Il sindaco risponde alla lettera dei cittadini con la quale segnalavano esalazioni tossiche nel paese
VEGLIE – Con una lettera (che riportiamo di seguito) indirizzata al Prefetto di Lecce, al Sindaco del Comune di Veglie e al Comandante della Stazione dei Carabinieri di Veglie, numerosi cittadini hanno segnalato “la presenza nell’area del Comune di Veglie, nella notte tra il 10 e l’11 u.s. di un odore acre, irritante per le prime vie aeree e dall’odore sgradevole” e invitavano le autorità a prendere provvedimenti per salvaguardare la salute dei cittadini.
Il Sindaco di Veglie Claudio Paladini con un comunicato (che riportiamo successivamente in calce) risponde ai cittadini invitando a non “suscitare un ‘ingiustificato allarme sociale’ nella popolazione”.
Di seguito la testo integrale della lettera a firma di alcuni cittadini di Veglie indirizzata al Prefetto di Lecce, al Sindaco del Comune di Veglie e al Comandante della Stazione dei Carabinieri di Veglie:
I sottoscritti cittadini portano a conoscenza delle SS.LL. la presenza nell’area del Comune di Veglie, nella notte tra il 10 e l’11 u.s. di un odore acre, irritante per le prime vie aeree e dall’odore sgradevole come quello che si ottiene durante la combustione di oggetti di plastica.
Alcune persone riferiscono di aver dovuto chiudere porte e finestre per evitare l’effetto tossico-irritante delle esalazioni.
Questo fenomeno si verifica con una certa sistematicità durante il periodo estivo degli ultimi anni, a volte questi fumi provengono dal nord del paese e a volte dal sud.
Viene ancora riferito, da alcuni abitanti nel versante nord del paese, che quasi tutte le mattine, dalle tre fino alle sei, sono costretti a chiudere le finestre a causa di esalazioni nauseabonde ed irritanti per le prime vie aeree.
Cosa sta succedendo? Chi brucia dei materiali in modo irregolare? Non siamo più in condizioni di avere un adeguato controllo del territorio? Ogni cittadino è libero di inquinare l’ambiente bruciando arbitrariamente resti di plastica o altro, magari convinti che di notte nessuno li può vedere?
Sono queste alcune delle domande che i cittadini si fanno.
Si intuisce una sorta di rassegnazione, un allentamento del rapporto Cittadino-Istituzioni che nasce dalla sfiducia in chi dimostra incapacità a contenere questi comportamenti malsani.
Sono sconfortanti frasi tipo ”ho telefonato all’ufficio dei Vigili Urbani e non ha risposto nessuno, magari era mezzanotte”; oppure “I Vigili del Fuoco non sanno cosa fare se non viene indicato il punto esatto in cui si sta verificando l’incendio “, oppure i Carabinieri, d’estate, hanno tanto da fare che difficilmente trovano il tempo per indagare su questi abusi.
Noi cittadini non vogliano restare soli e abbandonati dalle Istituzioni presenti sul territorio, per questo chiediamo alle SS.LL. che venga prestata una maggiore attenzione a questi fenomeni, sinteticamente esposti, che potrebbero sembrare di poco conto; se ci ricordiamo, però, che anche dalla combustione inadeguata della plastica si generano le “diossine” che, come è noto a tutti, sono dei potenti cancerogeni, il problema diventa serio e certamente da non trascurare.
Quell’attenzione in più richiesta da noi Cittadini, qualora dovesse essere concessa dalle SS.LL. , porterà ad una rinnovata fiducia nelle Istituzioni impegnate al rispetto della Legalità e della Salute del nostro territorio.
Fiduciosi porgiamo distinti saluti.
Alcuni cittadini di Veglie
Di seguito il testo integrale del comunicato del Sindaco del Comune di Veglie in risposta all’allarme lanciato dai cittadini:
Corre l’obbligo di smentire decisamente quanto denunciato in modo allarmistico nell’articolo apparso in data 05.09.19, dal titolo INCENDI ED ESALAZIONI TOSSICHE, LETTERA AL PREFETTO, tale da suscitare un ‘ingiustificato allarme sociale’ nella popolazione, ed in particolare contro l’esposto di cui si è reso promotore un medico locale, che segnala la presenza di persistenti ‘emissioni tossiche’ nell’area del Comune di Veglie.
Nel paese di Veglie non vi è presenza alcuna di emissioni tossiche, per cui detto esposto può costituire un’ipotesi di ingiustificata turbativa dell’ordine pubblico.
Al riguardo si osserva che l’ufficio dei VV.UU, ha ricevuto una segnalazione telefonica in data 11.08.19 per presunti fumi nella zona nord del paese, effettuando un sopralluogo nel tardo pomeriggio dello stesso giorno, senza riscontrare esalazioni di alcun genere; cui si aggiunge un incendio occorso in data 21.08.19 che ha interessato la parte nord del paese, ed in particolare una parte di zona a ‘macchia mediterranea’, come risulta da intervento dei VV.F e della Polizia municipale.
Sicuramente vi sarà qualche contadino che avrà bruciato stoppie e qualche balordo qualche busta di rifiuti, ma si tratta pur sempre di casi isolati (come può accadere purtroppo in altri paesi).
Tutto ciò non deve però indurre a fomentare l’opinione pubblica, sostenendo -in modo allarmistico- che l’ambiente sia inquinato a tal punto da paventare emissioni tossiche.
Ad ogni modo, sono in corso attività di indagine da parte del Comandante della Polizia municipale, dott. Leo, in esito alle quali sarà presentata una dettagliata relazione all’Autorità giudiziaria, in merito a questa vicenda, in modo da chiarire la reale consistenza del problema sollevato in modo spropositato, tanto che nella tarda serata di alcuni giorni fa –tramite social- si è scatenato un allarme per presunte emissioni in via Salice, poi accertandosi che si trattava della bruciatura di un paio di metri di stoppie sul ciglio stradale di una zona periferica.
Il Sindaco di Veglie
Claudio Paladini
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