«25 APRILE»: RIFLESSIONI DEL CIRCOLO PD DI VEGLIE

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«La Libertà dell’Italia donata alle generazioni successive da migliaia di uomini e donne»

25 aprile 2016

(Comunicato del Circolo PD di Veglie)

Qual è l’eredità della Resistenza oggi, nel vissuto commemorativo del 25 Aprile?

Come mai quella Storia, che libera il Paese dalla Dittatura e pone le basi per la costruzione della Democrazia, non è divenuta patrimonio condiviso nel sentire comune del popolo italiano?

Perché la ritualità formale ha prevalso sulla trasmissione dei valori fondativi della nostra Costituzione?

Eppure non mancano le testimonianze. La Storiografia ha tracciato un bilancio articolato e complesso di quegli anni, mentre la Letteratura e il Cinema hanno documentato con dovizia di particolari momenti eroici e cedimenti, incrinature e generosi sacrifici.

Il Dott. Fabio Coppola ha curato, lo scorso anno, la presentazione di un elenco di 18 ragazzi vegliesi che parteciparono alla Resistenza, rendendo pubblico il contributo offerto di quei nostri concittadini alla guerra di Liberazione.

Quanti conoscevano quei nomi? Come abbiamo coltivato la memoria di quei giovani? Il loro impegno è stato un esempio per le generazioni successive?  Cosa pensiamo oggi di quell’esperienza, al di là della retorica celebrativa? Quegli ideali sono ancora attuali? Il sacrificio offerto per quegli ideali è ancora spendibile?

Per dare delle risposte convincenti abbiamo l’obbligo di indagare sui nostri comportamenti, sul cinismo che ci ha contaminati, sull’opportunismo che ci ha contagiati, sul perbenismo che ci ha modificati, perché nel quotidiano il calcolo ci paralizza, mentre siamo debitori verso quanti hanno creduto che la Libertà andava perseguita a costo della vita.

Da parte nostra abbiamo deciso di non dire le prime cose che ci venivano in mente e abbiamo provato a staccarci dal pensiero comune, ci siamo preso l’onere di essere criticati e abbiamo assunto l’impegno di dare un senso allo stare insieme di una comunità, che chiede alla politica una gestione onesta e trasparente della cosa pubblica.

Abbiamo inteso ricordare il 25 Aprile in questo modo interrogandoci, convinti che le certezze possono sopravvivere solo ai dubbi più incalzanti.

Ci sono molti modi per ricordare un evento e una data a lungo divisivi del nostro paese e vanno tutti rispettati, quello che non può essere tollerato è la negazione dei fatti e con essa l’equiparazione delle parti in campo, poiché da una parte si combatteva per la conservazione della Dittatura e dall’altra per la Liberazione dalla Tirannide.

Si tratta di un’interpretazione di quello che riteniamo sia stata la motivazione, che spinse migliaia di uomini e donne ad organizzarsi nei modi diversi, per conquistare la Libertà del loro paese e donarla alle generazioni successive, convinti che queste avrebbero continuato a difenderla, come ideale vivo da coltivare ogni giorno, nel rispetto della Democrazia e della Costituzione.

Circolo PD Veglie

24 aprile 2016

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