IN OSPEDALE PER UN DOLORE AL BRACCIO MUORE POCHE ORE DOPO L’INFILTRAZIONE
I figli dell’anziana depositeranno oggi la denuncia per accertare eventuali colpe
(G.d.M. 6/4/14 – G. Lat.)
VEGLIE – Una morte improvvisa, su cui si addensano sospetti sulle cure ricevute e dubbi sulle cause del decesso. Ecco perché i figli di Luisa Varo Ortiz, 74 anni, di Veglie, si sono rivolti alla Procura per fare chiarezza sulle cause della morte della madre e per accertare eventuali responsabilità. I familiari, assistiti dall’avvocato Mauro Calò, questa mattina depositeranno una denuncia dopo aver informato il posto fisso di polizia del pronto soccorso del Fazzi della loro intenzione di sollecitare l’intervento della Procura.
La donna è morta ieri mattina nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Lecce. Vi è giunta in condizioni critiche dopo essere stata anche all’ospedale di Copertino.
Nella denuncia i familiari ricostruiscono quanto avvenuto negli ultimi tre giorni. Tutto comincia mercoledì sera, quando la donna avverte un dolore al braccio destro. La guardia medica le prescrive degli antiffiammatori. Ma l’indomani, poiché i dolori persistono, la donna viene accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale di Copertino. Viene sottoposta ad accertamenti diagnostici che, però, escludono anomalie. Prima di essere dimessa, però, nella sala gessi dell’ospedale viene sottoposta ad un’infiltrazione. Così, almeno, sarebbe stato riferito ai parenti senza altra precisazione. Poi, dopo un’ ora di attesa, viene rimandata nella propria abitazione.
Le condizioni della donna, però, non migliorano. L’anziana appare intontita. E i figli, in piena notte, si rivolgono al medico curante che sollecita l’intervento del 118. I soccorritori, accertate le condizioni della donna, la accompagnano al pronto soccorso dell’ospedale Vito Fazzi dove viene ricoverata nel reparto di Rianimazione, dove muore.
Sulle cause della morte i medici non si pronunciano. Tanto che la direzione sanitaria dell’ospedale avrebbe voluto disporre l’ autopsia come accertamento diagnostico. I figli, però, si sono rivolti alla Procura e – come si diceva – questa mattina verrà depositata la denuncia. Ad insospettire i familiari ci sono alcuni lividi comparsi sulla parte destra del corpo dell’anziana dove era stata effettuata l’infiltrazione.
da La Gazzetta del Mezzogiorno di Domenica 6 Aprile 2014 – G. Latt.