri comunali di opposizione non sono mai stati coinvolti dal Sindaco (salvo che per una sola eccezione su richiesta dei consiglieri) nei processi decisionali nonostante la mancanza di una maggioranza che lo sostenesse e nonostante la disponibilità a collaborare per il bene del paese palesata da tutti i suddetti consiglieri;
Viste le varie sollecitazioni da parte di più consiglieri, palesate sia in consiglio che attraverso lettere sottoscritte, della necessità di costruire un ampio raggio di collaborazione disponibile a risolvere la situazione politica creatasi, sollecitazioni  alle quali tuttavia non è arrivata nessuna risposta
Paventando  che le motivazioni del Sindaco addotte nell’atto di azzeramento della Giunta e richiamate nel successivo atto di nuova nomina della medesima, “al fine di ottenere  effettivo e concreto rilancio dell’azione amministrativa che risulta di fondamentale importanza in questo momento di gravissima crisi sociale e sanitaria…”, siano meramente pretestuose e non conformi alla reale situazione in cui versa l’amministrazione comunale;
Tenuto conto che proprio in questa fase di emergenza sanitaria ed economica  il comune di Veglie ha la necessità di  una guida politica forte e legittimata ad adottare atti di natura contabile ed amministrativa eccezionali e tali da garantire in ogni caso il governo della comunità
Tutto ciò premesso e considerato
Chiedono
La convocazione del Consiglio Comunale in seduta straordinaria al fine di sottoporre al Consiglio Comunale la votazione per appello nominale della presente mozione di sfiducia ex art. 52 D.lgs. 267/00
I consiglieri richiedenti:
Zanelia Landolfo; Maura Centonze; Salvatore Fai;
Fabrizio Stefanizzi; Giusi Nicolaci; Giuseppe Landolfo;
Valerio Armonico; Luigi Spagnolo; Cosimo Vetrano; Eleonora Coluccia
7 maggio 2020

3 COMMENTS

  1. In piena pandemia, con gente che ancora sta morendo e soffrendo le pene dell’inferno, considero questo comportamento davvero squallido ed irresponsabile. Avviare una crisi di giunta quando dovremmo tutti essere uniti e avere certezze riguardo ad una amministrazione comunale che dovrebbe essere al servizio dei cittadini e non di putridi interessi di parte, è davvero una cosa inqualificabile. Invito tutti i cittadini vegliesi a ricordarsi dei nomi e cognomi di questi consiglieri in modo da non doverli mai più rivedere far politica nella nostra città per il male che stanno facendo all’insieme della collettività!

  2. QUANDO CI SI AUGURA UN COMMISSARIAMENTO RISPETTO AD UNA GIUNTA COMUNALE SIGNIFICA CHE SI E’ SMARRITO NON SOLTANTO IL VALORE DELLA DEMOCRAZIA MA ANCHE IL SENSO DI COMMUNITA’

    Augurarsi un commissariamento (che corrisponde nei fatti alla dittatura di un podestà) del proprio comune in luogo e posto di una amministrazione comunale (che, seppure minoritaria in consiglio, rimane comunque espressione di una volontà popolare) equivale a non avere capito un accidente del valore della democrazia e appare una posizione ancor più sciagurata in un momento difficile come questo in cui ci sarebbe davvero bisogno soltanto di solidarietà e di un senso di responsabilità condiviso fra tutti i cittadini, in primis fra tutte le forze politiche. Yvan Rettore

  3. Signora Anna Russo d’accordo con te, ma a furia di segnare nomi e cognomi di consiglieri, assessori e sindaci negli ultimi 20 anni, mi e’ finito il quadernone

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