Lettera aperta dei volontari animalisti all’amministrazione del Comune di Veglie

“Diamoci una zampa”

Alla C/A dei  Sigg.

  • Dott. Paladini – Sindaco di Veglie
  • Massimiliano Leo – Comandante Polizia Municipale di Veglie
  • Fabrizio Stefanizzi – Assessore all’Ambiente

Veglie, 6 Settembre 2016

OGGETTO:  Richiesta per la definizione di un piano di gestione del randagismo.

Gentilissimi Signori,

Con la presente, noi cittadini vegliesi e volontari nell’azione di soccorso e cura dei gatti e cani vaganti sul territorio comunale esprimiamo il disagio e lo scontento nel constatare il triste e ostinato silenzio che l’Amministrazione comunale di Veglie manifesta alle nostre numerose richieste di aiuto.

I facenti parte del gruppo di volontari (presto formalmente aggregati in associazione animalista), ha serie difficoltà pratiche ed economiche nel  continuare a soccorrere i numerosissimi randagi presenti sul territorio comunale.

Noi volontari, ogni giorno veniamo interpellati dai nostri concittadini per gestire situazioni di urgenze riguardanti animali in difficoltà o, addirittura, situazioni di pericolo scaturite dal fenomeno del randagismo: citiamo solo l’ultimo episodio dell’anziano aggredito in Piazza della Costituzione da un branco di cani randagi, anche se ne potremmo citare a decine.

Grazie agli enormi sacrifici, anche economici, di noi volontari siamo riusciti a trovare adozione a più di 100 animali abbandonati, moltissimi sono stati sterilizzati totalmente a nostre spese, (evitando il moltiplicarsi del fenomeno del randagismo), e tanti ancora sono stati sottoposti a cure veterinarie in seguito a malattie o incidenti stradali.

Estenuati dalle continue difficoltà a cui ogni giorno dobbiamo far fronte,

Chiediamo alla presente amministrazione,

così come per altro disposto dalla Legge N. 281 del 14 Agosto 1991:

  • Che si aderisca ad una campagna gratuita di sterilizzazione chirurgica dei cani vaganti e di reimmissione nel territorio di appartenenza di cui alla nota del Servizio Veterinario, con allegata modulistica.
  • Che vengano stanziati dei fondi per finanziare una convenzione veterinaria al fine di vaccinare e/o curare i randagi dalle più comuni malattie trasmissibili (rabbia, echinococcosi).
  • Che venga adibito uno spazio idoneo allo stallo dei randagi in attesa di adozione;
  • Che si crei una collaborazione saggia e proficua tra l’amministrazione comunale e i volontari, i quali, senza alcun interesse personale, si dichiarano disponibili a prestare la propria cooperazione nel limite delle loro forze e capacità.

Le presenti richieste sono state già avanzate dall’ASL all’Amministrazione in carica, senza ricevere alcuna risposta o considerazione.

Per quanto riguarda l’aspetto finanziario a copertura delle nostre richieste ci permettiamo di suggerire che, dopo l’iniziale ricovero presso il Canile Sanitario di Copertino, i randagi vengono spostati in un canile privato che ottiene dal Comune, per ogni ospite, un compenso giornaliero senza la minima prospettiva di un’adozione futura, pesando molto di più sul bilancio comunale di quanto peserebbero se venissero affidati a dei volontari che si prodigherebbero per l’adozione.

Inoltre, la Legge n. 281/91 prevede che la Regione stanzi dei fondi alle amministrazioni comunali per adempiere agli obblighi disposti.

Nella speranza che giunga una risposta a tutta la cittadinanza per risolvere,

FINALMENTE, il problema,

Porgiamo Distinti saluti.

I Volontari animalisti vegliesi

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