LETTERA APERTA DEL DOTT. FABIO COPPOLA
S.I.C. DI FATTO
Riconoscimento Aree S.I.C. del Comune di Veglie. Proposta.
Al Sindaco
del Comune di Veglie
dott. Alessandro Aprile
Gentile Signor Sindaco,
come è noto l’Unione Europea con la Direttiva 92/43/CEE prevedeva la conservazione degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatiche; L’Italia recepiva tale direttiva con il D.P.R. 8/9/1997, n. 357. Successivamente il Ministero dell’Ambiente col decreto del 3/4/2000 individuava i vari siti di importanza comunitaria (S.I.C.), tra cui anche quelli in provincia di Lecce.
(n.d.r.>> CONSULTA QUI ILMANUALE ITALIANO DI INTERPRETAZIONE DEGLI HABITAT DELLA DIRETTIVA 92/43 CEE )
Nonostante nel feudo vegliese ci fossero aree di pregio naturalistico degne di tale classificazione, queste non rientravano nell’elenco del Ministero.
Recenti studi dell’Università del Salento, commissionati dal Comune di Veglie durante l’attuale amministrazione comunale, tra i vari habitat presenti rilevavano anche l’habitat prioritario “percorsi substeppici di graminacee e piante annue (Thero-Brachypodietea)” nelle contrade “Lupomonaco”, “Rizzi”, e “Casa Porcara”. Quindi un habitat più raro rispetto ad altri, e che quindi richiede un’attenzione particolare riguardo alla sua conservazione.
Ottenere la classificazione di sito di importanza comunitaria, avrebbe per tali aree diversi vantaggi.
Innanzitutto ci sarebbe una maggiore tutela. Un’area S.I.C. avrebbe più possibilità di beneficiare di finanziamenti europei, relativi alla salvaguardia e valorizzazione. Infine, un’area S.I.C. ha unavalenza maggiore anche come attrattore turistico, cioè mi riferisco al turismo naturalistico, e come indicatore di una migliore qualità della vita della popolazione in generale.
Pertanto, propongo alla S.V. di valutare la possibilità di avviare il procedimento per ottenere il riconoscimento come S.I.C. delle aree suddette.
Distinti saluti.
Veglie, 13/3/2014
Dr. Fabio Coppola