Un progetto nato nel 2017 che vede musicisti Salentini e Africani uniti insieme per registrare in studio un CD dopo lo scorso tour2018
Nel progetto anche musicisti vegliesi
Un progetto nato dal basso nel 2017 quello di “Orchestra senza confini”, che dopo uno strepitoso successo ottenuto nelle date dei concerti estivi si è posto l’obiettivo di registrare in un vero studio musicale il repertorio nato dalla collaborazione di musicisti provenienti da diverse zone del Mediterraneo e dell’Africa.
In un periodo in cui si parla molto di integrazione e della difficoltà di metterla in pratica, un gruppo di musicisti molto giovani e con le idee chiare ha saputo fare della musica un elemento di dialogo tra diverse culture realizzando un progetto nel quale la musica abbatte tutte le barriere permettendo il dialogo tra popoli diversi.
Il prossimo obiettivo di “Orchestra senza confini” è la realizzazione di un CD nel quale lasciare la traccia concreta di questo progetto e dare a tutti l’opportunità di ascoltare il risultato del lavoro svolto. Per raggiungere questo risultato è stata avviata una campagna di fundraising sulla piattaforma apposita MusicRaiser: l’obiettivo è raccogliere 3mila euro in 60 giorni, con i quali registrare 5 brani inediti. Un traguardo al quale si può giungere entro il 19 febbraio prossimo: finora, in 20 giorni, è stato raccolto più di un terzo della somma.
A chi li sostiene, gli artisti promettono come segno di ringraziamento diversi premi, in base alla somma versata. Tutti i dettagli per la donazione sulla pagina >>>MusicRaiser.
“Orchestra senza confini” nasce a marzo 2017 su iniziativa di Claudio Prima e Giovanni Martella: è quest’ultimo, di ritorno da un viaggio in Africa, a voler coniugare la musica tradizionale africana con le sonorità del Salento.
Da lì l’idea di creare un laboratorio aperto presso le Manifatture Knos di Lecce, tramite un progetto finanziato da Presidenza del Consiglio – Dipartimento dalla Gioventù nell’ambito del bando “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici” e realizzato da Associazione Culturale Sud-Est, in collaborazione con altre realtà leccesi: Fermenti Lattici, Ruotando, Etnos centro multiculturale e Factory Compagnia Transadriatica.
Un elemento in più è stato il dialogo con l’associazione Poiesis, che ha permesso di includere all’interno della nascente orchestra due ragazzi sordi, Gianni Savina e Dario Di Noi.