AL VIA UN’INCHIESTA
AL CENTRO DELLA VICENDA LO SONTRO TRA UNA DOCENTE E IL DIRIGENTE SCOLASTICO DEL SECONDO POLO “GUGLIELMO MARCONI”
N.Q.d.P. 6/5/14 – E. M.
Ha dato il via ad una inchiesta penale lo scontro fra il dirigente scolastico ed una docente sui parcheggi per disabili nel cortile del secondo polo “Guglielmo Marconi” di Veglie. ( www.veglienews.com/?p=1803 )
Diffamazione ed atti persecutori (stalking, cioé) sono le ipotesi di reato iscritte sul fascicolo del pubblico ministero Angela Rotondano. Ci sono i nomi dell’insegnante S.R., 44 anni, del posto, e di Angelo De Stradis, 51 anni, di Nardò; la prima come indagata e l’altro come vittima. Vittima di
una serie di comportamenti che la donna del suo staff di insegnanti avrebbe mantenuto nel momento in cui emanò la circolare con cui vietò di parcheggiare le auto degli insegnanti nel cortile della scuola.
Anche l’auto di chi, come S.R. accompagna a scuola una figlia disabile. Ma nulla di rilevante sotto il profilo penale è emerso intanto dagli accertamenti disposti dal magistrato. E per questo ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta.
Se la “querelle” del secondo polo “Gug1ielmo Marconi” sia avulsa da profili di natura penale, tuttavia, lo dovrà stabilire il giudice per le indagini preliminari: potrà accogliere la richiesta del pubblico ministero Rotondano oppure disporre nuovi accertamenti.
Le indagini per il momento si sono occupate di verificare se fosse fondata una serie di atteggiamenti che la docente avrebbe mantenuto nei confronti del dirigente scolastico dal momento il cui – era il 3 novembre, dell’anno scorso — emanò la circolare che chiuse il cancello delle scuola all’ingresso delle macchine. De Stradis spiegò di non aver fatto altro che adeguarsi al piano di sicurezza dell’istituto: l’anomalia del cortile trasformato in parcheggio glielo aveva fatto notare l’architetto Francesco Mazzotta, responsabile della sicurezza dell’edifici0. Una settimana dopo il dirigente chiese ed ottenne dal sindaco di Veglie sia la creazione di un parcheggio per disabili davanti alla scuola (in via Santo Spirito ed in via Garibaldi) che di un’area di sosta breve nel cortile della scuola.
Problema risolto? No, a quanto pare. Dalle notizie apprese dagli inquirenti, l’insegnante avrebbe ignorato quella circolare. E con il suo dirigente si sarebbe innescato uno scontro sostanziatosi in atteggiamenti che avrebbero avuto lo scopo di delegittimarlo e che ha visto anche l’interessamento dei sindacati e della dirigenza dell’ufficio scolastico provinciale.
Ma l’inchiesta penale non ha accertato alcuna responsabilità dell’insegnante. Ora tocca al giudice per le indagini preliminari pronunciarsi.
dal Nuovo Quotidiano di Puglia di Martedì 6 Maggio – E.M.